Se anche i paladini della lotta alle truffe online cadono vittima dei raggiri: è successo a Jim Browning, pseudonimo di uno youtuber irlandese che ha dedicato la sua vita a registrare video sul fenomeno delle frodi online.
Browning si divertiva a prendere in giro i truffatori – spesso di origine indiana -, facendo credere loro di essere un pollo da spennare. Così, spacciandosi per una vecchia inconsapevole o per un utente ingenuo, non soltanto faceva perdere intere ore ai truffatori – con risultati comici – ma spesso si spingeva al punto da raggirare a sua volta i criminali, rendendo la loro vita impossibile. Browning, sfruttando le sue competenze di ingegnere informatico, in alcuni casi riusciva a cancellare tutti i dati del computer del truffatore, ed era diventato celebre un suo video dove era riuscito a mandare in tilt un intero call center usato da un racket di scammer indiani.
Ma ora il re della lotta alle truffe è finito detronizzato e umiliato pubblicamente. Un truffatore più furbo di lui è riuscito a convincerlo a cancellare il suo canale youtube. “Questo prova che letteralmente qualsiasi persona può venire truffata”, ha scritto Browning su Twitter.
Mi hanno fatto credere di star parlando con l’assistenza ufficiale di YouTube. Non ho mai perso il controllo del mio canale, ma questo infido pezzo di m***a è riuscito a persuadermi a cancellare il mio canale. Spero di recuperarlo presto
ha raccontato. Jim Browning non è finito vittima di un attacco informatico, il truffatore è riuscito a fargli fare tutto da solo usando l’ingegneria sociale.
Browning si era specializzato in quelle che vengono chiamate “Tech Support Scam“, una nicchia di truffe online molto diffuse nel mondo anglofono e meno frequenti – almeno a nostra conoscenza – in Italia. Tutto parte da una notifica pop-up che avverte della presenza di un presunto malware sul computer, con l’invito a contattare con urgenza un numero di telefono, che i truffatori spacciano per l’assistenza ufficiale di Microsoft, solitamente. Una volta che l’ignara vittima chiama il numero, viene convinta ad installare e avviare un programma di diagnostica da remoto del PC, fornendo pieno controllo ai truffatori, molto spesso di origine indiana. I truffatori quindi procedono con il raggiro, estorcendo alla vittima un pagamento in gift card per diverse centinaia di dollari o sterline.
Nel corso degli anni, Browning aveva accumulato oltre 3,28 milioni di iscritti diventando uno dei più popolari youtuber attivi in quello che viene chiamato “scam baiting”, ossia la pratica di fingere di cadere nelle truffe online con l’obiettivo di intrattenere o addirittura farsi giustizia.
Un esempio di scam baiting ad opera di un ‘collega’ di Browning:
https://www.youtube.com/watch?v=8r-cEirkuTI
Mentre scriviamo questa news, il canale di Jim Browning risulta ancora inaccessibile.