Gli States cercano di salvare una specie a un passo dall’estinzione creando un clone di un animale defunto da più di trent’anni.

Un furetto morto nel 1988 torna alla vita attraverso un suo gemello genetico, gemello creato da cellule lungamente conservate nelle celle criogeniche del Global’s Frozen Zoo di San Diego.

Nato nel dicembre del 2020, Elizabeth Ann è un furetto dai piedi neri, il primo clone della sua specie e in assoluto il primo clone di una specie a rischio di estinzione mai creato entro i confini degli Stati Uniti.

I furetti dai piedi neri sono entrati nella lista degli animali a rischio nel 1967 e poco tempo dopo sono stati considerati completamente estinti. Nel 1981 un fattore del Wyoming è incappato a sorpresa in una colonia di questi rari mustelidi, colonia che è stata usata dal governo per dar il via a un programma di allevamento.

In altri termini, i furetti hanno passato generazioni su generazioni a copulare forsennatamente tra di loro, moltiplicandosi senza riuscire mai ad ampliare il proprio corredo genetico.

Ecco dunque l’idea: scongelare furetti di un’era passata per usarli come bestie da monta ed evitare che l’intera specie si annichilisca a causa di malattie genetiche ereditarie dall’eccessiva consanguineità.

Elizabeth Ann è stato clonato da un furetto particolarmente differente da quelli rinvenuti negli anni Ottanta. Mostra un'”abbondanza di variazioni uniche”, se comparata agli esemplari attualmente in vita.

Il nuovo clone, insomma, potrebbe salvare i furetti dai piedi neri dall’estinzione, anche se la specie non ha più un habitat che possa accoglierli e la loro reintroduzione nella natura richiederà ancora diversi passaggi.

 

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