Uno studio giapponese ha osservato per quasi vent’anni oltre seimila uomini e dodicimila donne. Si è scoperto che chi ha l’ipertensione grave e beve più tazze di caffè al giorno raddoppia il rischio di morte per cause cardiovascolari. Chi ha un’ipertensione non severa, invece, no. Per ipertensione grave si intende una pressione sanguigna oltre i 160/100 mmHg. Se si consumano tè verde quotidianamente o una tazza di caffè, allora non c’è aumento di rischio. 

Altri precedenti studi hanno dimostrato che bere caffè regolarmente può ridurre il rischio di sviluppare malattie come diabete di tipo 2, tumori e depressione. Se ne beviamo troppo può determinare un aumento della pressione del sangue portando ansia, palpitazioni cardiache e disturbi del sonno. Durante lo studio svolto per vent’anni sono state registrate 842 morti per malattie cardiovascolari.

Bere più tazze di caffè al giorno era un raddoppio di rischio di morte per una pressione pari o superiore a 160/100 mm Hg. Inoltre, si è attestato che coloro che consumavano caffè più frequentemente erano giovani, fumatori e bevitori e consumavano meno verdure. Avevano un colesterolo più alto, indipendentemente dalla pressione del sangue. Insomma, come per ogni alimento o bevanda ci sono pro e contro. È importante conoscere quindi gli aspetti negativi e positivi di ogni cosa che assumiamo attraverso la nostra alimentazione.