Uno studio scientifico ha esaminato il comportamento dei pesci rossi scoprendo che sono capaci di orientarsi calcolando le distanze spaziali. Una nuova sorprendente luce si fa strada nel mondo dei pesci! Questa novità porta i ricercatori inglesi di Oxford a ipotizzare in quali situazioni gli animali possono usarla. Ad esempio calcolare la distanza fra loro e un possibile predatore sarebbe utile, oppure saper riconoscere scogli, coralli e il paesaggio marino per trovare cibo.
Gli scienziati da tempo analizzano le abilità dei pesci rossi e hanno osservato il loro comportamento all’esterno dell’habitat familiare. I pesci rossi riescono a rintracciare quasi sempre la strada per tornare indietro. Per fare questo serve un calcolo matematico abbastanza complesso. I ricercatori quindi hanno osservato nove pesci rossi percorrere una distanza fissa. Gli animali hanno percorso una traiettoria di 70 centimetri sapendo poi tornare indietro.
I pesci hanno saputo orientarsi grazie all’ambiente circostante capendo quale fosse la strada giusta. E se i punti di riferimento intorno a loro venissero cambiati, i pesci riuscirebbero a tornare indietro? Così è stata fatta anche questa prova. I pesci, con i punti di riferimento cambiati, alla fine del percorso quando volevano tornare a casa trovavano un ambiente profondamente diverso.
I pesci sono riusciti comunque a tornare indietro, ecco che riescono a contare lo spazio da percorrere. Non servono quindi colonne sottomarine, coralli variopinti o altri dettagli paesaggistici, i pesci hanno una mente matematica. Ulteriori studi approfondiranno l’origine delle parti del cervello dei pesci mirate ai calcoli matematici. Magari scopriremo che sono più portati per la matematica rispetto all’uomo!