L’avvoltoio cinereo (Aegypius monachus) – noto anche come avvoltoio nero, avvoltoio monaco o avvoltoio nero eurasiatico – è il più grande rapace d’Europa. Le popolazioni nell’Europa meridionale, un tempo abbondanti, hanno subito un drammatico declino dalla fine del 1800. Così drammatico, che a metà del 1900 questi uccelli non erano più visibili nella maggior parte del loro areale di distribuzione nel Vecchio Continente. In Bulgaria, la specie è stata considerata localmente estinta dal 1985.

Grazie all’iniziativa di reintroduzione avviata nel 2015 da tre organizzazioni non governative bulgare: la principale e più antica ONG per la tutela dell’ambiente in Bulgaria, Green Balkans, il Fondo per la flora e la fauna selvatiche e la Birds of Prey Protection Society, la specie è ora tornata nel Paese.

Il progetto, giustamente denominato “Vultures Back to LIFE”, di cui sono partner anche la Vulture Conservation Foundation (Svizzera), EuroNatur (Germania) e Junta de Extremadura (Spagna), è stato cofinanziato dallo strumento finanziario LIFE+ della Commissione europea. Entro la metà del 2022, il team ha importato un totale di 72 esemplari dalla Spagna e dagli zoo europei, prima di rilasciarli in siti strategicamente scelti nei Monti Balcani orientali e nel Parco Naturale dei Balcani Vrachanski, nella Bulgaria nord-occidentale. Il team ha portato 63 esemplari immaturi dalla Spagna, dove gli uccelli erano stati trovati in difficoltà e riabilitati in voliere. Gli altri nove giovani sono stati allevati in cattività negli zoo e poi rilasciati con il metodo dell’hacking, che prevede un nido artificiale, dal quale i piccoli possono gradualmente “decollare” verso una vita in natura.

Cinereous vultures take flight in the Rhodope Mountains | Rewilding Europe

La campagna di reintroduzione fino ad oggi è presentata in un articolo di ricerca, pubblicato sulla rivista open access Biodiversity Data Journal. Gli scienziati riportano e discutono l’efficacia e le sfide dei diversi metodi di rilascio e offrono suggerimenti per la conservazione e la reintroduzione. Ad esempio, l’hacking si è rivelato inefficace per la creazione di un nucleo di avvoltoi nelle montagne balcaniche in Bulgaria. Non ha funzionato nemmeno per integrare un piccolo gruppo di individui stanziali. Il team raccomanda invece il metodo della voliera e del rilascio ritardato, in cui gli uccelli allevati in cattività vengono introdotti nella nuova località dopo un periodo di acclimatazione, in cui possono acquisire esperienza di vita nell’ambiente locale. Tuttavia, il team sottolinea che ulteriori monitoraggi, modellizzazioni e una gestione adattiva, sono indispensabili per la persistenza a lungo termine della nuova popolazione nazionale. Ora che è già stato dimostrato che gli avvoltoi importati si sono riprodotti con successo in Bulgaria, manca ancora un passo prima che si possa confermare ufficialmente che la specie dell’avvoltoio cinereo si è ristabilita con successo nel Paese. Questa conclusione potrà essere raggiunta solo quando le popolazioni riproduttive inizieranno a produrre una decina di pulcini all’anno e quando gli individui nati localmente inizieranno a riprodursi da soli. Tali risultati sono attesi per il 2030.

Prima, in un programma iniziato nel 2009, il grifone è stato reintrodotto con successo in Bulgaria dopo circa 50 anni di “estinzione”. In realtà, l’équipe ha ripreso gran parte del know-how e dei metodi utilizzati in quel progetto per applicarli al progetto attuale. La storia di successo è stata pubblicata in una ricerca sul Biodiversity Data Journal nel 2021.