Prima che la Russia decidesse di attaccare l’Ucraina il regista Oliver Stone si era schierato in difesa del Paese e di Vladimir Putin, che il filmmaker intervistò in occasione di un documentario uscito nel 2017. Dopo aver accusato i media di essere “assetati di sangue” per aver parlato di un possibile attacco russo, ora che l’invasione è in atto, Oliver Stone ha fatto retromarcia.
Ecco le sue parole:
Sebbene gli Stati Uniti abbiano sulla loro coscienza diverse aggressioni belligeranti, ciò non giustifica le azioni del signor Putin verso l’Ucraina. Una dozzina di errori non fanno una giustificazione. La Russia ha sbagliato a invadere.
Successivamente il regista ha elencato una serie di elementi che hanno portato la Russia a sottovalutare la portata della sua azione, ed a subire delle conseguenze, come l’isolamento da parte dell’Occidente, il peso delle sanzioni, e la resilienza del popolo Ucraino.
Ricordiamo che Oliver Stone ha fatto diversi film che hanno raccontato in maniera critica degli eventi riguardanti la politica e le azioni di guerra degli Stati Uniti. Tra questi possiamo menzionare JFK, Platoon e Nato il quattro luglio. Stone è stato anche un soldato durante la Guerra del Vietnam.
The Putin Interviews, il documentario in cui Oliver Stone intervista Vladimir Putin, è disponibile su Prime Video.