Liberarsi delle sue origini nella Disney è stato facile per l’attrice e cantante Zendaya. Ma la star teme che tutto possa finire domani.

La sua relazione simbiotica con Sam Levinson, il creatore della serie drammatica rivoluzionaria e pluripremiata, Euphoria, ha cambiato Zendaya come attrice e come persona. La possibilità di recitare insieme a Timothee Chalamet nell’imminente remake del film fantasy Dune, ha entusiasmato molto Zendaya ma interpretare Rue è stata la sfida più grande.

La lettura della sceneggiatura di Euphoria è stata una rivelazione che la giovane attrice stava aspettando dopo aver concluso il suo ruolo nella sitcom Disney, Shake It Up. In quel periodo pensava che se non avesse continuato con un ruolo importante e stimolante avrebbe perso il suo lavoro. Fu allora che lesse quattro pagine di Levinson, che trattavano del personaggio di Rue. In quel momento sentì che aveva trovato la sua parte.

La sua performance nella serie è stata vista come una delle migliori rappresentazioni televisive di sempre, premiata con un Emmy Awards, battendo i suoi coetanei più esperti come Olivia Colman di The Crown e Sandra Oh di Killing Eve. È stato un momento straordinario per la giovane star, circondata dalla sua famiglia e dal team della serie durante la cerimonia virtuale.

Stordita fino alle lacrime, in quell’occasione ha tenuto un discorso di accettazione sorprendentemente composto, mentre stringeva il suo trofeo alato e dedicava il suo premio ai giovani che scendevano in strada per le proteste di Black Lives Matter.
Dopo un periodo di riabilitazione nella prima stagione, il suo personaggio di Rue combatte la depressione, l’ansia e gli effetti di una diagnosi di ADHD.
Per Zendaya, l’opportunità di portare sullo schermo il tipo di difficoltà che molti giovani affrontano nella vita reale è stata sia un privilegio che una sfida. Non vediamo l’ora di vedere cosa succederà nella prossima stagione.