The Continental: la recensione della serie spin-off di John Wick

Dopo tantissime chiacchiere e tanti rumor ecco che finalmente l’universo di John Wick inizia ad espandersi per davvero. Il successo della saga cinematografica è oggettivo e il franchise pare inarrestabile. Concretamente, dati alla mani, possiamo notare che i fan delle avventure di Keanu Reeves sono cresciuti in numero film dopo film, così come il livello delle pellicole. Da tanti anni si parlava di creare un John Wick Cinematic Universe e finalmente il momento è giunto. The Continental è il primo progetto spin-off della saga di John Wick, un progetto ambizioso ma anche coscienzioso delle sue potenzialità. Dal cinema alla tv la resa visiva sarà la stessa? Il budget investito sarà stato sufficiente a ricreare le atmosfere tipiche del franchise? Ma soprattutto: un progetto ambientato nell’universo di John Wick può sopravvivere anche senza il suo protagonista? Di questo e molto altro vi raccontiamo nella nostra recensione senza spoiler dedicata a The Continental, serie tv in uscita il 22 settembre solo su Amazon Prime Video. 

Prima di avventurarci nella recensione senza spoiler della nuova serie tv firmata Prime Video è opportuno fare una premessa che potrà sembrare banale ma è sempre meglio precisare quando ci si affaccia a questo tipo di prodotti. The Continental, la serie tv spin-off di John Wick, è destinata, così come la saga cinematografica da cui è tratta, ad un pubblico di soli adulti. Le scene violente che hanno caratterizzato il franchise di John Wick si ripresentano con la stessa potenza anche in The Continental. Sicuramente la resa visiva è diversa ma la maturità delle immagini resta. Onestante non consigliamo la visione nemmeno ai bambini anche se accompagnati dai genitori. 

The Continental: tra anni ’70 e origini dell’hotel più violento di New York

La serie tv destinata ad ampliare l’universo cinematografico di John Wick è finalmente approdata sul piccolo schermo. Prodotta da Peacock ma distribuita in tutto il mondo da Amazon Prime Video il 22 settembre con i suoi 3 capitoli dalla durata di circa 1 ora e 30 minuti l’uno, The Continental è pronta a scaldare il palinsesto televisivo dell’autunno 2023. 

Lo sciopero degli attori americani, e ormai non solo, non ha bloccato l’uscita della serie tv, che nonostante non possa avvalersi della promozione del cast, non passerà inosservata grazie al marchio a cui è associata. Inutile negare che la spinta che porterà il pubblico a desiderare di visionare The Continental è data interamente dal marchio John Wick che la serie ha affisso sopra. I fan di John Wick guarderanno la serie tv quasi certamente e gli abbonati Amazon che amano le serie action e senza peli sulla lingua ne approfitteranno per approcciarsi al franchise. Un successo assicurato quindi? Almeno stando ai rumor parrebbe di si visto che Peacock sembra intenzionato a rinnovare lo show per almeno un’altra stagione basandosi solo sull’hype degli spettatori, senza aver in mano ancora i dati d’ascolto. 

Noi abbiamo visto la serie tv in anteprima e possiamo parlarvi con cognizione di causa del prodotto analizzando anche le possibilità per una eventuale seconda stagione, il tutto senza spoiler. 

Nell’approcciarsi alla serie chi scrive ha subito avuto due grandi domande a cui desiderava dare prontamente una risposta. In primis può un prodotto spin-off sopravvivere anche senza il protagonista senza il quale il prodotto originale non esisterebbe? Ed in secondo luogo i limiti, oggettivi ed innegabili, che il formato serie tv ha imposto a The Continental riusciranno a non privare lo show delle vibes e dei toni di John Wick? 

The Continental è all’altezza di John Wick?

Con questi due grandi interrogativi chi scrive ha iniziato la visione e l’analisi di The Continental. Lo show catapulta lo spettatore nella New York degli anni Settanta, in cui il giovane Winston Scott si ritrova trascinato in un vero e proprio inferno per affrontare un passato che pensava di essersi lasciato alle spalle. Il protagonista assoluto della serie è il giovane rettore del Continental Hotel di New York, il famoso hotel considerato zona franca e protetta per gli assassini di tutto il mondo. Se in John Wick, la saga cinematografica, abbiamo visto e conosciuto per la prima volta il personaggio interpretato da Ian McShane, ora in The Continental il franchise sceglie di esplorare le sue origini, il suo passato ed il suo percorso di ascesa verso il mondo degli assassini più spietati del cinema. 

Winston in The Continental traccia un pericoloso percorso attraverso il misterioso mondo sotterraneo dell’hotel, nel tentativo disperato di impadronirsi dell’albergo dove alla fine otterrà il suo trono. Inaspettatamente la serie non vede il giovane Winston, interpretato da un bravissimo Colin Woodell (e su questo torneremo più avanti), già alla guida dell’hotel più amato dell’universo di John Wick. Molti fan si appettavo che la serie avrebbe narrato i primi anni di Winston al comando dell’impero alberghiero degli assassini di Manhattan, invece lo show ha scelto un’altra strada, forse la migliore. 

The Continental con i suoi 3, ed a mio avviso, sufficienti episodi narra la storia d’origine di un personaggio che per anni ha catturato l’attenzione dei fan di Jonh Wick nella saga cinematografia. Il personaggio di Ian McShane, nonostante fosse secondario e non sempre tanto presente sullo schermo, ha lasciato un segno all’interno della serie cinematografica ed in particolare con John Wick 4 ha conquistato definitivamente tutto il pubblico. Da tempo i fan si chiedevano quale fosse la sua vera storia e finalmente sono stati accontentanti. 

Fin da subito la serie si apre mostrando allo spettatore un giovanissimo Winston, un bambino di appena 10 o 12 anni che ha commesso un reato del quale si pente amaramente. Il fratello più grande è pronto a prendersi la colpa al posto suo ed ad scontare la pena. Winston in questo modo può abbandonare per sempre la strada oscura che stava per intraprendere, può iniziare una nuova vita lontano dalla delinquenza e dalla violenza. Così farà e diventerà un abile imprenditore e uomo d’affari, peccato che il richiamo dell’irresistibile New York non manchi di catturarlo. Nonostante sia ben consapevole del rischio che corre introducendosi nuovamente nel mondo marcio che aveva abbandonato da piccolo pare che l’attrazione sia tale da non saper resistere. Complice la necessità di proteggere il fratellone e sdebitarsi una volta per tutte, Winston torna nella grande mela peccato che il suo piano di salvataggio muti ben presto in un impossibile tentativo di vendetta privata e giustizia sociale. 

Alla guida del Continental Hotel di New York siede Cormac, interpretato da Mel Gibson, uno degli attori più noti di Hollywood. Cormac è perverso, violento e senza remore. Non esista a giustiziare chi crede lo stia tradendo e non gestisce l’Hotel nel migliore dei modi possibili. I suoi dipendenti ed i suoi sottoposti non sono liberi di agire come credono ma sono veri e propri prigionieri sottoposti al giudizio del loro padrone. 

Quando Frankie, il fratello di Winston interpretato da Bon Robson, organizza un raid nel caveau dell’albergo per rubare qualcosa di molto prezioso che tiene insieme l’intero sistema criminale di Cormac, tutto cambia. Il marcio che pensavamo si celasse dietro la superficie aumenta in maniera inesorabile e Winston è determinato a soverchiare il sistema. 

Complici i motivi personali, Wiston decide di affrontare il passato che pensava di essersi finalmente lasciato alle spalle ed è determinato a voler mettere fuori dai giochi Cormac prendendo così il controllo della sua organizzazione criminale come del famosissimo hotel.

I personaggi

Winston è intelligente, scaltro ma anche emotivo. È ben consapevole che tornare a New York e far visita al fratello innescherà inevitabilmente un circolo vizioso di eventi che ha tenuto lontano per tutta la vita, ma nonostante ciò non ha intenzione di farsi sopraffare dei ricordi del passato. Il giovane Winston decide di immergersi nel suo vissuto doloroso per cambiare definitivamente il suo futuro. Non vuole più essere una marionetta nelle mani dei potenti ma desidera diventare il padrone delle proprie azioni e se possibile migliorare la situazione anche per gli altri. Il personaggio della saga di John Wick è il riflesso di ciò che è diventato, del percorso che ha seguito e delle scelte che ha compiuto da giovane. Da apprezzare è la cura con cui Colin Woodell ha ricreato in maniera sottile e metodica le piccole espressioni del Winston di Ian McShane, episodio dopo episodio vi accorgerete che l’attore assume proprio le stesse linee espressioni del collega più avanti con l’età. Si percepisce la dedizione al personaggio, Woodell ha studiato e messo in pratica ma ha fatto anche suo Winston. Il giovane Winston è il giusto mix tra conservazione e novità. 

Tra il cast della serie figura anche un giovane Charon intepratato da Ayomide Adegun, che assume il ruolo originariamente ricoperto dal compianto Lance Reddick. Grazie alla serie prequel vediamo anche il percorso di crescita e maturazione di Charon, come è diventato il fedele amico di Winston e quali sono le sue vere motivazioni. 

L’antagonista dal volto di Mel Gibson è il vero cattivo dei prodotti visivi. Non si tratta di un personaggio che agisce in nome di un qualche ideale ma è il villain fatto e finito che desidera controllare tutto e tutti e custodire il potere solo per se stesso. Mel Gibson interpreta il personaggio in maniera leggermente sopra le righe, ricorda a tratti più i villain dei primi anni 2000, più che i cattivi contemporanei, molto più sfumati e stratificati. La scelta del tono grottesco non appare esagerato ma certamente non passa inosservato. 

Non mancano anche i personaggi ultra secondari, le dinamiche interne alla serie, senza farvi spoiler, sono tantissime e fin dal primo episodio vengono introdotti diversi nuovi personaggi mai visti prima. Forse sono addirittura troppi per essere sviluppati a dovere in soli 3 capitoli. 

Keanu Reeves ed il suo John Wick non sono presenti, manca il cuore pulsante della serie cinematografica ma lo show vive di luce propria grazie ad un protagonista che non ha l’obiettivo di porsi come sostituto di John ma desidera emergere per aspetti completamente diversi. I due prodotti hanno le stesse vibes e le atmosfere molto simili ma divergono per periodo storico, scelte di regia per quanto concerne le scene d’azione e per le caratteristiche dei protagonisti. 

Azione allo stato puro ma non proprio in stile John Wick

Le scene d’azione non mancano in The Continental ma lo stile è leggermente diverso da quello a cui sono abituati i fan di John Wick. Se nella saga cinematografica di Keanu Reeves siamo abituati a vedere combattimenti molto fisici, in cui è la forza bruta e l’abilità nelle mosse ravvicinate ad avere la meglio, in The Continental assistiamo a molte più scene di combattimento con l’uso di armi da fuoco. Sono i colpi di pistola a decretare il vincitore dello scontro e non le mosse di karatè. 

Complice anche la natura diversa del protagonista della storia, The Continental è uno show che offre ottime scene di battaglia, l’azione è protagonista della serie, ma che mette sotto la luce del riflettore lo scontro basato sull’intelletto. Winston non è un uomo da lotta fisica, sa difendersi a dovere ma desidera vincere contro il suo avversario sfoderando l’arma più sopraffina e imprevedibile. 

Ad accompagnare le varie sequenze è stata scelta una splendida colonna sonora che passa da  Without You di Nilsson fino a Yes Sir, I Can Boogie di Baccara e Samba Pa Ti di Santana per raggiungere tantissimi altri brani iconici degli anni ’70 e non solo. 

The Continental: non è solo per i fan di John Wick

John Wick 4

Forse tanti spettatori che accenderanno la piattaforma di Amazon Prime Video nei primi giorni del debutto di The Continental saranno i fan puri di John Wick ma siamo certi che la serie finirà per attrarre altro pubblico. The Continental, infatti, è uno show perfettamente fruibile anche da coloro che non hanno mai visto la saga cinematografica con protagonista Keanu Reeves. Le vicende si ambientano negli anni ’70 ed i personaggi hanno un percorso di crescita che strizza l’occhio ai fan della saga ma è totalmente da scoprire. Se non avete mai visto John Wick non verrete in alcun modo penalizzati durante la visione di The Continental, potrete godervi la serie ugualmente, anzi forse riceverete qualche colpo di scena di in più che non gusta mai. 

Ci teniamo a precisare che il formato serie tv da 3 episodi dalla durata però di circa 1 ora e 30 minuti ciascuno è ottimo per questo genere di show: la storia viene raccontata in maniera esaustiva senza allungare eccessivamente il brodo e con le giuste tempistiche. Un formato sicuramente inedito ma da sperimentare magari anche in vista di una seconda e ormai molto probabile stagione. Le avventure nell’universo di John Wick e ormai in quello di Wiston sono dietro l’angolo, se solo si sa bene dove cercare. 

70
The Continental: dal mondo di John Wick
Recensione di Chiara Giovannini

The Continental come primo prodotto destinato ad implementare l'universo di John Wick possiamo consideralo riuscito. Non è eccellete ma i tre episodi sono perfettamente fruibili anche dai non fan della saga cinematografica. Winston è il protagonista assoluto, molto diverso da John Wick ma altrettanto interessante.

ME GUSTA
  • Le vibes di John Wick ci sono ma il protagonista ha una sua natura distinta
  • Non manca l'action
  • Tre episodi sono il giusto numero per raccontare la storia
  • Ottima la colonna sonora
FAIL
  • Le scene d'azione non sono all'altezza di John Wick
  • Il villain è eccessivamente grottesco
  • I personaggi secondari sono forse troppi per 3 soli capitoli
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