La californiana Epirus ha creato Leonidas, un’arma a microonde ad alta potenza con cui annichilire i droni presenti sui campi di battaglia. Al posto di usare tecnologie tradizionali, terribilmente ingombranti, Leonidas fa affidamento su di un amplificatore a stato solido al nitruro di gallio, il quale gli permette di assumere proporzioni minute con tempi di dispiegamento estremamente contenuti.

Quando si parla di droni ed esercito, la mente va immediatamente agli UAV, tuttavia in guerra si fa sempre più frequente la presenza dei droni che troviamo ogni giorno nei negozi di hobbistica. Sono relativamente economici ed è facile acquistarli, l’arma ideale per una milizia senza troppi mezzi che vuole mettere in scacco un battaglione elefantiaco.

Mentre le armi a microonde attualmente esistenti occupano interi container, Leonidas si adatta al cassone di un pick-up e può essere controllato con grande precisione. […] A febbraio, a una dimostrazione agli acquirenti del Governo, Leonidas ha abbattuto 66 droni su 66. In alcuni test ha colpito diversi droni in un istante solo, in altri ne ha colpito uno solo, lasciando intatto quello vicino,

ha rimarcato Leigh Madden, CEO di Epirus.

La dimostrazione – di cui potete trovare una “media cut” su Vimeo – deve aver fatto non poco colpo: Northrop Grumman, noto fornitore dell’esercito, ha immediatamente firmato un contratto con Epirus.

Oltre a Leonidas, l’azienda sta progettando anche delle versioni ulteriormente portatili, le quali potranno essere usate direttamente dalle truppe di terra o, in alternativa, direttamente da altri droni.

 

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