I ricercatori dell’Università del Michigan hanno sviluppato un nuovo metodo di stampa 3D per produrre muri in calcestruzzo ecologico chiamato Shell Wall, che è più leggero del 72% rispetto al calcestruzzo solido tradizionale. Shell Wall presenta aree non portanti dello spessore di soli 6,5-8 centimetri, che consentono l’inserimento di uno strato isolante tra due gusci di cemento spessi solo 2,5 millimetri.
Il software computerizzato utilizzato per guidare il braccio robotico della stampante 3D rigenera i dati istantaneamente, decidendo la velocità di estrusione, il quantitativo di materiale da depositare e l’angolo con cui depositarlo in base al carico da sostenere in quel determinato punto. In questo modo, è possibile creare un muro in calcestruzzo ecosostenibile capace di adattarsi a qualsiasi forma.
Secondo gli autori del progetto, l’obiettivo principale della stampa 3D di calcestruzzo e di altri materiali da costruzione è quello di ridurre gli sprechi. Tuttavia, l’approccio più comune presenta limitazioni geometriche legate alla modalità di stampa. Nella maggior parte dei casi, le strutture sono più o meno ortogonali e vengono stampate strato dopo strato seguendo un percorso similare dalla base fino all’altezza dell’edificio. Questo comporta un elevato consumo di calcestruzzo, che viene ridotto utilizzando il metodo di stampa 3D Shell Wall.
Questo nuovo metodo di costruzione offre numerosi vantaggi rispetto al tradizionale calcestruzzo solido, tra cui un minore impatto ambientale, una maggiore efficienza nell’uso del materiale e un costo inferiore per la realizzazione delle strutture.