Nuovi Google Nexus: Nerdalicious!


LG Nexus 4, Samsung Nexus 10 e Android 4.2… qualcuno vuole altri biscotti?
Badaboom! Google ieri ha tenuto il suo tanto atteso Android Event e non ha certo deluso nonostante le attese fossero oltre ogni immaginazione visto che sono mesi che si parla di tre o quattro nuovi Nexus creati da diversi produttori, di Android 5.0 e di ogni altro rumor possibile… ieri sono alla fine stati presentati “solo” due nuovi dispositivi: Il nuovo Nexus 4 e il nuovo Nexus 10, prodotti rispettivamente da LG e Samsung, oltre che il nuovo Nexus 7 (32GB + Mobile).

Il day after è da grin totale. Sorrisini sulla faccia di ogni fanboy Android sulla rete e, sinceramente, il motivo è evidente a tutti: Google c’è.

Google in un anno è riuscita a trasformare completamente Android a livello software (introducendo ICS e quindi JB) e a livello hardware (dando una spinta incredibile al programma Nexus) e il risultato è che oggi mi ritrovo a commentare la presentazione di nuovi device che riescono a:

1 – Avere il massimo (o quasi) della tecnologia sul mercato
2 – Girare su un sistema operativo aggiornato, funzionale e performante
3 – Avere un prezzo di listino che dire aggressivo è poco

La linea Nexus e il nuovo Android è un #epicwin su tutta la linea, c’è poco altro da dire.

Frammentazione: ci stiamo lavorando


Come uno Swarovski messo in lavatrice.
Il problema più grosso e “pesante” da sempre attribuito alla piattaforma Android nel suo complesso è uno solo: La frammentazione. Decine, centinaia, anzi migliaia ormai di diversi dispositivi prodotti e immessi sul mercato da diversi produttori con diverse personalizzazioni del sistema operativo, diverse risoluzioni, prestazioni… perfino configurazioni dei tasti hardware. Un disastro. Per davvero, non è una questione da fanboy o hater, chiunque con un cervello e un minimo di conoscenza del mercato sa o capisce che la frammentazione del mercato Android è il vero motivo per cui il market è meno popolato di quello di iOS e del fatto che l’iPhone sarà sempre “più semplice da usare”.

Montami la skin, riempimi di spam.
Per anni si è parlato di questa merda, da una parte è bello avere la libertà di comprare uno smartphone da 99 dollari cinese con lo schermo da 240×320 e la skin di bimbominkiadroid 8.7 sopra. Ma questo crea un problema all’esperienza utente da un lato e agli sviluppatori dall’altro. Insomma, cose dette e ridette.

Google ci ha messo tre anni. Tre anni gli ci sono voluti per convincere i produttori e trovare la via giusta: Una linea Nexus completa, competitiva, con un brand forte e venduta ad un prezzo incredibile.

Ha prima provato a produrre da sola i telefoni e sappiamo tutti come è andata a finire (assistenza? What?), poi si è dovuta abbassare a mettere il suo nome e suggerimenti su telefoni fatti da altri, su cui incombevano marchi di altri (Nexus S? Galaxy Nexus?) e alla fine c’è riuscita: Ha tirato fuori tre prodotti con un marchio forte (Nexus e basta, Alleluja!), chiaro (Nexus 4, Nexus 7, Nexus 10… epic) e che sembrano creati da lei, ma sono in realtà prodotti da partner esterni (LG, Samsung e Asus… questa generazione… la prossima si vedrà)

Ok ora la smetto di usare parentesi (LOAL).

Non solo: E’ riuscita ad ottenere il massimo della tecnologia e a venderla ad un prezzo che ha semplicemente dell’incredibile, creando di fatto dei concorrenti fortissimi al resto del mercato Android.


LG Nexus 4

Finally un Nexus senza Amoled! YAYYY!
Ora ditemi che senso ha comprare un Galaxy SIII. Mettetevi in culo quella schedina microSD: Vale 300 euro in più? Non credo. Schiavi del marketing anche su Android? Evidente.

LG Nexus 4:

- 4.7″ 1280×768 320 ppi IPS+ LCD
– 1.5GHz quad-core Snapdragon S4 Pro
– 2GB Ram
– Camera Sony da 8 megapixel
– Batteria da 2100 mAh
– Android 4.2
– 299 dollari per l’8Gb, 349 dollari per il 16Gb

Realisticamente diventeranno 299 e 349 euro in Italia. Forse qualcosa meno. Potrebbero vendere solo il 16Gb a 299 euro per esempio, solo illazioni e rumors… non cambia nulla, il Nexus 4 non costa un cazzo per quello che offre.

Ha pure il pannello frontale e retro in vetro, ricurvo, con Gorilla Glass 2 e bordi leggermente sporgenti per evitare di graffiarlo… la texture “digitale” non mi fa impazzire, ma sembra ben construito ed è “minimal” come un Nexus deve essere, soprattutto sul fronte, che poi è la parte che guarderete. #megusta

Arriverà presto anche il “Charging Orb” per caricarlo wireless. #poorlumia920

Incauto Acquisto? Si, è un #instantbuy


Samsung Nexus 10

Samsung ha dovuto farsi spiegare da Google come fare un diavolo di tablet decente dopo che aveva proposto sul mercato, di fronte all’ilarità generale, una roba come il Galaxy Note 10, un #epicfail imbarazzante a dire poco, venduto ad un prezzo altrettanto imbarazzante.

Dopo tre mesi esce il Nexus 10 a 399 dollari. Prodotto da Samsung, pensato da Google. Samsung avrà qualcuno da licenziare ora se non è completamente impazzita.


Samsung Nexus 10:
- 10″ 2560 x 1600 300 ppi “True RGB Real Stripe PLS”
– dual-core ARM Cortex-A15 CPU
– quad-core Mali T604 GPU
– 2GB Ram
– Batteria da 9000 mAh
– Android 4.2
– 399 dollari per l’16Gb, 499 dollari per il 32Gb

100 dollari in meno dell’iPad con una tecnologia forse non completamente comparabile, ma comunque di altissimo livello e lo store che comincia a vedere un popolamento di app dedicate ai tablet dopo l’introduzione del Nexus 7… direi che finalmente abbiamo un competitor decente.

Incauto Acquisto? Se volete un tablet da 10 pollici l’iPad rimane migliore, poche storie. Se siete dei fanboy ora avete però un prodotto da comprare senza poi vergognarvene. #fanboybuy


Asus Nexus 7

Come molti si aspettavano ieri è stato presentato anche il Nexus 7 con antenne GSM, oltre che un bel price drop: Ora ufficialmente esiste solo il Nexus 7 da 32Gb (249 dollari) e il Nexus 7 da 32Gb + Mobile (299 dollari). Il 16GB è ancora a listino per 199 dollari.

Leggetevi la mia recensione del Nexus 7

Due ottimi prezzi per un device già ottimo di suo. Non è un #instantbuy ma sicuramente è consigliato, soprattutto se arriverà in italia a 249 o addirittura 199 euro.


Android 4.2

Nessuno in realtà si aspettava di vedere una major release, Android 5.0 Key Lime Pie per intenderci, e infatti ecco presentata Android 4.2, un’evoluzione di Jelly Bean (4.1) davvero niente male che porta più novità di iOS 6.

Le nuove feature impressionano: Nuovo quick settings di serie, con tanto di swipe con due dita dall’alto per aprirlo al volo e spegnere il wi-fi e altro. Indispensabile? No. Comodo? Moltissimo.

Supporto per multiutenza, comodo in particolar modo sui tablet e ora che esiste un Nexus 10 molto comodo: Potrete fare un utente per vostro figlio con la sua merda, uno per la vostra ragazza, ecc. Ogni utente può personalizzarsi le proprie app e c’è un fast switch tra utenti. Insomma, serviva, l’hanno fatto.

Arriva il supporto per Miracast che permette di essere compatibili con varie TV sul mercato e sparargli in wireless video e altro.

E’ stata fatto un leggero redesign dell’interfaccia per il formato tablet di Android, rendendolo più simile a quello per smartphone in molti aspetti.

Apple tira fuori la modalità “Panorama” sull’iPhone 5 e Google risponde con Photo Sphere, la stessa cosa, ma invece che muoversi solo orizzontalmente ci si muove anche su e giù, creando alla fine una specie di QT VR gigantesco.
Tutta roba già vista e fatta da app di terze parti, ma averlo integrato e di base è sicuramente meglio.

Nuova anche l’interfaccia della camera, molto particolare, completamente vuota durante l’inquadratura e che si compone poi una volta che si tocca per scattare… non so, è da provare sicuramente prima di esprimere un giudizio.

Nuovo Gesture Typing che permette di consumare lo schermo per scrivere. Molto nerd, a qualcuno piacerà, lo trovo inutile ma sicuramente non ho capito un cazzo.

Nuova modalità in stand-by con screensaver “Daydream” che mostra news e informazioni utili anche quando il telefono è lockato.

Nuova funzionalità di Google Now che controlla il contenuto della vostra posta in arrivo su Gmail e se trova email di conferma per viaggi o pernottamenti aggiorna il tutto di conseguenza, informandovi sul volo in questione, sul treno, sull’albergo, impostando calendario e proponendovi al momento giusto sveglie e navigazione assistita fino al luogo in questione… Tutto bellissimo sulla carta e sicuramente funzionante negli Stati Uniti, ma come sempre all’inizio inesistente in Italia… vedremo.

Insomma, perfino una minor release di Android fa il culo a all’ultima major release di iOS. Scusate, l’ho scritto. Mi ero ripromesso di non tirare in ballo Apple, ma non ce la faccio. Vogliamo la testa di Scott Forstall, due cose ha fatto quest’anno: iOS6 e Apple Maps. #ghigliottina

Update: Ieri evidentemente ero troppo preso da Google per leggere che Scott Forstall è stato licenziato da Apple… #giustiziaèfatta

Per concludere guardatevi la bellissima feature di The Verge sui prodotti presentati ieri, merita davvero:

Duarte, basta con quelle camicie, sul serio. :troll:

Ok, detto questo, ora sta a voi. So già che qua dentro è pieno di insopportabili fanboy di Android coi brufoli, le unghie lunghe e l’S3 di plastica, potete lasciare il solito commento demenziale oppure stare zitti, ma questo non farà di voi delle persone migliori, sappiatelo.

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