Instagram si è messo a suggerire alle persone che soffrono di disordini alimentari dei termini di ricerca incentrati sul perdere peso in maniera tossica e tutt’altro che salutare. Dal “digiunare” al “soppressori di appetito”, il motore di ricerca incappava in raccomandazioni che potevano essere deleterie nei confronti degli utenti vulnerabili a queste tematiche.
Ora l’aziende chiede scusa, notificando come una simile mefistofelica dinamica sia figlia di uno “sbaglio” tecnico che ha portato a promuovere termini dannosi che ora sono stati opportunamente rimossi.
Abbiamo recentemente reso pubblica una nuova funzione di ricerca su Instagram, una che vada oltre agli hashtag e ai nomi utente, in modo da aiutarti a scoprire ed esplorare con maggiore facilità i contenuti che potrebbero interessarti.
Come parte di questa nuova funzione, quando schiacci la barra di ricerca, noi ti suggeriremo argomenti che potrebbero fare al caso tuo. Questi suggerimenti, così come i risultati stessi, sono limitati agli interessi generali e la perdita di peso non avrebbe dovuto essere incluso tra questi,
ha riferito un portavoce dell’azienda alla BBC.
La situazione, per come descritta, sembra indicare che in verità l’aggiornamento in questione abbia funzionato anche fin troppo bene, facendo emergere situazioni che sono proprie del social. Il fatto stesso che l’algoritmo di Instagram abbia intercettato tematiche alimentari tanto controverse va a suggerire infatti che sul portale vi siano comunità molto attive che si fanno portavoce di pericolosi espedienti con cui perdere peso.
In tal senso, il canale britannico ha riportato la testimonianza di Hope Virgo, attivista che lotta contro i disturbi alimentari, la quale sottolinea come le persone vulnerabili vengano effettivamente inondate da contenuti di questo tipo e che, in moli casi, siano loro stesse a cercarli attivamente.
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