Viste le insistenti voci sul possibile sviluppo di un secondo capitolo per Alan Wake, Sam Lake di Remedy ha deciso di chiarire i motivi per cui il titolo non è ancora stato sviluppato

A pochi mesi dal rilascio di Quantum Break, l’ultima fatica di Remedy, si fanno sempre più insistenti le voci che vogliono la software house al lavoro su un seguito di Alan Wake, titolo di enorme spessore uscito inizialmente in esclusiva Xbox 360 e poi anche su PC.

Nel corso di una conferenza alla Cité des sciences et de l’industrie di Parigi, Sam Lake, direttore creativo di Remedy, ha parlato dei suoi piani per Alan Wake 2 e dei ritardi di produzione.

 

Abbiamo cercato di creare Alan Wake 2 subito dopo il primo capitolo, ma avevamo bisogno del giusto partner, del giusto finanziamento e delle idee giuste.

Alan Wake è per Remedy molto prezioso, è una nostra IP. Per questo motivo c’è molta attenzione dietro alla sua produzione. Dobbiamo fare in modo che ci siano tutti gli elementi indispensabili per farne un sequel di successo. Allo stato attuale non siamo ancora sulla strada giusta.

Stavamo facendo prototipi e demo ed è proprio da questa discussione con Microsoft che è nata l’idea di Quantum Break.

In questo momento Alan Wake 2 non può essere come vorremmo che fosse.

Penso però che in un certo senso sia stata una fortuna. Ci ha permesso di avere un’idea precisa di quello che potrebbe essere il giusto sequel e durante questa strada sicuramente nasceranno delle idee perfette per poterlo creare.