The Terror

Ispirata a fatti realmente accaduti, The Terror è la nuova serie AMC arrivata in Italia su Amazon Prime Video negli ultimi mesi. E se siete degli amanti di storie paurose dovreste assolutamente guardarla; vi spieghiamo il perché nella nostra recensione.

The Terror è una serie tv composta da 10 episodi prodotta da AMC, distribuita su Amazon Prime Video a livello internazionale dal 26 marzo al 10 aprile 2018 (ed è dunque interamente disponibile oggi sul servizio incluso abbonamento premium della società di Jeff Bezos). Da un’idea di David Kajganich e con Ridley Scott come produttore esecutivo mette in scena il romanzo La Scomparsa dell’Erebus di Dan Simmons, ispirato a fatti realmente accaduti.

Si tratta della storia di due navi della Royal Navy Britannica e dei loro equipaggi, la Erebus e la Terror, che nel lontano 1845 tentarono l’esplorazione dei territori ignoti e ostili dell’artico al fine di trovare una rotta per poter attraversare il passaggio a nord-ovest.

Le due navi non furono mai ritrovate fino al 2014, quando i loro rottami furono rinvenuti al largo dell’isola di Re Guglielmo. Nessuno saprà mai cosa fosse accaduto realmente alla spedizione, i cui129 uomini hanno senz’altro trovato la morte in uno dei luoghi più remoti e inospitali del nostro pianeta. La serie prova a colmare questo buco storico, mettendo in scena una vicenda che inquieta nel profondo, contrapponendo all’ignoto dei ghiacci e di quel mare sperduto le ben note contraddizioni dell’animo umano.

 

 

 

 

La Erebus e la Terror sono le navi tecnologicamente più avanzate del loro tempo.

La Erebus e la Terror sono le navi tecnologicamente più avanzate del loro tempo, e il loro equipaggio, fatto come dicevamo sopra da ben 129 uomini, viaggia per la quarta e ultima traversata sotto il comando di Sir John Franklin (Ciarán Hinds), veterano delle spedizioni artiche. Le due navi si ritrovano però ben presto intrappolate tra i ghiacci, dove si consumerà la nostra storia. In questa recensione ci asterremo da qualsivoglia spoiler, per cui non mi inoltro ulteriormente nel parlarvi della vicenda che si dipanerà nel corso dei dieci episodi, quanto più del tono e delle sensazioni che la serie riesce a trasmettere allo spettatore.

Se non siete amanti delle storie dell’orrore o un po’ forti di stomaco, forse The Terror non è proprio la serie che fa al caso vostro. Qui l’angoscia è palpabile con tutti i sensi, primo fra tutti quello visivo che ci mostra scene anche molto crude. Il sangue scorre in questa serie, sangue rosso e caldo che si contrappone fortemente al candore dei freddi ghiacci artici, così come le luci e le tonalità calde del legno delle navi si contrappongono al nero della notte, e al profondo blu, con tutte le sue fumature, del mare.

 

 

Grazie alle ottime interpretazioni dei protagonisti la serie racconta la disperazione e le enormi difficoltà di questi uomini intrappolati tra i ghiacci.

Grazie a una magistrale interpretazione degli altri personaggi principali quali il Francis Crozies di Jared Harris (in un certo senso vero protagonista, e contraltare di Sir John in ogni momento decisivo) e James Fitzjames (Tobias Menzies) racconta la disperazione e le enormi difficoltà di questi uomini intrappolati tra i ghiacci. È una desolazione senza confini quella dell’Artico, capace in piccolo di trasmettere lo stesso senso di vuoto e di estrema solitudine che si ha quando si pensa alla vastità dell’universo.

The Terror ci opprime contrapponendo la claustrofobia degli unici spazi chiusi, limitati per forza di cose, quali sono le due navi, alla sconfinata distesa di acqua e ghiacco che le intrappola, con le riprese che man mano si allontanano per mostrarci quella enorme gabbia creata dalla natura per un luogo non destinato alla vita degli uomini.

Ci si sente impotenti, in ogni momento, grazie a una messa in scena di altissimo livello che sfrutta luci e suoni per coinvolgerci nel profondo.

Sarebbe riduttivo definire The Terror una serie horror, perché pur riuscendo a conferire allo spettatore tutte quelle sensazioni tipiche del genere non ce lo si può incasellare in modo matematico. Dopo qualche classico jumpscare per ritmare i primi tre episodi, da introduzione alla serie vera e propria che, in un certo senso, parte proprio tra la fine del terzo e l’inizio del quarto episodio, si passa a una suspance e a una tensione onnipresenti.

 

 

Si percepisce un’enorme cura nella costruzione visiva di ogni fotogramma.

Questo è tutto merito dell’enorme cura messa nella costruzione visiva di ogni secondo, con una fotografia raramente così curata in una serie tv, per non parlare delle splendide scenografie nei flashback dei protagonisti, e non da ultimi i costumi, estremamente fedeli allo stile di quel periodo, indice di una ricerca approfondita e minuziosa.

Come si diceva nell’introduzione tuttavia, a tenere sempre alta la tensione e l’interesse in una vicenda che, in fin dei conti, si sa già come andrà a finire, è l’inserimento di una componente di mistero e sovrannaturale che avvolge quel luogo maledetto. Un escamotage narrativo che ha fatto la fortuna di Lost per parecchie stagioni, e che esaurendosi qui nell’arco di soli dieci episodi funziona alla perfezione senza mai risultare banale o pesante.

 

 

In definitiva, la scelta di una storia che di per se si presta alla tensione e al mistero, insieme l’attenzione alle sfaccettature di ciascun personaggio, degli intrecci che tra ogni membro degli equipaggi di Erebus e Terror si creano e si trasformano man mano che la vicenda si infittisce, e una messa in scena davvero di altissimo livello, rendono la serie una delle più belle sorprese di questo 2018, e un must per gli amanti delle storie horror.

Oltre a sconsigliarla, come già fatto sopra, ai deboli di cuore, se si dovesse trovare un difetto a questa serie, sarebbe da ricercare probabilmente nei tempi con cui sviluppa la vicenda, decisamente lunghi e pieni di tensione. Nessun episodio è fine a se stesso, va necessariamente letto all’interno di un disegno più grande che si potrà comprendere se e solo se si arriva fino alla fine. Per cui, se siete alla ricerca di una serie più ritmata, forse The Terror non fa al caso vostro (ma dovreste comunque metterla in backlog per il futuro).

 

 

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