I Funko Pop sono di per sé un fenomeno collezionistico che sta già facendo la storia dei costumi di consumo della nostra società, cosa succederebbe se dovessero estendersi nella febrile bolla dei non-fungible token, i NFT? Lo scopriremo presto, visto che l’azienda produttrice di statuette viniliche ha annunciato l’acquisto della quota maggioritaria di TokenWave, destando l’approvazione della Borsa statunitense.

Non è dato sapere quanto Funko Pop abbia dovuto sborsare per mettere le mani sul sito dedicato agli NFT, tuttavia poco importa: il suo valore di mercato è immediatamente salito del 19 per cento.

La ditta pianifica di compiere i suoi primi passi nella sfera della criptoarte in salsa blockchain a partire da giugno, quindi lancerà un diverso token alla settimana, affidandosi ad aste con prezzo di partenza a 9,99 dollari.

La nostra strategia in questo campo è chiara: portare il valore aggiunto dell’opportunità NFT alle licenze dei nostri partner, così da da far leva sulla nostra ampia gamma di contenuti pop che spazia attraverso la televisione, il cinema, gli sport, la musica, gli anime, i videogiochi e i fumetti,

ha dichiarato in un comunicato il CEO di Funko, Brian Mariotti.

L’avvento di Funko Pop potrebbe definitivamente lanciare su ampia scala il fenomeno dei non-fungible token, trascinando all’interno del sistema blockchain una vasta gamma di persone attirata dai contenuti dichiaratamente pop e coinvolgenti dell’ormai noto brand.

Si tratta di una grande opportunità per un medium emergente che potrebbe effettivamente alterare leggi e dinamiche del Mercato, ma è anche una potenziale insidia nei confronti dell’ambiente. Molti dei portali che si occupano di NFT non si appoggiano infatti a criptovalute ecologicamente sostenibili e, almeno per ora, la crescita del loro bacino di utenti si traduce automaticamente in maggiori emissioni di CO2.

 

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