Sull’orgoglio rom, ovvero: perché odio chi odia

ROM

Questa ce l’hanno segnalata in tanti e ha fatto il giro dei social network in pochi giorni. La storia in breve: l’attuale sindaco di Roma, Ignazio Marino, avrebbe autorizzato una “Giornata dell’orgoglio rom” per lo scorso 21 giugno.

Ovviamente c’è da far abboccare all’amo il lettore sprovveduto. Perché non insinuare che questa supposta manifestazione sia uno schiaffo morale dato ai cittadini “onesti”?

La prima segnalazione viene da questo sito:

Il comitato Estate romana lamenta forte­mente l’assenza di un chiaro programma culturale. Problema non da poco, visto che a Roma non c’è l’as­sessore alla Cultura.

Ignazio tentenna a nominarlo e tentenna anche a presentare le graduatorie dei bandi per la programmazione culturale estiva, e le relative assegnazioni di fondi.

Ma niente paura: a Roma qual­che evento ci sarà.Per esempio la giornata dell’orgo­glio Rom, in programma il 21 giugno.

A guidarla ci sa­rà Marcello Zuinisi, indefesso alfiere di battaglie etni­che e condannato dal tribunale di Firenze per appro­priazione indebita e falso ideologico.

Ecco spiegato forse perché nessuno vuol fare l’assessore…

 

La fonte del post è Il Giornale, nota testata in aria centrodestra.

La notizia resta inattendibile: come gran parte di ciò che viene riportato da quella testata, ahimé, abbiamo un articolo fazioso costruito sull’opinione personale, senza quel contradditorio tanto invocato nelle situazioni disparate. In sintesi; un attacco ad hominem alla squadra del sindaco Marino. Nulla di più.

Così, però, l’obiettivo è raggiunto. Il lettore è confuso, colto nell’inquietudine riottosa di una domanda non risposta:

Cosa sarà questa “Giornata dell’orgoglio Rom” prevista per il 21 giugno?

La presunta risposta ci arriva da un sito il cui nome è tutto un programma: Dimissioni e tutti a casa. Curiosamente, è in questa forma che la notizia gira frequentemente.

 

dimissionitutti

 

Il sito avvisa che il tasto destro è stato disabilitato “per motivi di sicurezza”. Paura di essere sbufalati, suppongo…

… dopo molto olio di gomito, ecco finalmente il testo ricopiato. È un concentrato di prelibatezze omofobe, xenofobe e chi più ne abbia, più ne metta.

Oltre il danno arriva la beffa. Mentre sulle strade di Roma, ogni giorno, si vive la grave emergenza nomadi, in termini di decoro e sicurezza, nelle stanze del Campidoglio, con l’assenso del sindaco di Roma Marino, il 21 giugno va in scena la giornata dell’orgoglio Rom.

Dopo il gay pride, l’invasione dei clandestini, la profumata ospitalità garantita ai profughi ecco un’altra giornata che mette l’esigenze dei romani fuori dalle Istituzioni.

E stavolta apre anche le porte a Marcello Zuinisi, indefesso difensore dei diritti dei rom, che risulterebbe condannato dal tribunale di Firenze a un anno e mezzo di reclusione, con sospensione della pena, per appropriazione indebita e falso ideologico commesso dal privato in atto pubblico.

 

Va sottolineato che il sito in questione riporta solo le affermazioni di un consigliere regionale eletto da una lista d’opposizione.

Anche qui abbiamo un caso di informazione di parte: si accetta in toto la parola di una singola area politica, a discapito di un’altra, con l’intento di identificarla come realtà oggettiva dei fatti.

Ci si augura, per il bene politico del consigliere in questione, che le sue parole siano state “solo” manipolate a effetto, come il resto del testo.

Che prosegue con toni razzisti al limite dell’esasperazione.

Non mancano soprattutto riferimenti ai temi cari alla frangia oltranzista.

Tanto per cominciare, si conia il neologismo “rom-pride” che rimanda al gay pride, tanto vituperato come “la negazione della tradizione famigliare italiana” da certuni omofobi.

 

Il rom-pride, evento durante il quale ci saranno esibizioni di manolesta da tutta Europa, si svolgerà a Roma il 21 giugno alla Sala della Protomoteca, la più prestigiosa del Campidoglio.

 

Chiediamo al sindaco Marino se Roma Capitale abbia provveduto ad un’analisi attenta e rigorosa di questa iniziativa, in particolare del suo promotore.

Queste iniziative estemporanee e anche piuttosto pittoresche crediamo rappresentino l’ennesimo schiaffo alla dignità dei romani e all’immagine della città di Roma in Italia.

Al Sindaco immobile, diciamo che ripensarci non costa nessuna fatica provveda piuttosto ad interessarsi dei continui incendi che si susseguono nel campo nomadi de La Barbuta, dove addirittura è stato costretto ad intervenire l’esercito, e ad analizzare il preoccupante rapporto dell’Ama sui danni subiti dai contribuenti per via dei continui furti […]

 

Per i venticinque lettori che hanno letto la mia guida, salutate le due fallacie logiche che tanto piacciono alla retorica dei nostri politici: la falsa causa e l’idea di trarre il generale da un particolare.

Approfondisci:

 

Grazie a queste fallacie logiche, leggendo l’articolo si ha la falsa impressione che i rom siano la causa del degrado e di tutti i furti commessi.

E poteva mancare l’accusa nella forma del classico sillogismo à la pseudogiornalismo parziale?

Lo hanno votato, lui regala la sala del Campidoglio. È voto di scambio.

Quel “lo hanno votato” è un riferimento alla storia dei voti dei rom, ovviamente una bufala.

La foto che vedete nello screenshot, quella usata nel titolo dell’articolo xenofobo, è tratta da una pagina troll intitolata “Meglio zingara che italiana”. Adesso passa sotto altro nome.

Immagino che sia una foto di repertorio, ma non sono riuscito a trovare nulla in merito.

Qualcosa ancora
non torna

Avete notato che gli articoli non spiegano nulla riguardo la “manifestazione”?

Si riprende solo l’opinione di un consigliere regionale di una lista di opposizione; si punta il dito, si parla di “rom” insultandoli come “manolesta”, perché ovviamente “tutti i rom rubano”… eppure non si descrive assolutamente nulla con precisione e dovizia.

Ricordiamoci inoltre che un’opinione personale non è una notizia.

Sapete qual è la fonte di Dimissioni e tutti a casa?

 

voxnews11

 

VoxNews, signore e signori, una testata dal contenuto xenofobo stile Tutti i crimini degli immigrati!

Noto con piacere che quelli di Dimissioni ne sono fan, a tal punto da averne copiato lo stesso layout grafico. Verrebbe quasi da dire che sono lo stesso sito, ma attendo smentita in merito.

Insomma, questo benedetto rom-pride
si terrà o non si terrà?

Prendiamo gli estremi della non-notizia: “21 giugno”, “Roma” e “Campidoglio”. Una breve ricerca ed ecco saltare fuori una seconda verità. Come riporta Affari Italiani fin dall’occhiello,

 

Il Comune autorizza l’assemblea plenaria dei “nomadi”.

In 250, provenienti da tutta Italia, si daranno appuntamento per votare il programma di “liberazione della popolazione dal razzismo”.

 

Nessuna manifestazione, ma un’assemblea, una riunione dove:

 

al massimo 250 persone tra delegati e ospiti (il Campidoglio è stato severissimi […] sul numero chiuso), provenienti da ogni città e regione, voter[anno] e adotter[anno] un “Programma di liberazione della popolazione dal razzismo, dall’esclusione sociale, dalla marginalità e la costruzione di una strada di inclusione sociale per tutti”.

 

Diamine, 250 persone non possono essere certo paragonate al fiume umano di una manifestazione come il gay pride!

Inoltre l’assemblea del 21 giugno al Campidoglio servirà per discutere della possibile integrazione rom, andando contro ogni razzismo e pregiudizio.

Purtroppo per avere anche solo uno straccio di notizia abbiamo dovuto aspettare il 20 giugno 2014. Una nota dell’Agenzia Parlamentare ci informa che:

 

Roma Capitale non ha concesso alcun patrocinio, ma soltanto l’utilizzo a pagamento della sala, come da regolamento comunale.

Si informa inoltre che, essendo decorso inutilmente il termine di pagamento, è stata disposta la revoca della concessione dell’utilizzo della Sala della Protomoteca.

 

Insomma, nessuna “testata” ha riportato esattamente le cose come stanno, il Giornale incluso.

Nessuno ha voluto controllare la veridicità della fonte. La cosa ancora più fastidiosa? Neppure i giornali locali hanno voluto trattare con esattezza.

A questo punto sorge una domanda: a chi spetta l’onere della prova? A noi che sbufaliamo? O a chi produce e diffonde notizie fasulle, se non intenzionalmente manipolate?

La solita disinformazione manipolata a sfondo razzista.

Morale della favola: la solita disinformazione manipolata a sfondo razzista.

Non esiste alcuna manifestazione in programma, né si terrà un incontro per dialogare sulla questione razzismo.

Le strade non saranno invase da alcun “rom manolesta”, come vi ostinate a identificarli universalmente senza aprire gli occhi.

A costo di passare per oltranzista anch’io, permettetemi di esprimere un’opinione ora che la notizia si è rivelata una bufala.

Per voi, i rom hanno le dita così piccole da riuscire ad alzare le tapparelle chiuse. Secondo voi, i rom esistono solo come esseri innatamente crudeli, a cui piace vivere nello sterco e nella miseria; sono razzialmente inferiori, sporchi, dediti solo al furto e allo stupro. Ammettetelo: per voi lo “zinghiro” ce l’ha nel sangue o nel DNA. Altrimenti, visto che non volete dare adito di essere razzisti, gli viene inculcato “fin da piccoli”.

Trovo buffo tutto questo. All’estero ci chiamano “mafiosi”, “corrotti”, “stupratori”. Stereotipi, certo, luoghi comuni che rappresentano una minoranza.

Eppure voi xenofobi non siete tanto diversi con chi non è “italiano”.

Forse perché, in cuor vostro, li accettate senza orgoglio chi vi insulta.

Evocate spettri come la miscegenia, enfatizzate i crimini degli immigrati come se fossero loro la causa di tutti i problemi.

Quando parlate di massacri dettati dalla follia, fate in fretta a parlare di “effetto Kabobo“. Se qualcuno li difende, li accusate di essere complici di un sistema marcio.

Fate i gradassi con le case altrui, sfidando gli altri a “ospitarli a casa”, visto che “ci tengono tanto all’integrazione”. Urlate, sbraitate, gridate finché non siete blu in volto; scalciate, battete i piedi, convinti che coi capricci Mamma Stato e Papà Italia vi comprino quel bel giochino che tanto vi fa gola.

Sbandierate slogan stantii, morti e sepolti come “l’Italia prima di tutto”, “l’Italia agli italiani”, “lo Stato è sordo al dolore italiano”. Sprecate tempo per modificare notizie allo scopo di apparire migliori di altri, per strappare un like, un applauso; vivete nel senso di colpa da scaricare sulla concorrenza.

Come un’invidia penis, voi xenofobi pensate a ingigantire il vostro piccolo ego. Siete frustrati dalla cruda realtà dei fatti: ogni giorno vi rendete conto di rientrare in una minoranza. Siete solo mosche bianche. Lo sapete. E fate di tutto per negarlo.

Dunque sareste voi ad accusare gli altri di negare la realtà?
La vostra vita dev’essere ben misera, a conti fatti.

Siete sempre pronti a girare in tondo, a ronzare fastidiosamente nelle orecchie altrui come mosche intorno al miele.

Vivete per mortificare le altrui certezze. Cacciati, vi rifugiate nella prima nicchia che trovate. Vi riunite fra voi, formate un blocco unico. Proliferate larve e maschi adulti nell’immondizia che voi scegliete.

Vi illudete che il mondo sia un’enorme pattumiera, di essa vi autoproclamate padroni. Crescete con la visione di essere forme di vita superiori a cui nulla potrà mai capitare. Così uscite dai vostri nidi, tronfi della vostra identità costruita… dimentichi delle rane e dei ragni.

Mentre ronzate al colmo della vostra agonia, stretti nell’epifania di quel terrore che conduce alla morte, rilassatevi. Non fate pena. Né a me, né a nessuno sano di testa e di principi.

Guardate dentro di voi e troverete il vero oppressore.

In un mondo di odio incontrastato, siete voi il “nero infame” di qualcuno.

Sareste i primi a essere cacciati… a meno che non pensiate.

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