La NASA ha stretto un nuovo accordo con sette diverse società americane per lo sviluppo di tecnologie e programmi innovativi in orbita terrestre bassa, tra cui SpaceX. La NASA sta considerando l’evoluzione della Starship di SpaceX per trasformarla in un avamposto semi-permanente in orbita terrestre bassa.

L’accordo è stato firmato nell’ambito dell’iniziativa Collaborations for Commercial Space Capabilities-2 (CCSC-2) dello Space Act Agreements. Le aziende selezionate non riceveranno finanziamenti diretti, ma avranno accesso a supporto tecnologico, analisi dei dati e informazioni fornite dalla NASA per lo sviluppo avanzato dei progetti. Le sette aziende selezionate sono Blue Origin, Northrop Grumman Systems Corporation, Sierra Space Corporation, Space Exploration Technologies (SpaceX), Special Aerospace Services, ThinkOrbital Inc. e Vas Space LLC.

La NASA collaborerà con SpaceX per lo sviluppo di tecnologie volte alla commercializzazione continua dell’orbita terrestre bassa. Tra le iniziative previste vi è lo sviluppo a breve termine della capsula Dragon e l’evoluzione della Starship. L’obiettivo è trasformare la Starship in una destinazione orbitale bassa, raggiungibile tramite la Dragon.

Attualmente, il design della Starship prevede uno spazio pressurizzato di circa 900 metri cubi, che è poco meno di tutto lo spazio pressurizzato disponibile sulla Stazione Spaziale Internazionale (ISS). La trasformazione della Starship in una stazione spaziale non è una novità, poiché SpaceX aveva già considerato la partecipazione a stazioni spaziali commerciali in passato. Tuttavia, Elon Musk decise di concentrarsi al 100% sullo sviluppo del veicolo stesso. Nel frattempo, lo sviluppo della Starship per il trasporto umano sulla Luna, in orbita terrestre e verso Marte prevede già la creazione di sistemi di supporto vitale. Le dimensioni della Starship la rendono praticamente una stazione spaziale in tutte le sue versioni.

Le altre aziende coinvolte nel progetto includono Blue Origin, che lavorerà sul trasporto commerciale nello spazio e che sta sviluppando la stazione spaziale commerciale Orbital Reef finanziata dalla NASA. Northrop Grumman collaborerà con la NASA per sviluppare una piattaforma permanente in orbita per la ricerca e la produzione autonoma nello spazio. Sierra Space svilupperà nuovi moduli espandibili e collaborerà con la NASA per la conversione del Dream Chaser in un veicolo per il trasporto di astronauti.

Special Aerospace Services si occuperà dello sviluppo di tecnologie di propulsione in orbita e applicazioni robotiche, come un sistema di movimento autonomo per gli astronauti. ThinkOrbital lavorerà su due progetti: ThinkPlatforms e CONTESA, che riguardano una piattaforma robotica semiautonoma per la gestione di esperimenti in orbita e l’applicazione di tecnologie di produzione su larga scala nello spazio, come la saldatura, il taglio e la manifattura additiva.

Questo accordo con diverse società rappresenta un importante passo avanti per lo sviluppo dell’esplorazione spaziale commerciale e la creazione di infrastrutture e tecnologie innovative in orbita terrestre bassa. La collaborazione tra la NASA e queste aziende mira a promuovere la ricerca scientifica, lo sviluppo tecnologico e l’accesso più frequente allo spazio.