A Cartoomics è stato presentato ufficialmente Kids With Guns, l’esordio per Bao Publishing di Capitan Artiglio: siete pronti a scoprire come si possono unire pistoleri e scenari western con dinosauri, cyborg, atmosfere fantasy e stregoni? Meglio se prima date una controllata alla vostra sei colpi…

Capitan Artiglio, al secolo Julien Cittadino, arriva all’esordio con Bao Publishing con un volume davvero esplosivo, che fin dalle prime immagini pubblicate in rete ha trasmesso – non solo nel sottoscritto – un considerevole hype.

Tutto merito di uno stile grafico “cartoonesco” molto accattivante e dei dinosauri.

 

Pistoleri nel deserto a cavallo di dinosauri… Per il cuore di un vecchio nerd made in 80’s non serviva davvero altro per premere un pollice in su

 

(magari non tutti ricordano il fumetto Xenozoic Tales, ma sicuramente avrete  ben presente il videogioco che ne è stato tratto, quel Cadillacs & Dinosaurs che ci fece spendere numerose monetine in sala giochi nei primi anni 90).

Ebbene Kids With Guns ci trasporta subito in un’atmosfera che in qualche modo ci ricorda quel videogioco e che è la maggiore responsabile del fascino che scaturisce da questo titolo.

 

 

 

 

Facciamo la conoscenza dei tre fratelli Doolin, Duke, Dan e Dave, pistoleri e fuorilegge, figli del temibile Bill “La morte”, leggendario bandito. I tre hanno da poco fatto una rapina e devono recuperare il bottino, ma sulle loro teste pende una taglia da 40.000 danari a testa e la situazione quindi è davvero tesa.

Facciamo la conoscenza dei tre fratelli Doolin, Duke, Dan e Dave, pistoleri e fuorilegge, figli del temibile Bill “La morte”, leggendario bandito. I tre hanno da poco fatto una rapina e devono recuperare il bottino, ma sulle loro teste pende una taglia da 40.000 danari a testa e la situazione quindi è davvero tesa. Per una cifra del genere molti bounty killers e cacciatori di taglie saranno sulle loro tracce.

Dave è il più giovane nonché di indole apparentemente molto diversa rispetto a quella dei due fratelli, specialmente rispetto a Dan “Veleno”, un vero bastardo di prima categoria molto legato alla sua famiglia. All’incontro con gli altri due, Dan si presenterà accompagnato da una bambina misteriosa. Dice che è sua figlia e di averla adottata, ma la bambina è  misteriosamente muta.

 

 

 

 

Quando un cacciatore di taglie riuscirà ad irrompere nel saloon per giustiziare i Doolin e intascare la taglia, la piccola si rivelerà invece una efficiente pistolera, naturalmente portata per utilizzare una sei colpi e che non esita a lanciarsi in mezzo ai proiettili per proteggere il giovane Dave, ferendosi seriamente nel conflitto a fuoco.

Sopravvissuta quasi miracolosamente alla sparatoria la piccola sarà affidata alle cure si una cacciatrice di taglie amica di Dave che le insegnerà come affinare il suo talento naturale da pistolera, visto che fin da subito sarà marchiata con una taglia, divenendo suo malgrado protagonista e vittima di questa interessantissima storia che ci racconta il buon Capitan Artiglio.

 

Scopriremo che il vecchio Bill Doolin ha lasciato in eredità ai figli 3 teschi di Moloch, retaggio di antiche creature aliene che li utilizzavano a scopi mistici e magici e capaci di risvegliare misteriosi (e pericolosi) poteri nelle persone che riescono a “leggerli”.

 

In particolare il potere che si risveglierà in Dave sembra essere la chiave di volta per capire i segreti di questo mondo e che darà il via alla storia che – sono certo – non mancherà di stupirci nel suo sviluppo (ci aspettano altri 2 volumi per chiudere la trilogia).

Da dove viene la piccola Bambina Senza Nome? O forse sarebbe meglio chiedersi da quale dimensione proviene?

Tra Velociraptor sellati, Anchilosauri da sfondamento, T-Rex e misteriosi sauri a 2 teste, strani poteri magici, sabbia, polvere e saloon, scoprirete l’incredibile mondo di Kids With Guns!

Partiamo subito dai disegni: li adoro.

Lo stile cartoon, con molti richiami all’illustrazione e all’animazione francese, è a dir poco magnetico. Ci si perde nei dettagli delle tavole e delle splash pages, ed è proprio questo stile (che lascia moltissimo spazio alla fantasia) a permettere una così coerente amalgama tra elementi che normalmente cozzerebbero tra loro.

 

 

Ci troviamo perfettamente a nostro agio tra colt peacemaker, armi futuristiche, tirannosauri, alieni e magie degne di D&D. E Capitan Artiglio si diverte come un pazzo ad inserire easter eggs e tributes qua e la (aguzzate la vista: noterete che qualche poncho potrebbe avere dei richiami al cappotto di Vash De Stampede o magari scoverete un pupazzo di Majin Bu, ma già dal titolo che cita i Gorillaz sicuramente vi siete fatti un’idea del mood).

I colori poi esplodono nelle diverse tavole, regalandoci bellissimi tramonti e sauri fantasticamente variopinti

I colori poi esplodono nelle diverse tavole, regalandoci bellissimi tramonti e sauri fantasticamente variopinti, per quello che è un vero e proprio piacere per gli occhi, detto pure da uno come me che apprezza maggiormente uno stile più realistico.

Ma l’autore torinese è stato anche capace di scrivere una storia che in questo primo volume trova il giusto ritmo e il giusto equilibrio tra le dovute introduzioni (l’ambientazione, i personaggi, le origini della Bambina Senza Nome) e i misteri da risolvere, senza mai esagerare e dosando le giuste quantità.

 

 

C’è sempre una gran dose di citazionismo che però non mi ha minimamente disturbato, anzi, da fan dei vecchi spaghetti western qualche bella punchline un  po’ stereotipata trova sempre una buona collocazione e una funzionalità.

Anche i personaggi possono dare l’idea di qualcosa di già visto ma sento di aver già familiarizzato con loro, persino con gli antagonisti.

Ecco, adesso Capitan Artiglio mi ha decisamente gasato. Mi sono creato un’aspettativa altissima per il secondo volume, e se Caparezza ha ragione a dire che “il secondo album è sempre il più difficile…”, credo che il concetto si possa espandere anche al fumetto. Capitano, non vedo l’ora di leggere il secondo, abbiamo un bel po’ di domande a cui trovare una risposta e giù nella Valle le vorremmo prima di finire al birra al saloon!

Siamo in un momento in cui c’è tanto fumetto “autoriale” in circolazione e, mi si permetta, a volte anche in modo un pochino ostentato e con andamenti fin troppo altalenanti.

Fuorilegge, dinosauri, una bambina  pistolera e tantissima cultura pop sono proprio quello che ci voleva.

77
Kids With Guns: dinosauri e pistoleri non sono mai stati così pop
Recensione di Giovanni Zaccaria
ME GUSTA
  • Lo style "cartoon" fa sposare perfettamente le atmosfere western con i dinosauri e il fantasy
  • nonostante il citazionismo, abbiamo di fronte un lavoro molto originale
  • Cowboys e Dinosauri: devo aggiungere altro?
  • Tanti tributes "pop" e easter eggs
FAIL
  • Il citazionismo visto finora funziona: speriamo rimanga così anche nei prossimi volumi.
  • I personaggi principali non sono particolarmente approfonditi, probabilmente la loro storia sarà svelata nel prossimo volume