Anche gli attori che prestano i loro volto e la loro voce ai videogiochi hanno proclamato uno sciopero contro gli editori. Come nel caso degli scioperi del sindacato degli sceneggiatori e di quello degli attori di Hollywood, c’entrano, tra le altre cose, le intelligenze artificiali.

Gli attori ricoprono un ruolo molto importante nella produzione dei videogiochi: sempre più spesso, i protagonisti e i personaggi secondari dei videogiochi vengono realizzati partendo dalle fattezze di un attore in carne ed ossa, che altrettanto frequentemente si presta a recitare – usando strumenti di motion capture – e realizzare coerografie funzionali alla realizzazioni delle cosiddette cut scene, i video d’intermezzo tra una sequenza di gioco e l’altra.

Il grosso degli attori impiegati dall’industria dei videogiochi, ad ogni modo, si limita a registrare le linee di dialogo e doppiare i personaggi.

Il SAG-AFTRA ha votato in favore di uno sciopero che coinvolgerà tutti gli attori del settore dei videogiochi, inclusi doppiatori e stuntman. Dei 34.687 membri del sindacato, oltre il 98,2% ha votato a favore della proclamazione.

Il sindacato ha spiegato che sta negoziando un nuovo contratto con le aziende di videogiochi dal 2022, ma che queste, sino ad ora, si sono rifiutate di “accettare alcuni termini cruciali di cui i membri hanno bisogno”. Le prossime sessioni di contrattazione sono attese per i giorni 26, 27 e 28 settembre. L’autorizzazione allo sciopero, chiaramente, ha lo scopo di aumentare la forza negoziale del sindacato. Al momento il SAG-AFTRA sta negoziando con Activision, Blindlight, Disney Character Voices, Electronic Arts, Epic Games, Formosa Interactive, Insomniac Games, Take 2 Productions, VoiceWorks Productions e WB Games.

In particolare, SAG-AFTRA sta lottando per ottenere aumenti salariali che consentano agli attori di vivere del loro lavoro, soprattutto in virtù dell’inflazione, nonché per misure di sicurezza più rigorose sul set. Il sindacato sta anche cercando di modificare i contratti affinché proteggano esplicitamente gli autori da utilizzi predatori dell’intelligenza artificiale: si teme, anche in questo caso, che gli editori possano acquistare a poco il diritto per poter usare perpetuamente la voce e l’immagine degli attori.  Lo sciopero potrebbe comportare il rinvio di alcuni videogiochi di prossima uscita.