Netflix ha comunicato i risultati finanziari del primo trimestre del 2022. Un bagno di sangue: per la prima volta in dieci anni il colosso ha registrato un crollo verticale degli abbonati. Meno 200.000 iscritti rispetto al trimestre precedente, fine 2021.

La notizia ha suscitato la forte preoccupazione degli investitori, con il risultato che in poche ore le azioni Netflix hanno perso oltre il 25% nel cosiddetto after hours, a borse chiuse.

A preoccupare sono le stime per il futuro, con Netflix che riconosce la possibilità di perdere altri 2 milioni di abbonati durante il prossimo trimestre. Un dato che evidenzia tutte le contraddizioni del mercato dello streaming on-demand, ormai saturo e minato dalla concorrenza sempre più agguerrita di un numero crescente di player.

Ma i fattori che hanno portato al crollo degli abbonati sono diversi: tanto per iniziare, è ormai completamente finito l’effetto Covid-19, con la pandemia che aveva dato una notevole spinta alle cosiddette stay-at-home stock. Recentemente Netflix ha aumentato il costo dei suoi abbonamenti nella maggior parte dei mercati, Italia inclusa. I rincari sono stati accolti con estrema sfiducia dagli abbonati, anche quelli storici, che ormai possono trovare una valida alternativa all’offerta di Netflix utilizzando i servizi, spesso più economici, della concorrenza.

Così Netflix in pochi mesi è passato da 221,84 a 221,64 milioni di abbonati. Un dato che spiega, almeno in parte, come mai il colosso abbia recentemente deciso di porre fine alla pratica di condividere indiscriminatamente gli account: presto Netflix non consentirà più la condivisione della password tra persone che non vivono nello stesso nucleo familiare. Stando al CEO di Netflix, l’implementazione del nuovo sistema per limitare la condivisione degli account richiederà circa un anno.

Ora Netflix potrebbe puntare – come Disney+– su una formula alternativa per recuperare gli abbonati persi. Si parla con insistenza della possibilità di un nuovo piano economico ma supportato dalla pubblicità. Anche questa ipotesi è stata menzionata dallo stesso Reed Hastings, mentre le tempistiche per la sua implementazione non sono ancora note.