Twitter ha annunciato il progetto Responsible ML, progetto che vuole investigare quei “danni non intenzionali” che sembrano però legarsi a tutti gli algoritmi social. I risultati così ottenuti, promette la Big Tech, consentiranno di generare un portale dalle dinamiche diverse e migliori, se comparate a quelle odierne.

Il progetto è ai primi passi e Twitter non nega che ci vorrà molto tempo prima che possa effettivamente portare risultati tangibili, tuttavia se le premesse fossero portate avanti con la giusta lena, ricercatori e pubblico potrebbero finalmente avere i mezzi con cui comprendere le dinamiche di questi danni accidentali che spesso sono intrisi di bias sociali.

Il team incaricato cercherà inoltre di tenere aggiornati gli utenti creando soluzioni ML – ovvero di machine learning – che rendano palese come l’algoritmo di Twitter operi concretamente. Non solo, i ricercatori stanno anche cercando di raffinare percorsi che possano offrire agli utenti una maggiore personalizzazione del machine learning stesso.

Forse si tratta della classica stunt commerciale adoperata dai portali internettiani per dare l’impressione che qualcosa si muova in senso positivo, eppure ci sono segnali che ci permettono di sostenere un cauto ottimismo. In ogni caso, Margaret Mitchell, responsabile etica delle IA di Google recentemente licenziata dalla Big Tech, si è detta interessata alla faccenda, dando a intendere che forse possa venirne fuori qualcosa di buono.

 

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