Jeff Dunham, il comico ventriloquo

Ho notato che c’è solo un miniarticolo su Jeff (o meglio su Achmed), perciò mi sembra doveroso rendere onore a un vero genio.

Jeff Dunham è un comico statunitense, famoso per i suoi eccezionali spettacoli da ventriloquo. Nato nel 1962 a Dallas (sì, vi beccate ben 2 paragrafi di biografia!), ha iniziato fin da adolescente ad esibirsi come comico in spettacoli di paese o piccoli locali. Debuttò in televisione nel 1990 al The Tonight Show Starring Johnny Carson, ottenendo un buon successo, ma durante il decennio seguente quasi sparì dal piccolo schermo, apparendo solo in piccoli ruoli.

La vera consacrazione di Jeff come comico internazionale avvenne il 18 luglio 2003, con il suo primo spettacolo da solista al Comedy Central. Durante la mezz’ora di spettacolo mise in mostra le sue 4 marionette José Jalapeño, Walter, Melvin e Peanut, riscuotendo grande successo tra un pubblico molto vasto grazie anche alla grande varietà di personaggi e argomenti trattati. Seguono il primo speciale di un’ora registrato nel 2006, Jeff Dunham: Arguing with Myself, e il secondo del 2007, Jeff Dunham: Spark of Insanity, da cui provengono i suoi sketch più famosi.

Con il successo arrivarono anche le prime critiche, in particolare per il suo humor nero e la mancanza di automoderazione riguardo temi scottanti come la guerra in medio-oriente, la politica americana e le varie etnie che popolano gli Stati Uniti. Descrivendo i suoi personaggi, il Time scrisse: “All of them are politically incorrect, gratuitously insulting and ill tempered”. Paradossalmente questi aspetti criticati (da pochi) sono anche quelli più apprezzati dal pubblico.

Gli spettacoli di Jeff seguono tutti gli stessi parametri: lui solo in mezzo al palco, alla sua destra un appoggio per la marionetta che sta usando e alla sua sinistra un mobiletto dentro cui si trovano quelle che userà. Dato che lo spettacolo consiste in una chiacchierata tra Jeff e le sue marionette, con il pubblico che di tanto in tanto viene chiamato ad interagire, non è difficile immaginare che esse siano il centro dello spettacolo.

In spoiler una breve descrizione delle marionette con link ai rispettivi video.

[spoiler]Achmed, the Dead Terrorist
Achmed è un terrorista suicida deceduto durante un attacco non riuscito a causa di una “detonazione precoce”. È uno scheletro con turbante e pizzetto, occhi in fuori e sopracciglia mobili che gli danno un aspetto truce del quale però nessuno si spaventa. Urla spesso le parole “Silenzio” e “Vi uccido”, soprattutto quando il pubblico ride delle sua battute, ma senza sortire l’effetto da lui desiderato. Dunham utilizza questo personaggio per scherzare su argomenti contemporanei come la minaccia terrorista o la guerra in Iraq, per questo è tra i personaggi più criticati per l’humor nero.
Achmed da Arguing with Myself

Walter
Walter è uno scontroso anziano veterano della guerra in Vietnam, caratterizzato da un’ironia pungente ed acida, un cinismo spietato e un notevole odio verso sua moglie. E’ il personaggio “politically incorrect”, critica molto sia la politica interna che la mentalità americana. La marionetta è stata creata dallo stesso Dunham, che ha curato da sé sia la scultura iniziale che lo stampo in silicone, affidandosi a mani esperte solo per le delicate fasi finali.
Walter da Arguing with Myself

Peanut
Si tratta di una specie di scimmia viola proveniente da una piccola isola della Micronesia, ricoperta da una leggera pelliccia beige e con un ciuffo di capelli verdi che spunta sulla testa. È un personaggio su di giri che, sotto alcuni aspetti, è piuttosto irritante, visto che non può fare a meno di dire tutto quello che gli passa per la mente, come farebbe una persona “logorroica”. Spesso è in coppia con Josè Jalapeño.
Peanut da Spark of Insanity

Josè Jalapeño, on a stick!
José Jalapeño è un peperoncino messicano immigrato in America, ma con regolare permesso di soggiorno. Viene spesso preso in mezzo da Peanut che non crede nella sua regolarità. Quando fa coppia con quest’ultimo non riesce mai a rispondere alle domande di Jeff, perché Peanut si intromette per fare battute. José è anche stato il primo pupazzo costruito dal solo Dunham.
Peanut e Josè (continuo del precedente)

Bubba J
Bubba J è un “white trash” che vive in una roulotte. L’espressione “white trash” è usata per indicare delle persone con un basso livello economico, culturale e sociale, tra cui spesso avvengono matrimoni fra consanguinei. Vive in un camper e ama guardare le corse di Nascar e bere birra. Jeff tratta con lui gli stereotipi del tipo di americano ignorante e alcolizzato, scherzandoci sopra (ma nemmeno troppo).
Bubba J da Arguing with Myself

Melvin, il supereroe
Melvin è un supereroe con il potere di vedere attraverso i vestiti, qualità che sfrutta per guardare il seno alle donne. E’ caratterizzato da un grosso naso, che è anche il simbolo che viene proiettato in caso di necessità. Il suo nemico giurato di Melvin è Pinocchio, e i suoi punti deboli sono le tortine e i porno…. ma non contemporaneamente! E’ un personaggio molto scherzoso e divertente, con cui trattare argomenti leggeri farciti di allusioni al sesso.
Melvin da Spark of Insanity

Sweet Daddy D
E’ il “manager” nero di Jeff, ultraeccitato e dalla parlata svelta. Si fida ciecamente del suo cliente, credendo che sia al sicuro da arresti nei prossimi tempi, e… guardate il video!
Sweet Daddy D da Arguing with Myself[/spoiler]

Fonte: la malvagia Wikipedia del TG5, il ridicolo Youtube di Studio Aperto.

P.S. l’articolo è troppo lungo per esser senza errori grammaticali, buona sniperata. :P

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