My Adventures with Superman è un caso: ecco perché manga e anime fanno bene alla DC Comics

Comicbook.com ha rivelato che My Adventures with Superman (ancora inedito in Italia) su Adult Swim è stato un vero e proprio successo, per molti versi inaspettato. E vogliamo approfittare di questo dato per analizzare il caso My Adventures with Superman e per spiegare perché anime e manga stiano facendo bene alla DC Comics.

L’Uomo d’Acciaio riparte dal Sol Levante

My Adventures with Superman è stato lo show di Adult Swim più visto dagli adulti uomini tra i 18 ed i 34 anni, e si è piazzato al secondo posto tra le serie più viste dagli adulti tra i 18 ed i 49 anni. Tutto ciò ha portato ad una conferma per una seconda stagione. Il concetto dietro questo successo sta nel fatto che c’è voglia di novità nel genere supereroistico, e che il binomio tra supereroi e oriente non è poi così sbagliato. Anzi. Negli ultimi tempi abbiamo visto un proliferare di fumetti manga che hanno proposto delle versioni originali dei personaggi DC Comics.

C’è voglia di novità nel genere supereroistico.

Su tutti è da citare il titolo uscito il 14 settembre, Superman vs Food, che rappresenta l’idea di come il fascino orientale, ed anche per la cucina del Sol Levante, siano diventati così centrali da potersi unire ad un brand del calibro di Superman. Ma, in questo caso, è più Superman ad avere bisogno dell’Oriente, che l’Oriente di Superman. Perché l’americanizzazione del mondo non è più tale già da tempo. Sappiamo che i manga risultano essere non solo i tipi di fumetti più venduti, ma si tratta anche dei titoli in assoluto più venduti in libreria.

Tutto ciò sta portando i fumetti americani, e di supereroi in particolare, ad avvicinarsi al mercato orientale, o a quel tipo di stile. In My Adventures with Superman la stilizzazione dell’universo narrativo di Clark Kent in versione anime non stona affatto. Si tratta di una nuova vita per questo tipo di storie, così come è avvenuto quando si è fatto strada sul piccolo schermo la serie TV Smallville.

L’aspetto positivo riguarda il fatto che Superman continui a vivere della sua leggenda, anche perché si tratta di una figura “sgangherata e sgangherabile”, come direbbe Umberto Ecco. L’Uomo d’Acciaio è un character mitologico proprio perché collocabile in più contesti, ed è capace di mutare ai cambi di società e delle epoche. Tutto ciò lo ha fatto resistere dagli anni Quaranta del Novecento fino al secondo decennio degli anni Duemila.

Possiamo dire che il sistema occidentale è in crisi, ed è in crisi il suo modo di proporre anche un certo tipo di narrazioni. La Warner Bros. sta da tempo cercando di riadattare l’universo DC per proporlo sul grande schermo, e per questo ha affidato tutto in mano a James Gunn. Serve dell’originalità, occorre fare in modo che personaggi che sono stati visti per ottant’anni in una determinata maniera, possano adattarsi a tipi di narrazioni diverse. E con Superman questo tipo di trasformazione è ancora più complicata, se consideriamo il fatto che stiamo parlando di un personaggio che, di base, sembra avere poche sfumature, ed è l’icona del bene assoluto. E allora perché non renderlo un po’ kawaii?!

Occorre fare in modo che personaggi che sono stati visti per ottant’anni in una determinata maniera, possano adattarsi a tipi di narrazioni e visioni diverse.

Sembra essere questa l’impronta che, per certi versi, possiamo vedere in My Adventures with Superman, e soprattutto in operazioni come Superman vs Food. L’idea che l’Uomo d’Acciaio, grazie alla sua capacità di viaggiare alla velocità della luce, possa godersi ogni giorno degli ottimi piatti giapponesi proprio nella terra del Sol Levante, apre delle strade narrative e delle sfumature diverse sul personaggio.

E, sotto questo punto di vista, sembra ancora più audace l’idea di realizzare One Operation Joker, il fumetto in cui il pagliaccio del crimine si trova a crescere un neonato Batman, per farlo diventare nuovamente il simbolo della giustizia a Gotham City. Questo primo tankobon della storia, pubblicato da Planet Manga il 14 settembre, ci permette di aprire una prospettiva completamente diversa, e, per certi versi, inconcepibile all’interno di una versione occidentalizzata delle storie di Batman. Il tratto orientale del fumetto aiuta a calarsi in una realtà completamente diverso, un multiverso in cui l’idea di un papà Joker, e di un figlio Batman è credibile.

One Operation Joker: le tavole del manga DC Comics e Kodansha

La strada dei supereroi per l’Oriente

Ecco perché manga e anime stanno facendo bene, e potenzialmente potrebbero fare bene alla DC Comics, che non riesce a trovare una propria collocazione sul grande schermo, e viene spesso tacciata di ampollosità. La strada per l’Oriente sembra essere una via di ringiovanimento. E se in passato le contaminazioni erano viste come un qualcosa di esotico, oggi affascinano, e diventano un modo nuovo per approcciarsi a personaggi quasi centenari.

Lo scorso anno Panini Comics ha proposto il Batmanga di Jiro Kuwata, un’opera realizzata nel periodo in cui il successo della serie TV di Batman con Adam West aveva conquistato un po’ tutto il mondo. E gli appassionati di supereroi ricorderanno anche, sul fronte Marvel, l’operazione Supaidaman. Si trattava dell’oriente che sfruttava il successo di brand occidentali e americani. Oggi si sta creando un’inversione di tendenza.

Per vivere e sopravvivere il fumetto supereroistico americano potrebbe sempre più avere bisogno di quelle ventate d’aria fresca, sia a livello grafico che narrativo, offerte dall’Oriente. E per questo motivo operazioni come My Adventures with Superman, One Operation Joker e Superman vs Food sembrano aprire uno spazio nuovo, d’interesse sia per le case editrici che per gli appassionati (che, del resto, funzionano uno per l’altro).

Il caso My Adventures with Superman dimostra come l’incontro con gli anime e con i manga faccia bene alla DC Comics. Chiaramente, a monte, ci deve stare un’idea adeguata, non si può trattare di una semplice speculazione. Ed a riprovare del giusto approccio ci sta il fatto che a realizzare queste operazioni ci siano dei mangaka appassionati di DC Comics (per One Operation Joker troviamo Keisuke Gotoh e Satoshi Miyagawa). Deve perciò arrivare prima l’idea, adattandosi ad un gusto ed una visione differente, e successivamente la si potrà inserire all’interno del contesto di un’operazione più grande.

Vedremo se il futuro della DC Comics porterà ad altre importanti operazioni con l’Oriente, come quelle viste fino ad ora, e se magari da qui partirà una tendenza ancora più impattante.

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