Spider-Man: Un Nuovo Universo, intervista agli Autori

All’anteprima europea a Londra di Spider-Man: Un Nuovo Universo abbiamo incontrato i registi del film Bob Persichetti, Peter Ramsey, Rodney Rothman e la voce originale di Miles Morales, l’attore Shameik Moore. E tra un’intervista e l’altra ci siamo anche cimentati con i graffiti.

Spider-Man: Un Nuovo Universo è la sorpresa cinematografica italiana di Natale: in sala dal 25 dicembre, il film animato dedicato all’Uomo Ragno sta conquistando tutti, bambini e adulti.

Noi sapevamo già che sarebbe stato un film che avrebbe fatto parlare di sé a lungo: a ottobre siamo stati all’anteprima europea di Spider-Man: Un Nuovo Universo, a Londra, dove abbiamo potuto vedere in anteprima quaranta minuti del film, imparare a fare i graffiti e incontrare i tre registi e il protagonista.

 

 

La pellicola, sceneggiata da Phil Lord e Christopher Miller, autori anche di Piovono polpette e The LEGO Movie, nasce dalle menti dei tre registi Bob Persichetti, Peter Ramsey e Rodney Rothman: gli amanti dell’Uomo Ragno saranno felici, perché in questa avventura animata non c’è un solo Spider-Man, ma decine.

Al centro di tutto c’è il giovane Miles Morales (che nella versione originale ha la voce di Shameik Moore, il meraviglioso Shaolin Fantastic della serie The Get Down), che vive in un universo molto simile al nostro ma leggermente differente.

Morso anche lui da un ragno radioattivo, Miles viene istruito sui poteri di Spider-Man dal Peter Parker del nostro mondo. Molto presto accanto ai due Spider-Man arrivano altre versioni del supereroe, compresa una anime e Spider-Ham, maiale con la tutina rossa e blu.

 

 

 

 

I fumetti come punto di partenza

A Londra i registi ci hanno confermato di essere tornati alle basi, attingendo direttamente dalle pagine del fumetto:

Alla fine questo è un adattamento: invece di un libro partiamo da un fumetto. Era la nostra Bibbia: ogni scelta che abbiamo fatto nel film fa riferimento al materiale originale.

L’abbiamo usato com’era o l’abbiamo reso un po’ più cinematografico, per esigenza di una narrazione diversa.

ci ha detto Bob Persichetti.

Ramsey invece:

Ci sono stati talmente tanti altri film su Spider-Man, molto buoni, che per far vivere al pubblico una nuova esperienza dovevamo fare qualcosa di completamente diverso.

Fare un film di animazione ci ha permesso di tornare davvero ai fumetti, presentando Spider-Man in un modo che non avevamo mai visto sul grande schermo.

Lo stile visivo del nostro film, gli effetti sonori, la luce, il segno grafico ci hanno permesso di raccontare la storia di Spider-Man come è stata concepita originalmente nei fumetti e speriamo che sia qualcosa di nuovo.

 

Infine per Rothman:

Il nostro scopo non era prendere elementi dei fumetti e metterli sullo schermo, ma catturare la sensazione che si prova nel leggere un fumetto e trasformarla in un’esperienza cinematografica immersiva.

Abbiamo pensato molto al fatto che un fumetto racconta una storia in una sola tavola, quindi siamo stati molti attenti con ogni ripresa: dovevano essere tutte più dinamiche e narrative possibili. I fumetti e le persone che li creano sono state la nostra ispirazione in molti modi.

 

 

 

 

Cinema e videogiochi: due facce dello stesso universo

Spider-Man: Un nuovo universo in certi momenti ricorda anche un videogioco. Ma il protagonista Shameik Moore non si è fatto ispirare da nessuno di loro:

Per niente, se devo essere onesto. Quando ho interpretato Spider-Man ho ascoltato i miei registi e mi sono preoccupato di essere il più credibile possibile grazie alla mia voce, in modo che le persone al cinema provassero qualcosa.

 

Per Persichetti invece:

Non abbiamo citato direttamente i videogiochi, ma ormai sono onnipresenti nella nostra cultura. È un cane che si morde la coda: i videogiochi citano l’animazione e l’animazione è in giro da un centinaio di anni.

Credo che abbiamo cercato di usare e mettere insieme tutti gli strumenti che l’animazione ci offre per realizzare qualcosa di nuovo e diverso.

 

Secondo Ramsey:

Non lo so, è una buona domanda: la risposta credo sia che siamo stati influenzati dalle stesse cose che hanno influenzato anche chi realizza i videogame.

Fumetti, altri film, la combinazione di immagini grafiche e movimento: la volontà di rendere tutto fluido e dinamico. Sia l’animazione che i videogiochi si preoccupano delle stesse cose. Attingiamo entrambi dalle stesse fonti senza ispirarci necessariamente ai videogiochi.

Non volevamo che il film sembrasse un videogioco, perché ci sono già molti videogiochi fantastici, è appena uscito un ottimo gioco su Spider-Man. Viviamo entrambi nello stesso universo.

 

In conclusione Rothman:

Ciò che amiamo dei videogiochi è che creano un mondo in cui vuoi perderti: è qualcosa che abbiamo in comune e abbiamo cercato di fare anche noi. Volevamo creare un mondo interessante in cui il pubblico potesse perdersi.

 

 

Spider-Man: Un Nuovo Universo è in sala dal 25 dicembre.

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