Il Governo USA aveva imposto a ByteDance la vendita di TikTok a Walmart e Oracle. Come non detto, tutto archiviato.

Con il cambio della guardia all’interno della Casa Bianca, cambia anche l’atteggiamento dell’Amministrazione statunitense nei confronti delle ditte di origine cinese e molti rapporti stanno venendo appianati.

In questo 2020 così denso di notizie è quasi difficile ricordarlo, ma l’estate scorsa gli Stati Uniti erano nel centro di un diverbio che vedeva l’allora presidente, Donald Trump, siglare numerosi decreti d’emergenza con l’intento di “salvaguardare” i cittadini americani da un mai provato spionaggio orientale.

Con la giustificazione di voler difendere la privacy statunitense, Trump aveva di fatto applicato ingerenze di Stato, obbligando ByteDance a concordare la vendita di TikTok alle ditte a stelle e strisce Oracle e Wallmart. Due aziende che, guarda caso, erano molto vicine alla sua Amministrazione.

La deadline dei termini previsti dal Governo Trump è scaduta. Molteplici volte. Tra continue cause e proroghe infinite, il discorso non è mai stato chiuso, piuttosto è scivolato progressivamente nel dimenticatoio.

Ora, il The Wall Street Journal riporta che la vendita di TikTok sia stata “accantonata a tempo indefinito“, sebbene l’Amministrazione Biden stia ancora valutando quali rischi possano comportare effettivamente questo genere di app, soprattutto quando sono in mano a Paesi avversari.

Pianifichiamo di sviluppare un approccio completo per mettere in sicurezza i dati statunitensi, un approccio che sia in grado di fronteggiare tutta la gamma di minacce che abbiamo innanzi a noi.

Questo include il rischio rappresentato dalle app cinesi e da altri software che operano negli Stati Uniti. Nei mesi a venire ci aspettiamo di studiare i casi specifici con l’obiettivo di comprendere i rischi che dobbiamo affrontare,

ha dichiarato Emily Horne, portavoce del National Security Council statunitense.

 

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