Spotify ha, per anni, incluso alcune funzionalità social che rendono facile condividere playlist con gli amici e persino vedere cosa ascoltano gli stessi, ma da quando queste feature sono disponibili, non sono mai state presenti nell’app mobile. L’app Spotify desktop, in particolare per Windows e macOS, presenta da tempo un pannello “Attività amico”. Quella scheda, se abilitata, mostrerebbe cosa stavano facendo i tuoi amici di Spotify o Facebook sulla piattaforma, in modo da poter controllare i brani che stavano ascoltando, sebbene non tutti siano fan della funzionalità, ha sicuramente molto potenziale per prendere spunto.
Questa nuova pagina, conferma da TechCrunch, raccoglie l’attività di ascolto dei tuoi amici e gli aggiornamenti alle playlist pubbliche che si sta seguendo, presumibilmente, ciò includerebbe aggiornamenti alle playlist. La funzionalità Community è stata notata per la prima volta da Chris Messina su Twitter all’inizio di questo mese, prima che Spotify ne riconoscesse l’esistenza questa settimana.
Si potranno notare le selezioni di brani più recenti dei tuoi amici o ciò che stanno attivamente trasmettendo in streaming, con un equalizzatore animato che appare accanto ai loro nomi se stanno ascoltando attivamente qualcosa. Spotify deve ancora distribuire le Community a tutti i device, ma c’è un trucco per accedervi su iOS. Digitando “spotify:community” nel browser Safari si aprirà la pagina, ma non è ancora completamente funzionante, per esempio facendo clic sui brani non viene avviata la riproduzione.
Naturalmente, gran parte delle funzionalità social di Spotify si basano ancora su Facebook per essere del tutto user-friendly, quindi sarà interessante vedere se questa innovazione porterà ad un più ampio supporto social all’interno di Spotify, in particolare, Spotify ha pubblicamente respinto le richieste degli utenti per proprio questo tipo di funzionalità nella sua app mobile nel 2019, nonostante migliaia di utenti avessero espresso interesse per l’idea. Ad ogni modo non sarebbe la prima volta che Spotify ci ripensasse e faccia un passo indietro.