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Rieccoci con l’appuntamento ricordi d’infanzia con altri video dei cartoni trasmessi su Bim Bum Bam. A parte i Puffi, anche nell’83 i cartoni giapponesi spadroneggiavano!
Per rispettare la nuova guida autori e non spezzare il post (altrimenti finisco nel 2013 con tutti quelli che ancora ci sono da fare) ho messo solo tre video, mentre gli altri sono direttamente linkati a Youtube.
[b]Mimì e la nazionale di pallavolo.[/b]
Cartone giapponese di genere sportivo tratto dal manga Attack Number 1 di Urano Chikako, considerabile una delle fondatrici del genere shojo (manga per ragazze).
La trama: Mimì Ayuhara (Kozue Ayuhara nella versione originale) è una studentessa delle superiori con la passione per la pallavolo a cui dedica tutte le sue energie. La pallavolo la porterà a disputare i campionati mondiali e lei si dimostrerà sempre all’altezza della situazione fino a diventare la miglior giocatrice del mondo.
Indimenticabili i durissimi allenamenti di Diego Nacchi (wtf? Inokuma Dayoda nell’originale) e gli attacchi spiegabili solo con la magia e la fisica quantistica come l’attacco invisibile e la goccia di ciclone.
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[url=http://www.youtube.com/watch?v=A-JW0cAXZO8]Video su Youtube[/url]
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[b]Carletto il principe dei mostri.[/b]
Cartone giapponese ormai nel cuore di tanti siano essi ultratrentenni che più giovani. L’autrice è Fujiko Fujio, la stessa di Doraemon.
La trama: il re di Mostrilandia decide di aprire un’ambasciata sulla Terra, precisamente in Giappone, e ci manda suo figlio Carletto con 3 mostri suoi aiutanti. Carletto è un bambino che può allungarsi a dismisura, Frankenstein è il maggiordomo super forte, stupido ma buono; l’uomo lupo Wolf è un licantropo molto bravo a cucinare e infine c’è il conte Dracula che odia il sangue e beve succo di pomodoro. Sulla terra Carletto conoscerà Hiroshi con il quale si troverà spesso a combattere contro altri mostri, che farà diventare amici degli umani dopo averli sconfitti.
[more][img]https://leganerd.com/wp-content/uploads/LEGANERD_037365.jpg[/img]
[url=http://www.youtube.com/watch?v=-F6Osfl4BNs]Video su Youtube[/url]
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[b]I fantastici viaggi di Fiorellino.[/b]
Cartone storico in quanto tratto dall’omonimo manga creato da Hideko Mizuno altra fondatrice del genere shojo, che era addirittura assistente di Osamu Tezuka.
La trama: Fiorellino è una ragazzina che lavora come cameriera in un ristorante di Vienna agli inizi del ‘900. Un bel giorno la principessa Florence infila un anello in un pesce fritto (sic!) e lo getta dalla finestra con la promessa di sposare chi glielo avrebbe riportato (l’anello). Purtroppo però il pesce lo becca prima il gatto di Fiorellino, Lili, che se lo mangia anello incluso. Da qui parte l’avventura di Fiorellino in giro per il mondo, che scappa braccata dai numerosi pretendenti con l’intento di recuperare l’anello. Alla fine tutto si risolve nel migliore dei modi e si scopre che Fiorellino e Florence sono sorelle….colpo di scena!
[more][img]https://leganerd.com/wp-content/uploads/LEGANERD_037366.jpg[/img]
[url=http://www.youtube.com/watch?v=3jjgLWf4i3I&feature=related]Video su Youtube[/url]
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[b]Lo specchio magico.[/b]
Anime (contrazione di Animation, detto alla Giapponese, che viene usato per definire i cartoni giapponesi) tratto da un manga di Fujio Akatsuka, conosciuto in Italia solo per questa sua opera. Anche qua siamo di fronte a ciò che ha fatto storia perché “lo specchio magico” è uno dei primi maho shojo o majokko, ovvero storie con protagonisti femminili che usano la magia.
La trama: la protagonista è Stilly, una bambina abbastanza vivace che si diverte sempre a fare un bel casino nella sua cameretta. Un giorno, mentre sta giocando, una palla da baseball, arrivata da non si sa dove, le rompe lo specchio in camera. A quel punto compare un uomo in smoking che la invita ad andare nel paese degli specchi dove le regalerà uno specchio nuovo per farla contenta (no, non era un Pedobear vestito elegante). Lo specchio però è magico e se Stilly pronuncia le parole “Tekamaia Maiacon” di fronte ad esso potrà trasformarsi in ciò che vorrà. Da qui partiranno tutte le sue avventure.
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[b]Lucy May.[/b]
Anime prodotto dalla Nippon Animation che fa parte del World Masterpiece Theatre (Teatro dei capolavori del mondo), ovvero le varie serie ispirate a romanzi della letteratura per ragazzi mondiale, spesso occidentale (es. Heidi, Anna dai capelli rossi). Infatti Lucy May è tratto dal romanzo Souther Rainbow di Phyllis Piddington.
La trama: siamo nel XIX secolo; con la speranza di rifarsi una vita la famiglia di Lucy May, i Popple, partono dall’Inghilterra verso l’Australia, terra immensa su cui è appena iniziata la colonizzazione. Il padre spera di avviare un’attività agricola, ma le lungaggini burocratiche oltre alla mancanza di valide infrastrutture rendono la cosa molto difficoltosa. Oltre a questo non riescono a scaricare dalla nave la casa prefabbricata che si erano portati dietro, così tutta la famiglia (7 persone!) dovranno andare ad abitare in una casetta. Lucy May intanto andrà alla ricerca di strane creature con la sorella Kate arrivando ad addomesticare un piccolo dingo.
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[b]Tyltyl, Mytyl e l’uccellino azzurro.[/b]
Anime fenomenale che vanta la collaborazione di due autori che hanno fatto la storia dei cartoni giapponesi: alla regia Hiroshi Sasagawa (Gatchman, Tekkaman, Il mago pancione, Kyashan, Yattaman ecc.) e niente meno che Leiji Matsumoto ai disegni(anche se non credo ci sia bisogno di ricordare sue opere eccone qualcuna: Capitan Harlock, Galaxy Express 999, Star Balzers, Starzinger, La corazzata Yamato ecc).
La trama: Tyltyl e Mytyl sono fratello e sorella e un giorno, a causa della madre che si ammala gravemente, conoscono la fata Berylune che gli affida il compito di trovare il mitologico “uccellino azzurro” (non c’entra nulla con membri puffosi), in grado di guarire la madre. Ovviamente c’è un cattivo, la Regina della notte, che li ostacolerà, ma niente impedirà alla storia di giungere ad un lieto fine.
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[b]I puffi.[/b]
Già visto nel [url=https://leganerd.com/2011/01/04/dyr-bim-bum-bam-anno-1982/]post precedente[/url] e ben recensiti da Laido [url=https://leganerd.com/2010/12/09/i-puffi/]qua[/url]
[b]Aggiornamento[/b]
Come mi è stato fatto notare si sono susseguite varie sigle dei Puffi nel corso degli anni. Non pensavo però che davvero cambiassero circa OGNI ANNO nell’arco di 10 anni!
Ok, fail! Ecco quindi la sigla dei Puffi del 1983: John e Solfami
[rubrica] [url=https://leganerd.com/tag/dyr/]Dyr[/url] – DoYouRemember è la rubrica che scava nei meandri della tua mente e riporta alla luce ricordi ormai sopiti da tempo.[/rubrica]