Belle è il pesce robot progettato da un gruppo di studenti dell’Università di Zurigo per studiare la biodiversità marina. Questo robot autonomo sottomarino è stato progettato con l’obiettivo di filmare sotto l’acqua e raccogliere campioni di DNA per la ricerca marina.
Con un design silenzioso, veloce e affidabile, Belle è dotato di una telecamera che consente di catturare immagini ad alta risoluzione degli organismi che vivono in un determinato ambiente marino. Gli studenti di ingegneria meccanica presso l’ETH di Zurigo hanno lavorato per creare una piattaforma che si integri nell’ecosistema marino, venendo accettata come parte di esso. Di conseguenza, Belle è progettata per comportarsi come un vero pesce e per essere accettata anche dalle altre creature marine.
Le dimensioni di Belle sono di 3 piedi (circa 90 centimetri) ed è in grado di navigare autonomamente utilizzando l’intelligenza artificiale. Grazie alla sua pinna in silicone con due cavità, il robot si muove pompando acqua in cicli, consentendogli di raggiungere la sua posizione desiderata. La coda morbida del pesce robot si solleva e si abbassa senza creare turbolenza nell’acqua, mimetizzandosi così con gli altri pesci presenti negli ambienti sottomarini.
Oltre alla capacità di filmare e raccogliere campioni di DNA, Belle utilizza anche la tecnologia dell’e-DNA per isolare e analizzare i campioni raccolti. Questo approccio consente di ottenere informazioni dettagliate sulla biodiversità marina e sull’ecosistema in cui Belle opera.
L’obiettivo principale di Belle è quello di contribuire alla ricerca marina, consentendo agli scienziati di studiare e monitorare la biodiversità sottomarina in modo più efficiente e accurato. La sua autonomia e la sua capacità di catturare dati dettagliati sotto l’acqua offrono nuove opportunità per la comprensione e la conservazione degli habitat marini.
Il progetto di sviluppo di Belle dimostra il potenziale dell’ingegneria meccanica e dell’intelligenza artificiale nell’avanzamento della ricerca scientifica e nella conservazione ambientale. Grazie a questa innovativa creazione, gli studenti dell’ETH di Zurigo hanno aperto nuove prospettive per l’esplorazione e lo studio dei mari, promuovendo una migliore comprensione dell’ecosistema marino e delle sue dinamiche.