Emisferi terrestri: la spiegazione della luminosità uniforme

emisferi terrestri

La fotografia realizzata durante la missione Apollo 17 nel 1972 mostra il pianeta in tutta la sua bellezza e splendore, con la superficie terrestre illuminata dalla luce solare riflessa attraverso il fenomeno dell’albedo. Esistono vari fattori che determinano il collegamento tra l’energia solare che si riflette sulla Terra e quella riflessa da ogni regione, tra cui il rapporto tra gli oceani e le terre emerse. Grazie a questo fattore, l’emisfero meridionale del globo dovrebbe essere meno luminoso, poiché conta meno terre emerse rispetto a quello settentrionale. Tuttavia, nonostante questa differenza, i due emisferi appaiono ugualmente luminosi e questo rappresenta un mistero ancora irrisolto dopo circa cinquant’anni. 

Un nuovo studio condotto dal Weizmann Institute of Science e pubblicato su Pnas ha scoperto che la simmetria dell’albedo dei due emisferi terrestri dipende dalla nuvolosità. Analizzando i dati sulle nubi del progetto Ceres di NASA e del database meteorologico globale Era5, gli scienziati hanno scoperto che l’intensità delle tempeste ha un impatto sul numero di nubi che si formano intorno ad esse. Ciò spiega la differenza di nuvolosità tra gli emisferi terrestri, con quello settentrionale caratterizzato da tempeste più deboli rispetto a quelle del meridione. 

Dopo aver scoperto il ruolo delle nuvole nel mantenere l’albedo omogenea della Terra, i ricercatori hanno esaminato se la crisi climatica potrebbe influire sulla simmetria dell’albedo dei due emisferi. Utilizzando le simulazioni climatiche Cmip6, il team ha poi rilevato che, nonostante una diminuzione generale degli eventi tempestosi globali, ci sarebbe un aumento dell’intensità delle tempeste più forti nell’emisfero meridionale. Ciononostante, questo non cambierebbe il grado di nuvolosità nell’emisfero meridionale, mantenendo inalterata la simmetria dell’albedo dei due emisferi terrestri.

 

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