Il Giappone ha partorito un diabolico sito su cui gli utenti possono denunciare in via anonima il rumore causato dai dirimpettai.
Il progetto, battezzato DQN Today, è stato realizzato grazie a crowdfunding e permette di segnalare quanto sia intenso l’inquinamento sonoro della proprio area abitativa. Più persone segnalano lamentele, più le zone si colorano di rosso, definendo situazioni che arrivano ad essere letteralmente invivibili.
La pagina web è per ora confinata al solo territorio nipponico, inoltre non è possibile avanzare critiche terribilmente puntigliose, ovvero non ci si aspetta che siano esplicitati numeri civici specifici o soggetti particolari.
Lo strumento serve piuttosto a fornire un’impressione di massima del vicinato e delle sue strade, così da evidenziare i percorsi altamente frequentati e le aree pubbliche considerate maggiormente moleste.
Stando ai commenti pubblicati sul sito, per esempio, pare che il principale motivo di lamentele sia il rumore causato dall’esistenza dei bambini: giochi di strada, partite di calcio, parchetti da skate e altre attività omologhe.
Il New York Times sostiene che gli autori della web page abbiano confessato di voler offrire ai residenti “un indizio per nulla ambiguo” sul come vengano percepiti i loro malcostumi sonori, percorso aggressivo-passivo che dovrebbe convertirli alla retta via.
Malcostumi fino a un certo punto, però: molta dell’intolleranza esibita in Rete sottolinea come la profonda decrescita demografica abbia portato i “boomer” a essere intolleranti nei confronti dei suoni legati all’infanzia. In pratica non si è più abituati alla presenza dei bambini, quindi i loro passatempi e i loro sport risultano particolarmente fastidiosi.
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