Non c’è scampo: un giudice ha decretato che Valve dovrà condividere i dati di Steam con Apple per risolvere il caso legale contro Epic Games.
Il distributore videoludico aveva provato a difendersi sottolineando che il suo format commerciale avesse poco o nulla a che fare con il mercato delle app, ma nessuna giustificazione ha tenuto banco e il tribunale ha chiesto le informazioni riguardanti i dati di 436 giochi di Steam.
Certo, non sono i 30.000 che aveva preteso Apple, ma comunque sono uno spaccato non indifferente sul business model di Valve, la quale vorrebbe dare meno informazioni possibile al giudice, visto che poi quelle stesse informazioni saranno lette anche da una sua competitor diretta, Epic Games.
I titoli sono stati scelti con precisione e rappresentano una serie di videogame e di app presenti sia su Steam che sull’Epic Store, una strategia che ha parzialmente logorato la tecnica di resistenza di Valve, trascinando il confronto su un piano legato alla distribuzione digitale in senso ampio.
[Epic] ha sostenuto che la commissione di Apple del 30 per cento sulle vendite attraverso l’App Store sia anti-competitiva e che permettere alle app iOS di essere vendute attraverso degli altri esercenti forzerebbe Apple a ridurre le sue commissioni a livelli maggiormente competitivi.
Focalizzandoci su 436 giochi specifici che sono venduti sia da Steam che da Epic, Apple cerca di scoprire se effettivamente la presenza di altri esercenti influenzi le commissioni, come sostiene [Epic],
ha scritto il Giudice Thomas Hixson nell’ordinanza.
Nonostante la richiesta originale sia stata enormemente ridimensionata, Valve ne esce comunque ammaccata. In passato l’azienda aveva fatto di tutto per evitare che proprio questo genere di informazioni trapelasse e ora, quasi a sorpresa, la sua principale strategia di business viene esposta per un caso legale in cui mai si sarebbe aspettata di essere coinvolta.
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- Valve has to provide some Steam sales data to Apple, judge says (arstechnica.com)