Il creatore di PUBG: Battlegrounds (ex PUBG/PlayerUnknown’s Battlegrounds), Krafton, va particolarmente fiero della propria opera e ha deciso di difenderla come possibile anche per vie legali. Lo sviluppatore ha infatti deciso di citare in causa il competitor Garena, non mancando nel nominare anche Google ed Apple.
Parliamo nello specifico dello sviluppatore che dato vita alle opere Free Fire e Free Fire Max, dei giochi che all’effettivo, senza che si abbia troppa conoscenza del brand di PUBG: Battlegrounds, possono ricordare il modo in cui le vicende del battle royale si svolgono.
Parliamo in fondo di uno dei titoli che ha dato vita al genere, e che stando allo sviluppatore sarebbe dovuto essere difeso da parte di Google e Apple, che invece nei rispettivi Play Store e App Store hanno deciso di commercializzare tranquillamente quelli che vengono definiti cloni di PUBG da parte dello sviluppatore.
Non ci resterà che vedere il modo in cui le vicende si evolveranno al fine di scoprire se la causa verrà vinta, e sé, nel caso, a pagare non sarà solamente lo sviluppatore Garena, ma anche i colossi che hanno ospitato nei propri negozi virtuali i due titoli accusati di plagio.