L’agliofobia è la manifestazione di una paura del dolore irrazionale, è una paura eccessiva e incontrollabile, nonché ingiustificata. Queste persone hanno paura di provare qualsiasi dolore. Tutti noi abbiamo paura di provare dolore, ma quando è che questa paura diventa disturbo? Quando influenza la vita della persona a livello sociale, lavorativo e familiare. La paura è così forte che la persona evita di fare qualsiasi attività per non subire effetti negativi che portino al dolore. Ecco i sintomi dell’agliofobia:

  • aumento della frequenza cardiaca
  • aumento della frequenza respiratoria
  • sudorazione
  • contrazioni dello stomaco
  • aumento della pressione sanguigna
  • auto-verbalizzazioni negative
  • credenze negative
  • pensieri invadenti
  • preoccupazioni
  • stato di allarme

I sintomi sono fisiologici e cognitivi. Inoltre le reazioni più comuni all’agliofobia sono evitamento o fuga. Queste due vie di soluzione forniscono solo un sollievo temporaneo. In altri casi c’è una spiegazione alla causa dell’agliofobia come il condizionamento classico. Un fatto accaduto nella vita che ha segnato la persona facendole provare un dolore così forte da averla segnata per sempre. In alternativa ci può essere la conseguenza dell’apprendimento vicario, dove la persona osserva un altro soffrire di dolore o evita situazioni provocanti dolore. La causa dell’agliofobia potrebbe essere anche una forte situazione di stress a cui le persone rispondono con paura o attacchi di panico. Ecco le terapie che possono essere usate per tale patologia:

  • terapia dell’esposizione: introduzione graduale dell’individuo nella situazione temuta fino a quando la paura non si dissolve
  • desensibilizzazione sistematica: realizzata attraverso l’immaginazione e una gerarchia dell’ansia, con le tecniche di rilassamento 
  • ristrutturazione cognitiva: identificare e modificare pensieri e convinzioni irrazionali che causano ansia legata alla fobia
  • terapia di modellazione: dimostrare le interazioni riuscite di un’altra persona con la situazione temuta

Si propongono anche trattamenti con strategie cognitive e di esposizione interocettiva. Ad esempio invitare i pazienti a cercare informazioni sulle cause della loro fobia. I pazienti devono imparare a identificare i pensieri che producono ansia. Le due proprietà dei pensieri fobici sono: la sopravvalutazione della probabilità e il pensiero catastrofico. Il primo caso sovrastima la possibilità del verificarsi della cosa temuta. Il secondo invece è l’impatto negativo di ciò che si teme sia amplificato. Per alcuni pazienti che provano ansia verso le sensazioni fisiche associate alla paura, oltre all’ansia per l’oggetto o la situazione fobica, si raccomanda un’esposizione interocettiva fino alla riduzione dell’ansia. Ecco alcuni esercizi consigliati:

  • muovere la testa da un lato all’altro per 30 secondi
  • trattenere il respiro il più a lungo possibile
  • respirare rapidamente per 60 secondi
  • girarsi su una sedia girevole per 90 secondi
  • contrarre tutti i muscoli del corpo per 1 minuto

L’agliofobia si può curare e avere così una vita sana e normale. Importante però è consultare un professionista. Un modo per non rendere invalidante la nostra esistenza e risolvere in tempo la fobia.