Tokyo Revengers: tutte le informazioni per seguire l’anime e il manga


Con più di 65 milioni di copie in circolazione in tutto il mondo, il fumetto di Tokyo Revengers è stato uno dei più chiacchierati degli ultimi anni, nonché il terzo manga più venduto del 2021 (subito dopo gli inarrivabili Demon Slayer e Jujutsu Kaisen). Nonostante l’opera cartacea abbia raggiunto la sua naturale conclusione lo scorso novembre, il suo successo non accenna a placarsi, anche perché la trasposizione animata a cura dello studio Liden Films è appena entrata nel vivo della vicenda e probabilmente ci terrà compagnia per qualche anno ancora.

In attesa di poter sfogliare gli ultimi due volumetti del fumetto, che salvo diversa comunicazione da parte dell’editore J-POP dovrebbero essere pubblicati in Italia tra i mesi di settembre e ottobre 2023, abbiamo preparato una “guida” che fornisca ai neofiti le informazioni necessarie per avvicinarsi alla movimentata e un po’ violenta opera nata dall’incontenibile genio di Ken Wakui.

Alla scoperta del manga: il teppista piagnucolone


Pubblicato sulle pagine di Weekly Shōnen Magazine dal 1° marzo 2017 al 16 novembre 2022, Tokyo Revengers è il più famoso manga scritto e illustrato da Ken Wakui, fumettista in attività dal 2005 e che ad oggi ha già alle spalle ben cinque serializzazioni. Tokyo Revengers, che di recente ha ricevuto due brevi spin-off ancora inediti nel Bel Paese, è però lo shonen (categoria di manga indirizzati fondamentalmente ad un pubblico maschile) che ha permesso al suo nome di risuonare in tutto il globo, e come vedremo a breve deve buona parte del suo successo alla personalità alquanto atipica del suo indiscusso protagonista.

Hanagaki Takemichi è un ventiseienne fallito e arrendevole. Quando era giovanissimo e al suo apice ha infatti preso una disastrosa decisione che ha finito per condizionare la sua intera esistenza, trasformandolo in una persona capace soltanto di scusarsi continuamente e senza un preciso motivo. La noiosa routine che lo vede svolgere un lavoro che detesta è però interrotta, nelle prime battute della vicenda, da una sconvolgente notizia data dal telegiornale: Tachibana Hinata, che al tempo delle scuole medie è stata la sua prima e unica fidanzata, e suo fratello minore Naoto sono rimasti disgraziatamente uccisi in un incidente stradale provocato dalla Tokyo Manji Gang, una banda di delinquenti senza scrupoli e coinvolta in crimini di ogni tipo. Già sconvolto dal tragico episodio, il protagonista viene per giunta spinto sotto un treno, ma anziché passare a miglior vita si ritrova inspiegabilmente catapultato al tempo in cui aveva ancora quattordici anni e faceva parte di una piccola banda di aspiranti teppisti.

Il nostro, che inizialmente sospetta di essere deceduto e star quindi rivivendo il periodo migliore della sua vita, asseconda gli amici di quel tempo e va incontro all’evento che di lì a poco avrebbe rovinato per sempre la sua esistenza. Determinati a farsi una reputazione, Takemichi e i suoi si recano quindi nel luogo in cui avrebbero dovuto azzuffarsi con gli studenti del secondo anno delle scuole medie di Shibuya, ma una volta giunti sul posto vengono invece raggiunti da quelli di terza, che capeggiati dal brutale Kiyomasa li pestano a sangue per poi obbligarli a diventare gli schiavetti tuttofare della crescente Tokyo Manji Gang. Distrutto dall’accaduto e resosi conto delle conseguenze a lungo termine che quel singolo evento avrebbe avuto sulla sua vita e quella dei compagni, un sempre più demoralizzato Takemichi raggiunge quindi la dimora della fidanzata Hinata, nella speranza di vederla un’ultima volta.

Sarà proprio la grinta della fanciulla a riaccendere le speranze del teppista dalla lacrima facile, che dopo aver salvato il piccolo Tachibana Naoto da un gruppo di delinquenti lo informerà sui tragici eventi verificatisi nel presente, affinché possa cambiare il suo destino e quello dell’amabile sorella maggiore. Stringendo la mano del bambino, che a partire da quel momento sarà suo “complice”, Takemichi tornerà quindi nel presente, dove un Naoto ormai adulto e divenuto un poliziotto gli rivelerà di averlo salvato un attimo prima che il treno lo investisse. Il ventiseienne apprenderà quindi di poter compiere salti temporali di dodici anni esatti e, grazie al fondamentalmente supporto dell’amico, farà di tutto per modificare il passato e impedire alla Tokyo Manji Gang di spezzare la vita dell’amata Hinata.


Mescolando siparietti comici caratterizzati dallo strampalato e assurdo umorismo nipponico, furibonde scazzottate adolescenziali e momenti drammatici dal forte impatto emotivo, nella sua semplicità la trama di Tokyo Revengers impiega davvero poco a scatenare la curiosità del lettore (o spettatore, nel caso si parli dell’anime), nonché coinvolgerlo coi suoi improbabili e talvolta sconvolgenti sviluppi. L’elemento più interessante dell’intera produzione va individuato nella figura di Hanagaki Takemichi, che non potrebbe essere più lontano dal tipico protagonista di uno shonen: deboluccio, remissivo, costantemente picchiato da tutti e contraddistinto dalla propensione a fuggire dai propri problemi, il protagonista è un autentico pusillanime che non perde alcuna occasione per piangere. Allo stesso tempo, tuttavia, l’inusuale teppistello dispone di una forza interiore senza eguali, che nel momento del bisogno gli consente di sopportare le situazioni più difficili e pericolose, soprattutto quando la posta in gioco è la vita della sua Hina o degli amici.

Inizialmente accomodante, per non dire sottomesso, l’eroe accetterà la sua debolezza e, dinanzi alla possibilità di rimediare agli sbagli compiuti negli ultimi dodici anni, smetterà finalmente di fuggire dai suoi problemi, allo scopo di “costruire” un futuro migliore per Hinata e le altre persone le cui vite sono state in qualche modo influenzate dai suoi errori passati. All’interno di un contesto teppistico, la presenza di una figura del genere non può che essere considerata una vera e propria irregolarità, ed è proprio questo il motivo per cui Tokyo Revengers – che di originale ha davvero poco – si discosta tanto dal canone degli shonen.

Recentemente conclusosi in patria, Tokyo Revengers è edito in Italia da J-POP Manga, che nel mese di luglio 2023 ha pubblicato il ventinovesimo volumetto, mentre gli ultimi due ci verranno proposti nei prossimi mesi. Trovate la serie a fumetti sul sito dell’editore, nelle migliori fumetterie della nazione e ovviamente su Amazon. Attualmente inediti nel Bel Paese, i suoi brevi spin-off si focalizzano invece sui fondatori della Tokyo Manji Gang e mostrano quindi degli eventi non narrati nella storia principale. J-POP Manga ha annunciato di aver acquisito i diritti di entrambe le opere, che presumibilmente arriveranno in Italia subito dopo la conclusione di Tokyo Revengers.

Dove guardare l’anime di Tokyo Revengers

Data la grande popolarità del fumetto, nel 2021 Tokyo Revengers ha ricevuto un parziale adattamento animato a cura di Liden Films, studio d’animazione giapponese noto principalmente per aver prodotto le serie televisive di Yamada-kun e le 7 streghe, La leggenda di Arslan, Cells at Work! Code Black, Build Divide: Code Black e Code White, il remake di BASTARD!! e il recente Atelier Ryza: Ever Darkness & the Secret Hideout. Nel pieno rispetto della tradizione Liden Films, le cui produzioni sono generalmente buone, la trasposizione televisiva di Tokyo Revengers vanta al proprio arco un ottimo character design e delle animazioni adeguatamente fluide e curate, seppur non troppo dinamiche. I punti deboli del prodotto sono invece rappresentati dalle fastidiose censure, che alle volte penalizzano la totale comprensione delle scene più cruente, e dall’accompagnamento musicale realizzato da Tsutsumi Hiroaki, poco ispirato e mai realmente in grado di sostenere a dovere i toni assunti dalla narrazione.

Pubblicata nel 2021 e composta da 24 episodi, la prima stagione di Tokyo Revengers è disponibile sulla nota piattaforma di streaming di Crunchyroll, che affidandosi al team di Molok Studios l’ha recentemente doppiata in lingua italiana. Trasmessa in Giappone tra i mesi di gennaio e aprile 2023, la seconda stagione si compone invece di 13 episodi soltanto ed è disponibile (solo in versione sottotitolata) su Disney+. Al momento nessuna delle due stagione ha purtroppo goduto di un’edizione home video.

Prodotta ancora una volta da Liden Films, la terza stagione esordirà sul circuito televisivo nipponico nel mese di ottobre 2023, al fine di adattare l’arco narrativo di Tenjiku. Tenendo presente che le prime due stagioni hanno trasposto complessivamente in anime i primi 121 capitoli del fumetto, che però ne annovera la bellezza di 278, è assai improbabile che la terza possa adattare anche il lunghissimo arco narrativo finale dell’opera (raccontato appunto nei capitoli 207-278). Una quarta stagione appare insomma inevitabile.

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