Funko Pop licenzia i fondatori e gli artisti della Mondo (e io sono inc***to come una belva)

Quando Funko ha annunciato di aver acquisito Mondo Tees, una piccola azienda specializzata in collezionabili di alta qualità di alcuni film cult, onestamente non sapevo come interpretare la notizia.

Mondo è particolarmente amata da una piccola nicchia di collezionisti. È famosa per i poster in edizione limitata su licenza di film cult come Star Wars, Pulp Fiction e Mamma ho perso l’aereo (tra gli altri). Oggetti a tiratura limitata e realizzati da artisti di estremo talento: probabilmente, senza saperlo, vi siete imbattuti mille volte in illustrazioni della Mondo, come la celebre serie di ritratti (dell’artista Jason Edmiston) in primissimo piano – alla Sergio Leone- di icone della cultura Pop come Darth Vader, E.T. e Michael Myers. O, ancora, i mezzi busti dei personaggi (specie secondari) di Star Wars di Mike Mitchell.

Il mio primo incontro con la Mondo risale a diversi anni fa, quando acquistai il primo poster a tiratura limitata di Pulp Fiction (che trovate nella copertina di questo articolo). All’epoca non avevo nemmeno idea che, nel giro di qualche anno, sarebbe diventato una sorta di reliquia molto ricercata dai collezionisti. Oggi su eBay viene in genere proposto tra i 500 e 700 dollari. All’epoca lo pagai circa un decimo di queste cifre. Nel frattempo, di tanto in tanto, ho ampliato la mia collezione: due mezzi busti di Mitchell, uno con Luke Skywalker in uniforme da pilota, uno con la versione prototype di Boba Fett uscita per lo Star Wars Day di qualche anno fa; e, ancora, un poster con Luke e Obi-Wan Kenobi circondati dalla fauna spietata delle strade di Mos Eisley e, infine, un’illustrazione di The Hateful Eight.

L’artista Mike Mitchell in posa davanti alcune delle sue creazioni

Insomma, sono un fan della Mondo. Fin da bambino mi è sempre piaciuto collezionare il merchandising e articoli di memorabilia dei miei film preferiti e questo è vero soprattutto quando gli oggetti sono realizzati con passione e cura. Poi, meno di un anno fa, è arrivata Funko Pop: l’impero della plastica, dei pupazzotti dal look bambinesco, prodotti in quantità industriali. Nulla da obiettare, come tutti i collezionisti anonimi anche io ho una piccola collezione di Funko. Anzi, dire piccola significherebbe minimizzare il mio problema con gli acquisti compulsivi e impulsivi: diciamo che ho una mezza legione di Boba Fett vari, Grogu e pupazzotti strabici tratti da quel film o da quell’altro.

Resta il fatto che non sapevo come prendere la notizia. Non avevo idea di come due universi tanto diversi come quello della Funko e della Mondo avrebbero potuto coesistere. Non è che andranno a snaturare un brand che apprezzo così tanto? Poi mi sono detto che forse la notizia non era poi così negativa.

Il tocco mortale di Funko: la Mondo che conoscevamo non esisterà più

La Mondo produce oggetti in tiratura limitata e spesso questo crea frustrazione trai collezionisti che non riescono ad acquistare in tempo i poster, i vinili o le action figure a cui sono interessati. Magari Funko avrebbe puntato su produzioni più ampie, o addirittura avrebbe proposto riedizioni di vecchi poster ormai andati esauriti da tempo. Dio solo sa da quanto vorrei acquistare questo poster di Taxi Driver – prodotto per la Alamo Drafthouse, catena di cinema indipendenti che, prima della cessione a Funko, possedeva anche la Mondo – senza dover vendermi gli organi.

Ma ovviamente ho peccato di un eccesso di fiducia. È andata a finire che la Funko oggi è in profonda difficoltà, al punto che è stata costretta a mandare al macero milioni di dollari in pupazzotti (perché, hey, è più economico che regalargli agli ospedali o darli in beneficenza) e che a pagarne il prezzo è stata anche la Mondo.

Non si parla ancora di una chiusura o di una cessione a terzi, ma non importa: Funko ha licenziato pressoché tutto lo staff, inclusi i co-fondatori, ed intende chiudere interamente la divisione che si occupa dei poster. Rimarranno i toys e i vinili, ma non i collezionabili principali per cui questa piccola azienda era famosa. Insomma, possiamo già considerarla morta.

Secondo quanto riportato da The Wrap, “la maggior parte” del personale di Mondo, compresi i co-fondatori Rob Jones e Mitch Putnam, sono stati licenziati questa settimana. Funko chiuderà interamente la divisione poster

Secondo quanto riportato da The Wrap, “la maggior parte” del personale di Mondo, compresi i co-fondatori Rob Jones e Mitch Putnam, sono stati licenziati questa settimana. Insieme ai licenziamenti, Funko dovrebbe chiudere completamente anche la divisione che si occupa dei poster. In realtà io9 riferisce che l’azienda intende continuare a produrre poster in futuro, ma “sotto una diversa leadership”.

Per il momento, i settori di produzione di giocattoli e dischi di Mondo rimangono. Lo shop ufficiale dell’azienda attualmente vende ancora alcune stampe, ma la scelta ormai è molto limitata.

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