Stando ad una serie di nuovi preoccupanti report, la filiera di produzione dell‘iPhone 13 potrebbe subire degli importanti ritardi – principalmente a causa del COVID-19. I problemi arrivano dalla fornitura di condensatori in ceramica, con due importanti partner di Apple che sono stati costretti a rivedere la loro capacità di produzione dopo una nuova ondata di contagi nelle loro fabbriche.

Murata Manufacturing, il più grande produttore di MLCC al mondo, la scorsa settimana ha dovuto chiudere una fabbrica dopo la scoperta di un nuovo focolaio di Covid-19. Non è un problema secondario: Murata Manufacturing da sola fornisce il 40% della domanda mondiale di condensatori in ceramica.

La decisione di chiudere lo stabilimento di Fukui, in Giappone, è stata presa dopo che ben 98 dipendenti sono risultati positivi al virus.

Problemi anche per la Taiyo Yuden Co, altro importante fornitore di Apple. In questo caso le magagne arrivano dal Governo della Malaysia, che ha imposto alle aziende di mantenere solamente il 60% della normale forza lavoro durante la pandemia. Da qui la necessità di rivedere gli obiettivi di produzione, scesi all’80% della normale capacità dell’azienda.

Secondo il magazine Apple Insider, i due incidenti potrebbero avere un impatto significativo sulla tabella di marcia di Apple, che potrebbe dover rivedere la propria tabella di marcia. Una recente indagine aveva evidenziato come, ad oggi, la crisi dei chip abbia avuto un impatto molto marginale su Apple, complice il suo enorme potere contrattuale rispetto ai competitor.