Il settore della robotica sta avanzando in modo piuttosto rapido e su questo non ci sono dubbi. Gli scienziati sembra che da un po’ di tempo a questa parte stiano sviluppando nuovi tipi di robot, questa volta davvero innovativi.

Nello specifico, i ricercatori in questione ovvero quelli dell’Università di Harvard, si sono concentrati sullo sviluppo di un nuovo modo di alimentare i robot. Gli scienziati hanno così sviluppato dei piccoli robot che pare siano in grado di svolgere dei compiti industriali.

Nuovi robot alimentati a vodka ispirati ai Cheerios

I ricercatori dell’Università di Harvard hanno fatto sapere che i loro robot utilizzano lo stesso metodo per galleggiare, facendo in modo che i Cheerios si potessero raggruppare in una ciotola. Questo, semplicemente sfruttando l’effetto Marangoni che si verifica nel momento in cui si manifesta una tensione superficiale tra due fasi che attiva il trasferimento di massa ed il moto convettivo del fluido. La tensione superficiale dipende dalla temperatura ed anche dalla composizione chimica all’interfaccia.

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Jackson Wilt dell’Università di Harvard ed i colleghi hanno così stampato in 3D alcuni dischi di plastica rotondi di circa 1 centimetro e mezzo sfruttando proprio questo effetto nei loro robot. All’interno pare fosse presente una camera d’aria per galleggiante ed un serbatoio di carburante molto piccolo contenente all’interno alcol.

Recentemente alcuni ricercatori cinesi pare abbiano proposto un motore Marangoni programmabile per azionare S-aquabot di dimensioni centimetriche dotati di un’elevata manovrabilità e adattabilità. I ricercatori in questione hanno così utilizzato un’elettronica ibrida leggera, piuttosto compatta e flessibile per poter rilasciare con estrema precisione l’etanolgo ed ottenere così delle funzioni di propulsione controllabile, rilevamento intelligente e comunicazione wireless. Il motore PM sfrutterebbe il gradiente di tensione superficiale generato dall’etanolo rilasciato dalle venature ispirate alle foglie, migliorandone l’efficienza del carburante di 3,5 volte rispetto ai robot Marangoni a propulsione ad effetto.