Doctor Who: The Giggle, Un Dottore tira l’altro

Doctor Who: The Giggle

Il nuovo ciclo vitale di Doctor Who è ormai entrato nel vivo: abbiamo ormai avuto modo di vedere i tre Special con protagonista David Tennant (e i due “specialini” diffusi anche su YouTube) e possiamo tirare le somme su questo Revival, destinato a spianare la strada al quindicesimo Dottore, interpretato da Ncuti Gatwa. Doctor Who: The Giggle è una puntata effettivamente “speciale” in tanti sensi e racchiude diversi generi, tante sorprese e rivelazioni, oltre a fare da ponte tra vecchio e nuovo. Ma andiamo con ordine, ché la carne al fuoco è tanta ma non abbiamo intenzione di spoilerarvi nulla.

Morto un Doctor Who se ne fa un altro?

Doctor Who: The Giggle

Questo trittico di Speciali sapevamo già da più di un anno che sarebbe culminato in una Rigenerazione che avrebbe svelato il quindicesimo Dottore, ma oltre le premesse non era stato svelato altro: ora sappiamo che, dopo essersi misteriosamente reincarnato in una forma inusitatamente simile a una precedente (la decima) Doctor Who reincontra Donna Noble, che rischierebbe di morire se dovesse “sbloccare” i ricordi delle sue avventure nello spazio-tempo… ma la minaccia del Meep vale il rischio. Dopo aver salvato Londra, i nostri finiscono ai confini dello spazio, per affrontare una minaccia mai vista prima… e aprire la porta per il ritorno di una vecchissima conoscenza del Dottore, il Giocattolaio, che è riuscito a far letteralmente uscire di senno la razza umana. Per lui è tutto un balocco e l’unica regola a cui risponde è quella del Gioco: sconfiggerlo sarà tutt’altro che semplice, perché non è questione di forza o astuzia.

A Time Lord with no time to spare

Doctor Who: The Giggle

Russell T Davies sceglie di far partire col botto questo nuovo ciclo di Doctor Who, introducendo il tutto ai neofiti costruendo – senza soluzione di continuità – tramite mattoncini ben noti ai fan di lunga data e anche di vecchissimo corso. Per essere una produzione smaccatamente votata al futuro, difatti, la “legacy” col passato è saldissima e non si limita ai soli archi narrativi del decimo Dottore, andando a ripescare elementi e riferimenti a volte semplicemente amarcord e a volte astrusi e da intenditori.

Dopo l’ottimo utilizzo del Meep nella prima puntata e gli echi “alieni” della seconda, ecco andare a ripescare a piene mani dal passato con personaggi e situazioni, in particolare, chiaramente, con la riproposizione del Toymaker, uno degli avversari più forti di sempre, ma lontanissimo nel tempo e nello spazio: la celebrazione di sessant’anni di storia passa proprio attraverso il ritorno di un villain del ’63, affrontato dal primo Dottore e, oltretutto, uno di quelli caduti vittima dell’incuria che ha colpito parte delle prime season della serie tv: gran parte del girato dell’originale è andato perduto, ed è stato successivamente ricostruito in animazione. Una scelta di campo interessante, quella di Davies, che non teme sperimentare e propone addirittura qualche spezzone dell’originale nella puntata, restaurato a dovere e in forma di flashback. Il fatto che questa puntata sia un vero e proprio ponte (anche visivo) tra gli sceneggiati molto basic a livello tecnico della serie originale, l’impalcatura sopra le righe delle serie anni 2000 e il nuovo corso che vede il pesante contributo di Bad Robot e Disney è significativo e reso oggettivamente nel migliore dei modi.

Doctor Who: The Giggle

Difficile tessere delle meritatissime lodi specifiche senza fare spoiler di vario tipo, ma la bravura di tutti gli interpreti (nuovi e di ritorno) è innegabile e non solo Tennant riesce a cogliere un lato inedito del Dottore in modo sorprendente, ma crea anche una immediata sinfonia (anzi, visto il tema della puntata, sarebbe più corretto dire “sintonia”) con l’interprete del Giocattolaio, ovvero l’impagabile e sempre troppo poco presente sugli schermi – rispetto alle sue potenzialità – Neil Patrick Harris, che riesce a rendere credibile un personaggio assolutamente over the top, andando oltre al macchiettistico e infondendo un tono burlone a un villain formidabile e inquietante, che porta su Disney+ anche un certo feeling da horror anni ’80 che non ci aspettavamo (così piacevolmente, tra l’altro) di trovare.
E se ciò non bastasse, nell’episodio arriva anche lui, il quindicesimo Dottore, con un plot twist così indovinato da rende necessario tranciare la rigenerazione dagli screener per la stampa pre-lancio: non diremo nulla sulla geniale idea alla base del passaggio di consegne, ma è davvero un piacere dare il benvenuto a Gatwa nella saga… non era facile raccogliere il testimone di Tennant ma la sua apparizione letteralmente buca lo schermo e promette grandi cose a bordo del Tardis, ora dotato anche di jukebox d’epoca!

Leggi anche:

90
Doctor Who
Recensione di Marco Lucio Papaleo

Doctor Who: The Giggle è tante cose, nella sua ora di durata, e sicuramente è una gran bella celebrazione del personaggio, della serie e dei suoi interpreti. Oltretutto è anche una riflessione intelligente e puntuale sul rapporto tra le produzioni televisive e il loro passato, sul potere “nascosto”dei media e su quello arrogantemente palese dei social media, sul valore e i pericoli dell'intrattenimento in generale. Tutto sottotraccia, ma anche nascosto in bella vista: uno Special che chiude più di un cerchio con un solo tratto e pone solide basi per il futuro della saga.

ME GUSTA
  • Tennant, Harris e Gatwa eccezionali
  • Emozioni a non finire
  • Belle trovate, in primis quella relativa alla rigenerazione
  • Mix vincente di generi
  • Riflessioni metanarrative da manuale
FAIL
  • Un paio di facilonerie di troppo
Star Wars: The Bad Batch - Stagione 3, la recensione: Caccia alla verità
Star Wars: The Bad Batch - Stagione 3, la recensione: Caccia alla verità
Doctor Who: The Star Beast, il grande ritorno di Tennant, Tate e Davies
Doctor Who: The Star Beast, il grande ritorno di Tennant, Tate e Davies
Ahsoka, la recensione finale della serie: un cambiamento che ci porta lontano
Ahsoka, la recensione finale della serie: un cambiamento che ci porta lontano
Piccoli Brividi, la recensione: un reboot che tradisce lo spirito dell'opera originale
Piccoli Brividi, la recensione: un reboot che tradisce lo spirito dell'opera originale
The Bear - Stagione 2, la recensione: un nuovo modo di comunicare
The Bear - Stagione 2, la recensione: un nuovo modo di comunicare
Futurama 11, la recensione: Ritorno al Futurama
Futurama 11, la recensione: Ritorno al Futurama
The Mandalorian 3, la recensione del quinto episodio: combattere per trovare casa
The Mandalorian 3, la recensione del quinto episodio: combattere per trovare casa