Marvel: l’MCU è ufficialmente in crisi?

mcu avengers

La Marvel non incassa più come un tempo, questo è un dato di fatto oggettivo ed inconfutabile. Sapevamo che dopo Avengers Endgame, secondo film nella classifica cordiale del maggiore incasso di sempre con ben 2 miliardi e 799 milioni di dollari in tutto il mondo, la Marvel avrebbe subito una battuta d’arresto. Nessuno però si aspettava un calo del rendimento così precipitoso, sia dal punto di vista dell’incasso al botteghino, che per l’accoglienza di pubblico e critica. I film Marvel non piacciono più come un tempo o le storie che la casa di Topolino rifila ai suoi fan non sono più intriganti e di qualità? Cosa è successo dal 2019 ad oggi e cosa accadrà in futuro? Oggi proveremo a rispondere ad alcuni di questi quesiti analizzando la crisi dell’MCU ed il palinsesto dei prossimi anni. Tanti film e serie tv sono in arrivo ma non quanti erano originariamente previsti. 

La crisi dell’MCU: i motivi che si celano dietro la disfatta

Kevin Feige-Marvel

Come è possibile che un franchise di enorme successo come il Marvel Cinematic Universe sia ufficialmente entrato in crisi? Un franchise in grado di convertire ai cinecomic anche gli spettatori più scettici, un pubblico senza distinzioni di sesso ed età in grado di viaggiare persino fino ai parchi a tema di Disneyland solo per vedere in grandezza naturale l’Avengers Campus? Purtroppo quando i personaggi iconici vengono a meno e le storie dei nuovi volti non sono alla stessa altezza del passato è possibile perdere anche il fan più fedele. 

La crisi dell’MCU possiamo dire che ha inizio poco dopo il successone di Avengers Endgame, persino la Marvel non sognava di mantenere un simile livello di incassi al box office ma non pensava nemmeno che nel 2024 avrebbe registrato il suo peggior andamento. Le vere ragioni dietro la curva decrescente dell’MCU non si celano dietro l’inevitabile calo di interesse dopo aver raggiunto il picco più altro. Sono più complesse di così.

Disney plus: gioie e dolori per la Marvel

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L’avvento di Disney+ ha consentito alla Marvel di ampliare ulteriormente il suo universo  mediante la creazione di serie tv dedicate ad approfondire quei personaggi che, pur essendo molto amati dai fan, sul grande schermo non hanno avuto mai troppo spazio, finendo per essere catalogati come “interessanti personaggi secondari”. WandaVision, ancora oggi la serie tv Marvel più amata della piattaforma, ha dato tutto lo spazio a Wanda Maximoff ed al tempo stesso ha creato l’icona della Scarlet Witch. Tra amore, famiglia e scontri tra streghe la serie ha catturato il pubblico ed alimentato le teorie finendo per essere una delle migliori serie della piattaforma streaming. Ad essa son seguite le interessanti The Falcon & The Winter Soldier, Loki e Hawkeye, tutti show volti a mostrare come gli Avengers più marginali sono in grado di reggere perfettamente sulle loro spalle uno show. 

Peccato che dopo Hawkeye le serie tv Marvel non ne abbiano azzeccata una lasciando solo ampio spazio alle critiche, arrivando a stufare sempre più anche i fan di lunga data. Il troppo stroppia e la quantità non vince mai, alla lunga, sulla qualità.

I motivi che possono nascondersi dietro ad un simile calo di rendimento sono diversi ma tutti possono coesistere nello stesso momento. 

Disney plus ha permesso alla Marvel di avere un luogo in cui creare anche le storie più piccole a cui ha sempre pensato. Peccato che la qualità del cinema non è stata mantenuta sul piccolo schermo. Le serie tv non hanno lo stesso budget del grande schermo, per ovvie ragioni, ma non solo gli effetti visivi in molti casi (She Hulk in primis) sono disastrosi, ma anche la scrittura lascia tanto a desiderare. Molte serie tv non sono in connessione tra di loro ed emergono incongruenze date dal fatto che gli showrunner non hanno avuto modo ne hanno avuto il desiderio di dialogare tra di loro. Un esempio eclatante è la mancata comunicazione tra coloro che si occupavano di Loki e i responsabili di WandaVision o di Doctor Strange 2. Il percorso involutivo di Wanda è un chiaro segnale di mancata comprensione della sua storyline e della della sua crescita nel corso dei film e dello show a lei dedicato. La scusa del multiverso potrà reggere una volta, massimo due ma alla terza la giustificazione appare come una frase di circostanza. 

Disney+ è anche diventato, dal 2022 in poi, il luogo in cui Marvel dava libero sfogo alla sua creatività partorendo prodotti su prodotti, spin-off su spin-off che però in fin dei conti non sono mai interessati più di tanto al pubblico. A sostegno di questa tesi vi portiamo l’esempio di Echo, serie tv spin-off di Hawkeye che è stata rilasciata tutta in un solo giorno proprio perché Disney era ben consapevole dello scorso interesse da parte dei fan. Personaggi poco interessanti e scrittura debole sono le chiavi per la disfatta. 

Non ci stupisce vedere ora nel 2024 un cambiamento di rotta, segnato dal ritorno di Bob Iger come CEO della Disney cinematografica. L’obbiettivo ora è semplice: maggiore qualità e minori prodotti. Less is more! L’eccessiva quantità di prodotti a marchio Marvel ha distratto il pubblico, stufato i fan e causato un aumento di lavoro incontrollabile all’interno della major che è finita per trovarsi costretta a gestire problemi legati alla scarsa paga degli addetti agli effetti visivi e diversi licenziamenti ai vertici. Chissà che ora tutto non possa ritornare in carreggiata. 

Le serie tv in arrivo nel 2024

Nel 2024 saranno solo 2 le serie tv Marvel live action che approderanno su Disney+: Echo, che già potete trovare disponibile e lo show spin-off di WandaVision dedicato a Agatha Harkness, il cui titolo continua a cambiare. Un bel cambiamento rispetto alle 4 o 5 serie che erano solite arrivare nello scorso anno. La qualità deve prevalere sul numero di prodotti che annualmente Marvel propone ai suoi spettatori, regola imposta dal ritorno di Bob Iger. Kevin Feige dovrà quinti tenere a bada il suo istinto di produttività a sostegno della politica aziendale di Disney.

Non stupitevi quindi del fatto che l’attesa nuova serie su Daredevil con protagonista Charlie CoxDaredevil Born Again” slitterà nel calendario generale, uscendo nel 2025 inoltrato. Le riprese sono ricominciate ormai da qualche mese ma erano già state svolte prima dello sciopero degli attori del luglio 2024 e non avevano convinto i vertici di Marvel. La sceneggiatura della serie è stata riscritta più e più volte e ora probabilmente terrà conto del fatto che le serie tv Marvel di Netflix sono state rese canoniche all’interno dell’MCU. Con quale scusa dopo le continue negazioni da parte di Kevin Feige? Probabilmente quella di poter utilizzare gli stessi volti e la poca voglia di sviluppare nuove storie indipendenti dalle precedenti. Il risultato finale, a parere di chi scrive, sarà uno e uno soltanto: la confusione totale. 

I reshoot ingenti e le riscritture delle sceneggiature non sono l’unico effetto del cambio di modus operandi in casa Marvel: preparatevi ai grandi tagli! Serie tv già annunciate potrebbero non vedere mai la luce. A sostegno di questa tesi vedrete nel paragrafo successivo che per quanto riguarda i film sta già accadendo. 

Seguendo sempre il nuovo motto “less is more” Marvel si troverà costretta a considerare la bilancia costi-benefici e si dovrà rinunciare a quelle serie che non hanno presa sul pubblico. Non mi stupirei se Moon Knight non avesse una seconda stagione nonostante Oscar Isaac continui ad incoraggiarla, She Hulk 2 purtroppo è già spacciata e serie come IronHeart e quella ancora non ufficializzata sul Wakanda potrebbero non vedere mai la luce dello schermo di Disney+. 

Dal punto di vista delle serie animate la situazione sembrerebbe più rosea. Nel mese di marzo arriverà su Disney+ X-Men ’97, show d’animazione che proseguirà lo show degli anni ’90 da dove X-Men: The Animated Series si era interrotta nel 1997 dopo la stagione 5. Sempre nell’anno in corsa arriverà in autunno Spider-Man: Freshman Year, la serie tv prequel rispetto a Spider-Man Homecming in cui verranno raccontate le avventure liceali di Peter Parker affiancate dalla sua identità segreta di Spider-Man. A dare voce al protagonista ci sarà Hudson Thames, che sostituirà dunque Tom Holland per questa serie animata.

Marvel: i prossimi film in uscita e quelli che non vedremo più

La notizia più importante delle ultime settimane, sempre per quanto riguarda i Marvel Studios, conferma a pieno tutto ciò che vi abbiamo raccontato nel corso del nostro excursus sulla crisi degli studios. Eternals 2, Ant-Man 4 e Captain Marvel 3 non sarebbero più in fase di pre-produzione. Dopo il flop clamoroso ai botteghini di The Marvels la Marvel avrebbe deciso di puntare su prodotti più sicuri e in grado di garantire un certo risultato al box office. Un ragionamento che sicuramente è a favore delle finanze dell’azienda ma contro la creatività e la sperimentazione, considerando quanto era stato interessante Esterni diretto da Chloé Zhao, il film più autoriale e meno Marvel della Marvel. Un vero peccato, se la notizia venisse confermata, anche perché la pellicola della Zhao terminava con un grande cliffhanger e la presentazione di Eros, fratello di Thanos interpretato da Harry Styles. Inoltre il film apriva la strada alla serie con protagonista Kit Harington dedicata a Black Knight. Sembra assurdo pensare che i personaggi lanciati con questo film nel 2021 vengono ora dimenticati, magari Marvel ha altri piani per loro e potrebbe inserirli in un film corale con un altro team, giudicato più forte ed appetibile per il pubblico. 

Non ci stupisce affatto vedere cancellati i film dedicati ad Ant-Man e Captain Marvel. Il primo avrà sicuramente spazio all’interno della pellicole corali sugli Avengers e la seconda purtroppo si è dimostrata non ingrasso di reggere un film sulle sue spalle. 

Quindi sono i volti poco noti dei personaggi ad aver segnato la crisi dell’MCU? Sicuramente all’inizio poteva essere così. L’addio di Iron Man e di Captain America è pesato molto agli amanti dei personaggi ma se ne sarebbero fatti una ragione nel momento in cui i nuovi ingressi fossero stati interessanti e carismatici. Il carisma c’è ma non è supportato da belle storie. La penna intrigante della Marvel si è persa a discapito di sceneggiature prevedibili e poco curate sotto tutti i punti di vista. Per non parare del nuovo grande villain. 

Kang e il multiverso non hanno mai convinto il pubblico, finendo solo per confonderlo e stufarlo già alla fine della prima grande fase di 3. Sarebbe davvero dura arrivare alla fase 6 così. Ed infatti Marvel, sfruttando anche il caso mediatico di Jonathan Majors (prontamente licenziato dalla casa delle idee a seguito della sconfitta al processo durante il quale è stato giudicato colpevole di violenza nei confronti dell’ex compagna), si allontanerà dalla figura di Kang. Con Loki 2 la Marvel potrebbe aver segnato la fine del personaggio, cambiando così il titolo di Avengers: The Kang Dynasty, rimuovendo il nome del villain. 

La nuova fase dell’MCU sarà dedicata alla rinascita rappresenta da film come i Fantastici 4 in arrivo nelle sale cinematografiche il 2 maggio 2025 con Pedro Pascal nel ruolo di Reed Richards/Mr Fantastic, Vanessa Kirby nei panni di Sue Storm/La Donna Invisibile, Joseph Quinn che interpreterà Johnny Storm/Torcia Umana ed Ebon Moss-Bachrach nel ruolo di Ben Grimm/La cosa. Non mancherà nemmeno la creazione di una nuova squadra Marvel volta ed emulare la Suicide Squad di casa DC, mi riferisco a Thunderbolts che arriverà nei cinema il 25 luglio 2025. Ancora senza data ma in arrivo è il film sugli X-Men, mentre molto incerto è il futuro di Blade ed Armor Wars, film che potrebbero essere cancellati dalla produzione. Salvo anche se solo dopo un pesante reshoot e Captain America 4. 

Fortunatamente a risollevare il morale dei fan di lunga data della Marvel ci sarà Deadpool & Wolwerine in uscita il 24 luglio 2024 l’attesissimo film che vede come protagonisti Ryan Reynolds e Hugh Jackman. Riuscirà Deadpool & Wolwerine a risollevare le sorti dell’MCU nel 2024. Noi glielo auguriamo anche perché sarà l’unico film firmato Marvel Disney in uscita nell’anno. 

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