Gli attori di Hollywood che prestano la voce e il volto al mondo del gaming hanno annunciato uno sciopero che inizierà venerdì alle 00:01, gettando un’altra parte dell’industria dell’intrattenimento in una situazione di stallo dopo che le trattative per un nuovo contratto con i principali studi di gioco sono fallite. Il motivo? Le major non ne vogliono sapere di concedere garanzie sull’uso delle IA generative nei loro prodotti.
Questo sciopero, il secondo per i doppiatori di videogiochi e gli attori di motion capture sotto il sindacato Screen Actors Guild-American Federation of Television and Radio Artists (SAG-AFTRA), arriva dopo quasi due anni di negoziazioni con giganti del gaming come Activision, Warner Bros. e Walt Disney Co.
Il braccio di ferro sull’uso delle IA generative
I negoziatori di SAG-AFTRA affermano che sono stati fatti progressi riguardo ai salari e alla sicurezza sul lavoro, ma le due parti rimangono divise sulla regolamentazione dell’AI generativa. Audrey Cooling, portavoce dei produttori di videogiochi, ha dichiarato che gli studi hanno offerto diverse rassicurazioni contro l’uso indiscriminato delle IA, ma il comitato negoziale del sindacato sostiene che le major stiano cercando di nascondersi dietro ad un cavillo.
Al centro della diatriba c’è la definizione di performer. Con il contratto attualmente proposto, non tutti gli attori riceverebbero le stesse tutele.
“Il settore ci ha detto chiaramente che non considera necessariamente chiunque esegua una performance in motion capture come un performer coperto dall’accordo collettivo di lavoro,” ha dichiarato Ray Rodriguez, Chief Contracts Officer di SAG-AFTRA.
Questa controversia riflette le crescenti preoccupazioni sull’uso dell’AI nell’industria dell’intrattenimento e l’impatto potenziale sui lavoratori umani. Gli attori di motion capture e i doppiatori chiedono protezioni chiare per evitare che le loro performance vengano utilizzate senza consenso o adeguata compensazione.