La Generazione Z, composta dai giovani nati tra la seconda metà degli anni ’90 e il primo decennio del 2000, si trova ad affrontare una serie di sfide caratteristiche del loro tempo. Cresciuti con le nuove tecnologie digitali e i social media, questi giovani hanno sviluppato un approccio unico alla vita quotidiana, al consumo e alle aspettative lavorative. La loro identità si articola in una dimensione fisica e una digitale, e trovare un equilibrio tra le due può essere complesso, generando incertezze e frustrazioni.

Nonostante queste fragilità, la Generazione Z mostra anche una determinazione a sviluppare il proprio potenziale e raggiungere importanti obiettivi professionali. Una delle caratteristiche peculiari di questa generazione è l’aspirazione all’imprenditorialità, spinta in parte dai modelli di successo presenti sui social media. Di conseguenza, questi giovani sono particolarmente interessati alle aziende che offrono loro le competenze necessarie per sviluppare lo spirito imprenditoriale, il talento e la personalità, anche nell’ottica del lavoro di squadra.

La Generazione Z ha un impatto significativo sul mercato e sui consumi, rappresentando in Italia circa 8,9 milioni di persone e contribuendo al 40% dei consumi globali. Si stima che il loro reddito, attualmente di circa 7 trilioni di dollari, possa raggiungere i 33 trilioni di dollari entro il 2030, con una crescita più rapida rispetto ad altre fasce demografiche. Questi giovani sono anche particolarmente sensibili alle questioni ambientali, considerando la sostenibilità come un elemento fondamentale per il futuro.

Tuttavia, secondo l’osservatorio sulla Generazione Z di EY, la maggioranza schiacciante (96%) dichiara di non poter intraprendere azioni sostenibili per ragioni economiche. La sensibilità ambientale si riflette anche nelle scelte alimentari, con circa il 30% dei giovani che desidera ridurre il consumo di carne e derivati animali, mentre il 45% consuma solo latte vegetale. Nel mondo del lavoro, la Generazione Z manifesta contraddizioni tra il desiderio di emergere e le incertezze.

Sebbene il 59% si senta preoccupato per le responsabilità professionali, molti giovani sono convinti di voler intraprendere una carriera imprenditoriale, motivati dal desiderio di sentirsi importanti. Nella scelta di un lavoro, è fondamentale per loro trovare un equilibrio tra la vita professionale e privata: il 57% preferisce un’occupazione che consenta di dedicare tempo a progetti e passioni personali.

Nell’approccio alla carriera, la Generazione Z considera la soddisfazione personale e le opportunità di crescita come prioritari rispetto alla remunerazione. Questi giovani sono determinati a superare le sfide e a realizzare il proprio potenziale, affrontando le fragilità con una mentalità orientata al successo imprenditoriale e alla realizzazione personale.