Amazon Prime Video l’11 aprile cala il primo asso dell’anno. E lo fa rendendo disponibile per intero la sua nuova serie tv. Fallout è il nuovo show Original Prime Video, serie tv che va ad inserirsi nel filone di successo degli show distopici alla The Last Of Us. Tra la serie di HBO e la serie di Prime Video sussistono più differenze che somiglianze. Entrambe sono tratte da fortunate serie di videogiochi, ma se la serie campione di ascolti di HBO ha convinto fin dal primo episodio, quella di Prime Video non è impeccabile ed ha toni profondamente diversi. Ecco la nostra recensione di Fallout.
Premessa: la serie tv non è consigliata ad un pubblico di ragazzini e assolutamente non è idonea per la visione con tutta la famiglia. Per toni, linguaggio e scene violente lo show è consigliato esclusivamente ad un pubblico di persone mature in grado di comprendere a pieno le vicende che la storia sta andando a raccontare.
Fallout: una serie accessibile anche per i non giocatori
La domanda a cui teniamo tantissimo a rispondere ancora prima di addentrarci nell’analisi della serie tv è la seguente, domanda che siamo certi tanti spettatori a questo punti si saranno posti: per vedere e comprendere a pieno lo show sarà necessario aver giocato ai videogiochi? La risposta renderà felici molti amanti delle serie tv e forse deluderà alcuni videogiocatori: no, non è assolutamente necessario aver giocato prima alla popolare serie di Fallout per poter comprendere al meglio le avventure dei protagonisti dello show e il complesso universo della serie Amazon.
Prime Video ha fatto al scelta migliore per tutelare sia coloro che non hanno mai avuto modo di approcciarsi al videogioco, che i fan più puri. Geneva Robertson-Dworet e Graham Wagner, che sono sia produttori che showrunner della serie tv, hanno scelto una via intelligente e a nostro avviso brillante e funzionale per trasporre in chiave live action il complesso universo del videogioco: la serie tv è un vero e proprio sequel dell’intera saga videoludica. Non si tratta né di una trasposizione pedissequa di uno dei videogiochi né di uno spin-off ma di un sequel diretto dello stesso gioco. In questo modo la serie racconta una storia completamente originale ma pur sempre canonica con le avventure che i fan del gioco hanno già vissuto e senza necessità di possedere conoscenze pregresse per tutti coloro che non hanno idea dell’esistenza di un universo videoludico legato allo show. La serie tv così diventa ricca di citazioni, easter egg e veri e propri momenti simbolo che richiamano direttamente il gioco ma che per coloro che non hanno mai giocato diventeranno semplici strumenti narrativi.
Questa scelta di sviluppo della storia e di rappresentazione dell’universo di Fallout è anche pensata e studiata a tavolino per evitare di annoiare i fan del franchise e per proporre loro nuove avventure ambientate nel loro amato universo. Nel caso della prima stagione di The Last Of Us, la serie HBO è andata a riproporre per molti versi in maniera quasi pedissequa le prime avventure di Joel e Ellie, andando in questo modo a creare un inevitabile confronto persino a livello visivo con il videogioco. Non solo, perché andando a proporre le stesse vicende che i videogiocatori avevano già vissuto, ha potenzialmente annoiato coloro che avevano già percorso quelle avventure giocandole in prima persona. Tutti questi potenziali rischi con la serie Amazon sono stati evitati fin dal principio.
Ovviamente è necessario ribadire che chi è già fan della saga videoludica avrà zero difficoltà nella compressione dell’universo della serie tv, dei personaggi, delle creature e delle vicende che mano a mano andranno a sviscerarsi. Tuttavia la serie tv consente davvero a chiunque di avvicinarsi allo show, fornendo fin dal principio quelle nozioni di base che saranno poi fondamentali per comprendere tutte le dinamiche tra i personaggi e il futuro apocalittico della serie.
Uno show come Fallout potrebbe spingere nuovo pubblico verso i videogiochi. Noi infatti siamo fermamente convinti che la serie convincerà diversi spettatori ad approcciarsi per la prima volta alla saga di giochi virtuali allo scopo di approfondire ciò che nella serie magari viene lievemente citato. Inoltre, dato che lo show non è ancora stato confermato per una seconda stagione e non è affatto detto che questo accadrà, nel videogioco coloro che ameranno la serie potrebbero trovare rifugio ed alleviare le loro pene in assenza di altro materiale live action tratto da Fallout. Ma quindi di cosa parla la serie ed è all’altezza delle storie raccontate nel gioco?
Fallout: la storia della serie tv, tra azione e commedia
La storia di Fallout, lo show Amazon Prime Video è ambientata 200 anni dopo l’Apocalisse, quando gli abitanti dei lussuosi rifugi anti-atomici progettati come salvaguardia contro la devastazione nucleare (i Vault) sono costretti a tornare nell’infernale paesaggio irradiato che i loro antenati si sono lasciati alle spalle. Certamente non si aspettavano di scoprire un universo incredibilmente complesso, stravagante, bizzarro e incredibilmente violento che li aspetta. Fallout è ambientata in un futuro post-apocalittico cupo e distopico, futuro che ci andrà a raccontare le conseguenze di un conflitto nucleare catastrofico che ha comportato battaglie per le risorse rimaste a disposizione dell’umanità.
La serie ha inizio quando una giovane donna lascia la sicurezza del suo Vault per attraversare la brutale e spietata natura selvaggia della Terra Desolata. Al centro della storia troviamo Lucy, interpretata da una bravissima Ella Purnell, che forse in molti conosceranno come Jackie di Yellowjackets. Lucy è il tramite mediante il quale lo spettatore inizia la sua avventura all’interno della serie. Potremmo considerare il personaggio quasi come l’avatar giocante del videogioco perchè Lucy è il tramite della storia.
La protagonista di Fallout è una giovane ragazza dall’anima innocente ed ingenua, si tratta di una privilegiata del Vault (una cittadella sotterranea attrezzata per la sopravvivenza resa necessaria per un’apocalisse nucleare che devasta il mondo) che ha sempre creduto a quello che le hanno insegnato ed a ciò che ha letto e studiato sui libri. Peccato che sia stata fin troppo protetta nel suo mondo, ed ora è costretta a mettere tutto in discussione ed ad imparare da capo a sopravvivere una volta gettata nella non troppo cordiale Wasteland, un nuovo e futuristico wild west e suddiviso in fronti schierati l’uno contro l’altro. Preparatevi a vedere una Lucy che cambia il suo punto di vista sulla storia ed inizia a mettere davvero in discussione se stessa. Per molti versi Lucy ricorda Starlight di The Boys.
Accanto a Lucy troviamo due interessanti compagni di avventura: Maximus e Il Ghoul.
Maximus, interpretato da Aaron Moten, ha vissuto nella Wasteland per tutta la vita, è un personaggio ambiguo (e lo scoprirete meglio episodio dopo episodio) che tenta di nascondere il suo passato tragico prestando servizio in una fazione militarista chiamata Confraternita d’Acciaio in cui crede fermamente; il tutto allo scopo di tentare di riportare l’ordine nella Zona Contaminata. La Confraternita d’Acciaio è una delle tante fazioni del Wasteland un’organizzazione di stampo tecnologico-religioso che affonda le sue radici nella struttura di base dell’ormai passato esercito americano. A far parte della Confraternita sono quindi militari e scienziati che hanno una dedizione quasi ai livelli del culto religioso per la tecnologia. I membri della Confraternita d’Acciaio hanno accesso ad un arsenale di armi impressionante, arsenale che si rivelerà imporrate nello show.
A concludere il trio dei protagonisti abbiamo Walton Goggins (che avrete sicuramente già visto in Django Unchained) che interpretata i panni di “Il Ghoul”, un sopravvissuto della Zona Contaminata che opera come cacciatore di taglie. Si tratta di uno dei personaggi a nostro avviso più interessante della serie tv. È pragmatico, spietato e dal passato decisamente misterioso. Ha un proprio codice morale e un malvagio senso dell’umorismo, che potremo definire decisamente black. A noi il personaggio ha convinto davvero tanto perché episodio dopo episodio lo spettatore inizia a conoscere sempre più nel profondo, comprendendo che ha un passato davvero molto interessante che lo ha forgiato e cambiato. Prima della guerra Il Ghoul si chiamava Cooper Howard e lo show racconterà nei dettagli la sua origin story, che servirà a instaurare un legame empatico tra pubblico e protagnista. Mediante i flashback comprenderete perché Cooper Howard ha fatto le scelte che ha fatto e come è giunto fino al punto di diventare colui che è oggi. Tra i Ghoul però non esiste soltato Cooper Howard, infatti con il termine Ghoul la serie, e anche il videogioco, fanno rifrieknto a quegli esseri chiami anche necrotici-post umani che sono mutati dall’esposizione alle radiazioni ed attualmente si trovano in stato di putrefazione. In sostanza sono veri e propri zombie post-apocalittici (soprattuto per le sembianze visive) con una vita davvero molto lunga davanti. La cosa interessante è che per la maggior parte i Ghoul non sono senzienti. Il nostro amato Cooper Howard è però riuscito a mantenere il proprio intelletto ed ha forse conservato anche un briciolo di empatia e di umanità, questo però lo lasciamo scoprire e valutare a voi.
Uno degli aspetti che ha divertito di più i fan dei videogiochi di Fallout era quello di poter passare da una fazione all’altra del Wasteland proprio mentre si gioca. La serie tv in questo ha creato di fare del suo meglio arricchendo l’universo con stramberie, commedia caratterizzata dal black humor e tanta, tantissima azione. Forse però non è riuscita a semplificare ed esporre al meglio la complessità delle fazioni del Wasteland, che sono tante, tutte ben riconoscibili e difficili da ricordare fin da subito se non si ha una conoscenza pregressa del’universo di Fallout. Noi riteniamo che lo show abbia fatto del suo meglio per rendere accessile a tutti la comprensione della fazioni ma sicuramente alcuni spettatori potranno perdersi alcuni passaggi.
Dal punto di vista visivo e tecnico la serie è quasi impeccabile. L’ottima qualità estetica dei prodotti a marchio Amazon Original si riconforma anche con Fallout. La major è riuscita a trasporre in maniera convincete i tratti iconici del videogioco senza cadere nella banalizzazione dei concetti e nella messa in scena grottesca.
Fallout vs The Last of Us
Se avete amato la prima stagione di The Last of Us ed attendete con ansia la seconda, attualmente in produzione in Canada ed in arrivo su Sky e Now nel 2025, nell’attesa non vi resta che guardare Fallout su Prime Video. La serie in 8 episodi rilasciata interamente l’11 aprile sopra senza ombra di dubbio tenere occupati i fan degli adattamenti videoludici.
Le due serie partono da concetti simili ma hanno uno sviluppo completamete diverso. Se lo show di HBO traeva le sue origini da un virus batterico diffuso nell’aria, la serie di Prime Video fonda le sue radici sulle conseguenze della guerra nucleare. Strumenti diversi per rappresentare lo stesso futuro post-apocalittico in cui l’umanità è ridotta alla quasi estinzione. La grande divergenza tra i due prodotti risiede però nel fatto che se The Last Of Us trasponeva in maniera quasi pedissequa il primo capitolo della saga di videogiochi omonimi, Fallout, la serie tv, è un vero e proprio sequel di Fallout 4. Lo show di Prime Video si basa ovviamente sulla matrice videoludica ma va ad espandere sull’universo regalando agli spettatori una nuova ed avvincente storia che andrà ad intrattenere sia i fan dei giochi che coloro che non ne hanno mai sentito parlare. In sostanza Fallout potrebbe persino andare a pescare più pubblico di The Last Of Us.
Chissà però se la serie Amazon avrà lo stesso successo di quella firmata HBO. Al momento attuale rumor in merito ad una seconda stagione di Fallout ci sono, ma per qualsiasi ufficialità bisognerà attendere i dati di ascolto che la serie registrerà nel primo mese di distribuzione. Noi ci auguriamo di poter parlare ancora per molto di Fallout assieme a voi.
Se le serie tv action con un'importante base di comedy volta a sdrammatizzare la tensione sono il vostro pane quotidiano ecco che Fallout è lo show perfetto per voi. Ideale sia per i fan dei videogiochi che per coloro che non hanno mai toccato un joystick.
- La resa visiva e gli effetti speciali
- è un sequel della saga di giochi e non una rappresentazione pedissequa della stessa
- I personaggi sono il cuore della storia
- Non riesce a pieno a spiegare tutte le complesse dinamiche del Wasteland
- Forse 8 episodi risultano non pienamente sufficienti