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[quote]”Il prezzo di un’ambizione troppo grande è la propria rovina”[/quote]
ps: e speriamo che non sia il caso di Berserk, qatso!
Tanti sono i lettori di [b]Berserk[/b] (anche qui su :ln: ) e quindi ho pensato di fare un riassunto di quello che in tutto il mondo è il morale dei [del]fan[/del] fomentati riguardo a questo fumetto che, nonostante gli alti e bassi, resta uno dei migliori di sempre: sia secondo la critica, che secondo gli stessi fans.
[title]I disegni:[/title]
Senza ombra di dubbio i disegni che caratterizzano Berserk sono tra i migliori sul mercato e, per chi non l’avesse notate, sottolineo il fatto che la loro fattura è costantemente migliorata dal 1990 (anno d’uscita del fumetto) in poi: oggi ogni tavola è praticamente un capolavoro da incorniciare e appendere in camera (non voglio sentire storie) con l’ammirazione dovuta a un vero e proprio perfezionista e maniaco della precisione: su Berserk, come su pochissimi altri fumetti, si nota la cura dei particolari e degli ambienti, spesso lasciati un po’ in disparte dall’autore, che preferisce invece concentrarsi sui protagonisti e sulle loro azioni (scelta stilistica? io credo di no: è dovuta alla pressione di dover far uscire un numero al mese, imposta dalla maggior parte della case editrici, purtroppo..)
Quando utilizzo la parola “capolavoro” non dico così per dire: dopo essere arrivato per 4 edizioni consecutive alle finalissime per l’assegnazione del prestigioso [b]Osamu Tezuka Cultural Prize[/b], ovvero la cerimonia che premia il manga giapponese di miglior qualità, Miura si è visto assegnare il premio “[i]Award for Excellence[/i]” (un modo alternativo di dire “secondo classificato” :) sorpassato dall’illustre collega [b]Takehiko Inoue[/b], autore del pregiatissimo [b]Vagabond[/b] (rispetto anche per questo mostro del disegno a mano libera! :res: ).
ps: provate a confrontare i disegni del primo fumetto con quelli del 69esimo (o 34-esimo dell’edizione collection).. OMMIODDIOCHEDIFFERENZA! :res:
[title]La storia:[/title]
Una volta che ci si riprende dallo shok per i disegni, quello che colpisce di questo manga [i]seinen[/i] (che in giapponese significa “per maggiorenni”) è l’originalità della storia: una notevole tragedia [del]che lo mette al culo al miglior Shakespeare[/del] capace di farci identificare col protagonista fin dalle prime pagine e di soffrire assieme a lui tutto il suo viaggio (sia interiore che “fisico”) verso l’abisso infernale, che dura ormai da quasi 70 fumetti e da più di 20 anni..
[Non intendo fare un riassunto della storia perché sarebbe troppo lungo e anche perché se ne trovano a decine in rete, anche ben fatti.. inoltre secondo me non c’è niente da riassumere nel raccontarla: i particolari rilevanti sono talmente tanti, e i riferimenti alla filosofia sono talmente calzanti (uno su tutti: il [i]superuomo[/i] e l'[i]eterno ritorno dell’uguale[/i] di [tag]Nietzsche[/tag]) che tralasciarne uno significa avere un’idea complessiva sballata di alcuni aspetti centrali della vicenda]
[title]Lo stile narrativo:[/title]
Fin dalle prime pagine il lettore rimane quasi basito dalla crudezza con cui vengono disegnati mutilazioni, stupri, omicidi, etc.. niente censura e niente “sforzo di immaginazione” per capire cosa sta succedendo fuori dall’inquadratura (come fanno molti altri autori): Miura ci trascina per mano in un vortice di violenza che raramente si era vista nei fumetti degli anni ’90 (oggi la cosa è cambiata, ma possiamo tranquillamente attribuire a Miura -e pochi altri- il merito di aver sdoganato la violenza -e il sangue- sui fumetti “per ragazzi”).
Un tempo della storia che parte a mille (Gatsu che ammazza un demone dopo l’altro, la subitanea comparsa della Mano di Dio, etc) per poi rallentare, rallentare, rallentare.. fino quasi a fermarsi (ma le critiche le vediamo dopo) ma che, nonostante tutto, riesce ancora a tenere incollati alle sue pagine milioni di [del]assatanati di sangue[/del] lettori in tutto il mondo.
[title]I riferimenti esterni:[/title]
E’ noto a tutti gli appassionati che Miura sia solito da sempre guarnire i suoi scenari con piccole “perle citazionistiche”, ovvero pezzi di architettura, affreschi, statue, disegni, armature, etc.. prese in prestito da autori di grande fama (Escher, Bernini, Carlo V e Munch, solo per nominarne alcuni) e ridisegnati con la solita precisione maniacale. Spesso non sono neanche al centro della scena: sono chicche sparse qua e là, giusto per deliziare il lettore più attento che, oltre alla storia, si bea anche della cura del disegno.
[title]Le critiche:[/title]
In tutto il mondo, il pensiero dei fan di berserk si divide in due grandi gruppi: quelli che lo vedono terminare con l’eclissi (e poi perdersi in un fantasy classico coi maghi e i draghi), e quelli che invece confidano nell’abilità dell’autore anche dopo quel momento cruciale che rappresenta la grande chiave di volta di tutto il racconto.
A voler essere obbiettivi la storia poteva tranquillamente concludersi con l’eclissi e la rinascita del quinto membro della Mano di Dio (e infatti la prima serie di Anime -che secondo me lascia molto a desiderare- termina proprio qui), ma se Miura ha deciso di continuare è evidentemente a causa del fatto che c’erano troppi fili narrativi rimasti incompiuti (la storia del cavaliere del teschio, il suo rapporto con Boid, il karma, l’Idea, e potrei continuare..) e che meritavano davvero di essere illustrati a dovere.
Il rimprovero che io gli muovo è che si sta crogiolando nel fatto che possiede ormai milioni di fans e che quindi far trascorrere un anno (o due) tra un numero e l’altro non farà certo perdere attrattiva per il fumetto (ma se così fosse ci sarebbe stato bisogno di continue ristampe? collection, maximum e la black edition?). Mi potrete dire che questo è un giudizio un po’ miope perché in giappone il fumetto ha una scadenza mensile sulla rivista Young Animal, ma io vi risponderei che per un fan leggere 6-7 tavole al mese (ebbene sì, è questo il numero di pagine che vengono stampate mensilmente in giappone) è forse peggio che leggere un volume ogni anno!
L’unica cosa che mi trattiene dall’andare in giappone, rintracciare miura, legarlo ad una sedia ed obbligarlo con la forza a disegnare 27 ore al giorno è che (almeno io confido in questo) quando tutto sarà finito nessuno potrà guardarsi indietro e dire [i]”Certo che Miura dal numero X in poi ha lasciato un po’ andare la cura dei disegni per concludere la storia.. Era meglio se la tirava avanti ancora un po’ mantenendo gli standard dei disegni tali a quelli che gli avevano permesso di essere eletto secondo miglior mangaka di tutto il giappone nel 2002..”[/i]
MOAR! [url=http://www.berserkchronicles.com/]Qua[/url] c’è il sito di riferimento italiano per quanto riguarda questo fumetto, fateci un salto e non potrete più uscirne! ;) (occhio agli spoiler!)
Un ultima cosa prima di chiudere: DAI MIURA CHE CE LA POI FA’!!! xD
(e vedi di non deludermi, qatso.. -.- )
C’era già un post su Berserk di @Jester86 ([url=https://leganerd.com/2010/06/11/adf-berserk/]qua[/url]) ma chi grida al repooost lo ammazzo. ;)