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TechCrunch ha [url=http://techcrunch.com/2011/12/09/apple-made-a-deal-with-the-devil-no-worse-a-patent-troll/]pubblicato[/url] i risultati di un’indagine condotta internamente che ha portato alla luce innegabili evidenze del coinvolgimento di Apple in magheggi con l’azienda Digitude, una società semi-fantasma, nata come braccio armato per le attività di Patent Trolling di Altitude Capital Partners, un gruppo d’investimento che lavora nel mondo delle nuove tecnologie.
Lascio la ricostruzione dei fatti e l’esposizione delle prove raccolte all’articolo, ma vi riassumo brevissimamente le conclusioni: Apple ha in sostanza ceduto a Digitude una dozzina di suoi brevetti senza apparente motivo o interesse e la Digitude li ha utilizzati in seguito per attaccare tutti i principali nomi del mobile computing: RIM, HTC, LG, Motorola, Samsung, Sony, Amazon e Nokia, per ora senza successo, se non grandi perdite di tempo per gli interessati.
Questa cosa è grave per due motivi: innanzitutto esporrebbe Apple a numerosi problemi legali negli Stati Uniti, per questioni legate alla concorrenza. Non è il mio campo, quindi mi fido degli specialisti. In secondo luogo, ed è ciò che ci interessa più direttamente, è il risvolto etico di tutta questa questione.
Se pure risultasse consentita un’azione del genere, dal punto di vista dell’etica aziendale, Apple subirebbe un terribile colpo. Che Apple pratichi regolarmente il patent trolling è sotto gli occhi di tutti, non c’era bisogno di questo evento per scoprirlo, basta leggere qualsiasi sito di tecnologia. Questa volta però la questione è diversa, poiché è implicita la malafede con cui agisce Apple nei confronti della concorrenza.
Non si tratta più di difendere le proprie eventuali innovazioni tramite brevetti, cosa che comunque non è mai riuscita a fare veramente. Tuttavia era data per valida la buona fede con cui attaccava regolarmente la concorrenza, violando tutte le regole non scritte della Industry. Qui l’azione di disturbo portata avanti da Digitude è palese ed il supporto attivo da parte di Apple è fortemente disdicevole, indipendentemente dai suoi motivi. Siccome poi è ragionevole assumere che un eventuale successo di Digitude l’avrebbe favorata in maniera sensibile, la posizione morale di Apple si aggrava ancora di più.
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