The Flash è nelle sale cinematografiche dal 15 giugno, e, in occasione dell’uscita di questo lungometraggio, vogliamo affrontare una questione molto importante e decisiva per il futuro del DCU: perché The Flash è il film giusto al momento giusto per la DC e per il suo universo narrativo. Una storia con al centro Barry Allen ed il suo alterego supereroistico chiama in causa la possibilità di viaggiare nello Spazio-Tempo, ed in un momento storico in cui il cinema sta sfruttando il tema narrativo dei multiversi sembra che The Flash arrivi nel momento ideale sia per gli spettatori che per la casa di produzione.
The Flash e Flashpoint: punto di non ritorno
La storia da cui è tratto il lungometraggio The Flash è quella di Flashpoint, una miniserie a fumetti che è stata pubblicata nel 2011, e che ha sconvolto l’universo DC proprio a causa di ciò che ha fatto Barry Allen sfruttando i suoi poteri da velocista scarlatto. L’idea di tornare indietro nel tempo cambiando il passato, e, di conseguenza, condizionando il futuro, è un tema che è divenuto centrale fin dall’uscita di Ritorno al Futuro. In questo caso Barry Allen è una sorta di Marty McFly, che però non si ritrova casualmente nel passato, bensì ha un obiettivo preciso: quello di evitare la morte della madre, che fu uccisa a causa di un intervento dell’Anti-Flash che condizionò il percorso di Barry. Anche la stessa esistenza dell’Anti-Flash ed il suo comparire nella vita di Barry (considerando che dietro la sua identità si nasconde una persona proveniente dal 25esimo secolo) è una conseguenza dei viaggi nel tempo e di quanto possano cambiare interi universi narrativi, e vite.
Quella di The Flash è una storia che viaggia tra passato, presente e futuro, e che in un altro momento storico sarebbe stata probabilmente poco facile da comprendere e metabolizzare dallo spettatore medio.
Mentre oggi viviamo in un periodo in cui un film come Everything Everywhere all at Once ha fatto incetta di premi Oscar, ed in cui il multiverso di Spider-Man, sia a livello animato che live-action, è divenuto un fattore da successo al box-office. Così anche la DC ha il suo cavallo di battaglia da poter far scendere in gara. Perché la storia di Flashpoint ha in sé molti elementi che mischiano azione ed emozione, e che possono giocare il cocktail perfetto per un blockbuster. Il regista Andy Muschietti ha già dichiarato che il film non è un adattamento totale della serie a fumetti di Geoff Johns ed Andy Kubert, ma i semi di quella storia sono presenti anche nel lungometraggio. A partire dall’idea di proporre Barry Allen e la sua intenzione di evitare la propria tragedia familiare, fino ad arrivare all’introduzione di un Batman anziano di un altro universo narrativo.
Azione ed emozione nei multiversi
Certo, se Andy Muschietti avesse deciso di adattare anche la storia del Batman di Flashpoint (cosa che avrebbe fatto Zack Snyder, considerando la scelta di Jeffrey Dean Morgan come Thomas Wayne) il coinvolgimento emotivo sarebbe stato totale. Per i meno esperti, la storia di Flashpoint con Batman protagonista vede Thomas Wayne come incarnazione del cavaliere oscuro. Il padre di Bruce è sopravvissuto alla morte del figlio, assieme alla moglie Martha. La reazione dei due di fronte a questa tragedia è stata però completamente opposta: Martha è impazzita dal dolore trasformandosi nel Joker, mentre Thomas è divenuto il cavaliere oscuro. L’idea di contrapporre due dolori così profondi, proponendo due facce completamente opposte della medaglia, mettendole a confronto, è forse uno dei temi e delle idee più geniali mai avute in DC Comics da diversi anni a questa parte. Speriamo prima o poi di vedere un film in cui Thomas e Martha Wayne si confronteranno con i loro alterego. Ma non sarà il caso di The Flash.
La scelta di Andy Muschietti e della produzione è stata quella di tirare fuori il Batman cinematografico più anziano, ridandogli vita in un incrocio di multiversi da cortocircuito nostalgico. Rivedere Michael Keaton come Batman è un qualcosa che fa grande effetto, ma gli appassionati non possono aspettarsi un revival dei film di Tim Burton, perché, appunto, non c’è Tim Burton. Però è stato assicurato che The Flash è un film capace di unire azione ed emozione, e l’incrociare Michael Keaton ed il suo Batman con il Barry Allen di Ezra Miller, e con la new entry Sasha Calle come Supergirl, sembra essere un cocktail intrigante. La storia di un mentore che propone un modo per contrastare un villain pericoloso e temibile (quali è lo Zod di Michael Shannon), imbastendo una battaglia che deve riportare armonia nell’universo, sa di quelle storie capaci di coinvolgere a prescindere, considerando che la posta in gioco è la sopravvivenza di più universi narrativi.
La comparsa dei multiversi nel cinema mainstream ha ulteriormente alzato la posta in palio.
Concludiamo questo approfondimento sui motivi per cui The Flash è il film giusto al momento giusto per la DC, sottolineando come, da pochi mesi, siano stati assunti nei ruoli di CEO dei DC Studios James Gunn e Peter Safran, che avranno il compito di riazzerare il DCU, ripartendo con nuove storie e nuovi interpreti. The Flash perciò cade a fagiolo, considerando che si tratta di una storia che può smontare completamente tutto ciò che abbiamo visto al cinema nei film DC negli ultimi dieci anni. Così come è avvenuto nei fumetti, quando la miniserie Flashpoint fece da trampolino di lancio verso la nascita dei The New 52. The Flash è perciò il film giusto al momento giusto, e questo perché il tema del multiverso è fonte di grande hype; e ancora perché la Warner Bros. Discovery ha bisogno di ripartire con il DCU, e questo film dovrebbe essere il punto zero della ripartenza; e poi l’idea di riproporre un Batman iconico quali è quello di Michael Keaton non può non essere una fonte di attenzione per tutti gli appassionati, sia vecchi che nuovi.
Perciò non resta che godersi The Flash, augurandosi una vera rinascita del DCU. Di certo da tutte queste storie e universi narrativi sempre più complessi non possono non nascere ulteriori soggetti, personaggi e situazioni, capaci di stimolare la fantasia di addetti ai lavori e degli spettatori. DC Comics è un marchio prezioso, ed è arrivata l’ora di dimostrarne tutto il grande potenziale (al di là della garanzia assicurata rappresentata da Batman).
The Flash è al cinema dal 15 giugno.