Recensione Luigi’s Mansion 3: il baffuto acchiappafantasmi torna a brillare su Nintendo Switch

Luigi è tornato ad acchiappare un po’ di fantasmi in Luigi’s Mansion 3, in arrivo il prossimo 31 ottobre in esclusiva su Nintendo Switch. Dopo averlo accompagnato per oltre 15 ore tra le stanze infestate dell’Hotel Miramostri, vi raccontiamo perché questa nuova produzione targata Next Level Games ci è piacita così tanto da avvicinarsi alla perfezione.

Vivere nel Regno dei Funghi non dev’essere affatto facile, soprattutto se di professione fai il “player 2” e hai un fratello di nome Mario. D’altronde si sa, il fifone idraulico verde non ha mai goduto di tanta fortuna, un po’ come la serie tutta dedicata alle sue avventure.

Nato come progetto sperimentale, il primo capitolo di Luigi’s Mansion debuttò nell’ormai lontano 2001 come titolo di lancio del GameCube, facendosi spazio timidamente tra le altre produzioni targate Nintendo. Nonostante quel titolo rappresentò a tutti gli effetti un’enorme passo compiuto dalla casa di Kyoto in termini produttivi ed artistici, all’epoca furono in molti a non cogliere le sue reali potenzialità espressive.

Quell’insuccesso costò a Luigi e alle sue avventure ben 12 anni di silenzio, colmati poi dall’uscita di Luigi’s Mansion: Dark Moon, seguito sviluppato da Next Level Games e approdato su console portatile. Rispetto al suo antesignano, il titolo differiva su molti aspetti e includeva alcune novità in grado di rendere il gameplay ancor più ricco e strutturato, tant’è che stavolta riuscì pienamente a convincere sia critica che pubblico, arrivando a vendere ben oltre le 5 milioni di copie in tutto il mondo. Un dato che ha permesso a Nintendo di puntare ad oggi nuovamente sull’adorabile idraulico vestito di verde e sulle sue goffe avventure.

 

 

A distanza di ben 18 anni dal suo debutto nella serie, Luigi è ora a pronto a tornare nuovamente sulle scene in veste di acchiappafantasmi in questo terzo capitolo di Luigi’s Mansion, in arrivo il prossimo 31 ottobre in esclusiva su Nintendo Switch. Noi gli abbiamo tenuto la mano per oltre 15 ore, accompagnandolo passo dopo passo tra le stanze infestate dell’Hotel Miramostri e siamo pronti a dirvi perché consideriamo questa nuova produzione di Next Level Games un vero e proprio capolavoro.

 

 

 

“M-m-aaaario?”

Invitato a trascorrere insieme ai suoi amici un delizioso soggiorno presso uno sfavillante hotel di lusso, Luigi si ritrova improvvisamente a fare i conti con i piani del malvagio padrone di casa: Re Boo.

Invitato a trascorrere insieme ai suoi amici un delizioso soggiorno presso uno sfavillante hotel di lusso, Luigi si ritrova improvvisamente a fare i conti con i piani del malvagio padrone di casa: Re Boo. Dopo aver imprigionato Mario e compagni all’interno di sinistri dipinti, sua altezza spettrale abbandonerà così Luigi al suo triste destino, costringendolo a vagare, solo e impaurito, per le terrificanti stanze dell’Hotel Miramostri. Con l’aiuto del suo vecchio amico, il professor Strambic e del suo fedele Poltergust, il nostro pavido eroe dovrà cercare di spazzare via tutte le sue paure per riuscire a salvare i suoi amici e porre fine finalmente ai piani del malvagio Re Boo.

 

 

 

 

Questa volta, l’obiettivo primario di Luigi sarà quindi quello di tentare la scalata verso il quindicesimo piano del sontuoso palazzo. A patto, però, di riuscire a recuperare tutti i pulsanti dell’ascensore, andati misteriosamente perduti.

La prima grande differenza rispetto al suo predecessore, risiede nella struttura dei livelli.

Luigi’s Mansion 3 abbandona l’idea di suddividere l’avventura su più magioni, in favore dell’esplorazione di un’unica mappa, molto più estesa e liberamente esplorabile. Tale scelta ha permesso al team di mettere a punto un level design a dir poco brillante e sfaccettato, in grado di rendere non solo l’esplorazione più lineare, ma anche più profonda in termini di ricchezza e varietà. I 17 piani dell’ Hotel (15 più due sotterranei) rappresentano i livelli del gioco, ognuno contraddistinto da uno specifico tema, quasi come a voler rappresentare dei “micro-mondi”, tutti ben definiti per identità e stile. Si fa presto, infatti, a passare dalle lussuose camere di un albergo, alle luci di uno sfavillante set cinematografico fino immergersi nelle calda sabbia del deserto del decimo piano.

 

 

Ed in effetti, ciò che lascia a dir poco estasiati è proprio l’enorme cura riservata alla varietà e alla caratterizzazione degli ambienti, in aggiunta a quella dei pestiferi ectoplasmi e degli insoliti boss dal design assolutamente unico. Quest’ultimi si presentano imponenti, carismatici e delineati alla perfezione nei loro tratti spiccatamente caricaturali.

Questa attenzione tutta particolare riservata al character design, contribuisce a dare un tocco di carattere e spettacolarità agli scontri, che risultano ad ogni modo già estremamente appaganti per dinamiche e caratteristiche. Seppur mai eccessivamente impegnative, tali battaglie denotano una piacevole ed inaspettata componente strategica.

Riuscire a comprendere tempestivamente quale sia la strategia da adottare per avere la meglio su queste strambe creature, è tutt’altro che semplice. Per abbatterli, sarà indispensabile studiarne le caratteristiche e i pattern, e affidarsi infine unicamente a lui: il Poltergust, vero fulcro vitale dell’intero gameplay.

 

 

Arricchito per l’occasione di nuove funzionalità, il Poltergust G-OM, si presenta in forma più evoluta rispetto al passato.

Arricchito per l’occasione da nuove funzionalità, il Poltergust G-OM, si presenta in una forma molto più evoluta rispetto al passato. Essenzialmente questo strano aspirapolvere, partorito dalla mente del Dottor Strambic, è in grado di risucchiare e respingere non solo i temibili fantasmi che infestano le stanze dell’hotel, ma anche qualsiasi altro oggetto alla nostra portata.

Il livello di interazione con l’ambiente è quasi totale: il Poltergust ci permette infatti di aspirare monete dai posti più insoliti, di scovare passaggi segreti risucchiando semplicemente una tenda o di mettere in difficoltà i nostri spettrali nemici, E la cosa davvero sorprendente è che anche gli astuti fantasmini avranno modo di interagire con tutti gli oggetti d’arredo disseminati all’interno delle stanze, per rendersi invulnerabili ad alcune funzioni del Poltergust o anche semplicemente per attaccare il nostro baffuto e tremolante protagonista.

Che si tratti di uno scudo o di un paio di occhiali, queste terribili creature ectoplasmatiche cercheranno in tutti i modi di sfruttare le risorse a disposizione per avere la meglio sull’idraulico fifone. Starà a noi in questo caso agire d’ingegno: qualora le classiche funzioni del Poltergust non bastassero, potremmo sempre affidarci al potere della ventosa. Questa sorta di sturalavandini, introdotto per la prima volta in questa nuova versione del Poltergust, si rivelerà non solo fondamentale per disarmare l’avversario, ma anche estremamente utile per la risoluzione di alcuni enigmi. Un’aggiunta particolarmente interessante che va ad arricchire il gameplay in maniera efficace e creativa.

Tra le principali novità relative alle funzionalità dello strambo aspirapolvere, fa la sua comparsa l’Arcobaluce, componente dello Strobobulbo, il classico strumento utilizzato da Luigi per immobilizzare i fantasmi e renderli così pronti per essere aspirati. L’Arcobaluce, in particolare, emana una luce di colora violaceo che permette di scovare segreti nascosti oltre che essere impiegata in alcune specifiche fasi di combattimento.

 

 

Sul piano ludico, Luigi’s Mansion 3 espande e porta a naturala evoluzione la formula già sperimentata con il secondo capitolo, rendendola ancor più profonda e strutturata.

Sul piano ludico, Luigi’s Mansion 3 espande e porta a naturale evoluzione la formula già sperimentata con il secondo capitolo, rendendola ancor più profonda e strutturata grazie alla messa a punto di un sopraffino puzzle design e ad alla combinazione di diverse abilità capaci di ampliare sensibilmente lo spettro delle soluzioni di gioco.

Una tra tutte, riguarda senza dubbio l’evocazione di Gommiluigi (Gooigi in lingua originale), clone ectoplasmatico dell’adorabile idraulico verde. Gommiluigi si rivelerà indispensabile non solo per la risoluzione degli innumerevoli puzzle ambientali sparsi per i vari piani, ma anche per sovrastare qualche spettro dalle sembianze più massicce e non solo. Il doppione in questione, grazie al materiale gelatinoso di cui è composto, è in grado persino di oltrepassare fessure ed altri ostacoli al di fuori della nostra portata, rivelando così passaggi segreti e tesori nascosti.

Ancor più interessante risulta la possibilità di sfruttare le potenzialità di Gommiluigi in co-op insieme ad un altro giocatore. Giocato con un amico, il titolo di Next Level Games manifesta in maniera ancor più efficace tutto il brillante suo potenziale: sbatacchiare spettri, risolvere enigmi in due ed intuire insieme quale miglior strategia adottare per abbattere il temibile boss di turno rende il tutto ancor più divertente ed entusiasmante.

D’altronde mettere a soqquadro le stanze del sontuoso Hotel Miramostri, seppur sempre appagante, è un’impresa tutt’altro che semplice. Ogni ambiente nasconde una vasta quantità di segreti, passaggi nascosti e oggetti chiave, tutti direttamente legati alla risoluzione di puzzle di diversa natura e complessità che richiedono l’uso di tutte le funzionalità offerte dal Poltergust. Che si tratti di un semplice quadro da illuminare con l’Arcobaluce o di una valvola da aprire con l’aiuto del nostro doppelganger ectoplasmatico, lo studio dell’ambiente circostante si rivelerà fondamentale al fine di riuscire a sfruttare sapientemente tutte le risorse a disposizione.

 

 

 

 

In termini di longevità, la modalità storia si conclude in circa 15 ore, una durata che potrebbe estendersi sensibilmente qualora voi decideste di mettervi alla ricerca di tutte le gemme, i fantasmi rari ed i vari Boo. Senza contare la modalità multiplayer, che si dimostra alquanto ricca e ben confezionata, con un’offerta che si divide in due opzioni: Torre del Caos e Giochi Paranormali.

La prima, già nota ai fan della serie, include la possibilità di giocare da uno a otto giocatori sia online che in locale. L’obiettivo è quello di risucchiare tutte le minacce spettrali nel minor tempo possibile, senza dimenticarsi di raccogliere, tra un attacco e l’altro, monete e potenziamenti paranormali. Rispetto a quella già vista in Dark Moon, questa modalità si presenta ovviamente migliorata ed in grado di offrire un livello di sfida decisamente più elevato.

Estremamente divertenti si sono rivelati poi anche i tre diversi mini-giochi presenti in Giochi Paranormali, ed in particolare “Cannonate”. Quest’ultimo prevede la possibilità di giocare in locale da due a 8 giocatori, divisi in squadre. Vince la squadra che ottiene più punti colpendo i bersagli con il cannone. Un’impresa che richiede una buona dose di strategia e coordinazione per riuscire a mandare a segno il colpo, avendo sempre cura di evitare gli attacchi degli spettri e di non perdere mai di vista le proprie munizioni.

 

 

 

Un soggiorno da brivido

La nuova avventura dedicata all’acchiappafantasmi in verde mantiene lo stesso appeal che contraddistingueva il titolo originale,

La nuova avventura dedicata all’acchiappafantasmi in verde mantiene lo stesso appeal che contraddistingueva il titolo originale sul piano squisitamente narrativo e stilistico. Per conformazione e stile, il sontuoso Hotel Miramostri ricorda da vicino le fattezze di un sinistro castello, capace di ospitare al suo interno architetture imponenti e mondi impossibili. La cura maniacale riservata ai dettagli, agli effetti di luce e alla più piccola ricercatezza donano alle diverse ambientazioni uno stile dai tratti unici e irripetibili che mettono in luce una direzione artistica a dir poco illuminata. Particolarmente ispirati risultano gli splendidi livelli “Covo dei pirati” e “Camere Botaniche”, che appaiono stupefacenti per livello di ricercatezza e caratterizzazione, bellissimi da esplorare e soprattutto da ammirare.

 

 

Ma a conferire maggior lustro e carattere alle atmosfere, ci pensa l’espressivo accompagnamento sonoro e, più nello specifico, l’eccezionale sound design. La colonna sonora, attraverso l’impiego di melodie sinistre ma al contempo stesso sempre orecchiabili, riesce a valorizzare perfettamente l’essenza di una produzione che vuole strizzare l’occhio in maniera parodistica a quell’amatissimo cult che è Ghostbusters.

In alcune sezioni di gioco, spesso la musica lascerà totalmente spazio ai rumori di fondo e al suono dei passi del nostro pavido eroe. L’incedere timoroso di Luigi è il più delle volte accompagnato da risate macabre di sottofondo, da scricchiolii improvvisi, da oggetti che si infrangono al suolo e via dicendo.

 

 

 

 

A delineare, però, ulteriormente il terrore palpabile che attraversa Luigi sono anche tutta un’altra serie di elementi che vanno dalle animazioni facciali, fino ad arrivare ai suoi tremori e infine al suo canticchiare in maniera quasi ostinata e nervosa per cercare di esorcizzare la sua paura.

Quelli che potrebbero sembrare in effetti degli elementi di poco conto, in realtà contribuiscono in maniera sostanziale a donare ancor più personalità ad un personaggio con cui il quale il giocatore tende facilmente ad empatizzare.

Luigi di certo non avrà la stoffa del grande eroe, ma questo suo essere splendidamente umano lo rende capace di brillare ad ogni più piccolo spavento, gag o espressione di gioia.

Tecnicamente, Luigi’s Mansion 3 si mostra fluidissimo sia in modalità portatile che in dock, con un framerate ancorato in entrambi i casi ai 30 fps, con qualche sporadico rallentamento riscontrabile solo ed esclusivamente in modalità multiplayer. Ma a parte ciò, facciamo davvero fatica a trovare altri difetti di sorta in una produzione che mostra un’incredibile qualità sul piano visivo e su quello riguardante nello specifico l’offerta ludica.

In via definitiva, Luigi’s Mansion 3 si conferma essere la punta di diamante del catalogo Switch di quest’anno e molto più coinvolgente e divertente di quanto potessimo mai aspettarci. Contraddistinto da un level design estremamente curato, da una splendida direzione artistica e da boss fight memorabili e splendidamente caratterizzate, la nuova produzione di Next Level Games riesce a sintetizzare in maniera efficace e brillante tutti quei valori produttivi made by Nintendo, regalandoci così un’esperienza che riesce a distinguersi per il suo carattere e, cosa più importante, per essere ancor più appagante se giocata in compagnia di un amico.

Insomma, dopo The Legend of Zelda: Breath of the Wild e Super Mario Odissey, giunge nelle nostre mani un altro capolavoro che è destinato ad essere ricordato come il capitolo che è riuscito finalmente a donare un’identità concreta e forte ad uno dei suoi personaggi più iconici.

Luigi è tornato ad acchiappare un po’ di fantasmi e questa volta i riflettori sono tutti per lui.
95
ME GUSTA
  • Artisticamente ispiratissimo
  • Sublime per varietà e caratterizzazione di ambienti e personaggi
  • Gameplay profondo e arricchito dalle nuove funzionalità del Poltergust
  • Perfetto da giocare insieme ad uno o più amici
  • Luigi è tornato, ed è più in forma che mai
FAIL
  • Si conclude proprio nel momento in cui non riusciamo più a farne a meno
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