La divisione gaming di Microsoft è in uno stato di pura frenesia, perché non approfittarne? Devono averlo pensato i ragazzi di Platinum Games, che in queste ore hanno lanciato ufficialmente un appello all’azienda di Redmond: resuscitiamo Scalebound. I fan lo vogliono, perché non accontentarli?

Scalebound era stato mostrato per la prima volta durante l’E3 del 2014, in una fase in cui la divisione Xbox stava facendo molta difficoltà a rimanere al passo con l’offerta di Sony. Altri tempi, appunto. Scalebound, che doveva essere per l’appunto un’esclusiva Xbox One, si presentava con un’estetica particolarmente ispirata. Il gioco era poi stato mostrato dal vivo durante l’edizione dell’E3 di due anni dopo:

Scelebound doveva essere un action rpg ambientato all’interno di un mondo dominato dai draghi. Proprio i draghi avrebbero potuto assistere il giocatore durante gli scontri più concitati. Insomma, le ricette per un buon videogioco cult c’erano tutte. Peccato che non se ne fece nulla: nel 2017 Platinum Games ha annunciato la cancellazione del titolo.

A distanza di sei anni eccoci di nuovo qui. L’occasione per tornare a parlare di Scalebound ce la danno direttamente i capoccia di Platinum Games, recentemente intervistati dal magazine IGN Japan.

Durante la lunga intervista Hideki Kamiya , il vicepresidente della casa di sviluppo, ha lanciato un appello (scherzoso, ma forse nemmeno troppo) a Philip Spencer, N.1 della divisione Xbox:

Ci sono davvero moltissime possibilità, credo che Microsoft non abbia scelta: questa IP deve vedere la luce. Philip facciamolo assieme!

ha raccontato tra le risate dei colleghi.

Il primo a menzionare la defunta (?) IP è stato proprio Atsushi Inaba, presidente di Platinum Games, che ha spiegato che il collega e amico Hideki Kamiya ha sviluppato una specie di ossessione per Scalebound. Nel senso che non smette mai di parlarne. È evidente che per il team di PlatinumGames questa è stata una grandissima occasione persa. È una ferita ancora apertissima.

Microsoft sta finalmente mettendo le cose apposto, aprendo il portafoglio alla sua divisione Xbox grazie all’acquisizione di moltissimi publisher di primo piano. Da ultimo Activision Blizzard che, salvo sorprese, dovrebbe venire acquistata per quasi 70 miliardi di dollari. Davanti ad una cifra del genere, cosa sarà mai finanziare in esclusiva lo sviluppo di Scalebound?