Un sorprendente getto oscilante nella vicina radiogalassia M87 ha confermato la rotazione del suo buco nero supermassiccio centrale, noto come M87*. Il team di ricercatori, guidato dallo Zhejiang Laboratory e coinvolgente anche l’INAF e l’Università di Bologna, ha rivelato questa scoperta straordinaria utilizzando dati raccolti negli ultimi 23 anni mediante la tecnica Very Long Baseline Interferometry (VLBI).
Il getto relativistico di gas caldo, che si origina dal buco nero centrale, oscilla con un’ampiezza di circa 10 gradi in un fenomeno noto come precessione. Questa scoperta ha rivelato un ciclo di precessione ricorrente di 11 anni, in accordo con la teoria della relatività generale di Einstein riguardo a un buco nero in rotazione.
Questo risultato offre una prova inequivocabile della rotazione del buco nero supermassiccio M87* e conferma una teoria che suggerisce che l’energia nei buchi neri rotanti possa essere estratta attraverso l’energia gravitazionale generata dalla materia che vi si avvicina.
Il disallineamento tra l’asse di rotazione del disco di accrescimento di M87* e l’asse di rotazione del buco nero genera la precessione nel getto. Questo fenomeno dimostra l’importanza della relatività generale di Einstein nella spiegazione del comportamento dei buchi neri supermassicci.
Questa ricerca, che coinvolge 79 ricercatori da 17 diverse istituzioni in 10 paesi, è stata resa possibile grazie a oltre 20 telescopi in tutto il mondo e rivela nuovi aspetti affascinanti sulla fisica dei buchi neri supermassicci. Inoltre, continua a portare alla luce nuovi dettagli sulla galassia M87, che ospita uno dei buchi neri più massicci conosciuti, aprendo così nuove prospettive nella comprensione di questi enigmatici oggetti cosmici.