La situazione dei vaccini continua a farsi spinosa anche all’infuori dell’Italia, dove l’ultimo grosso decreto sulla questione ha (ovviamente) diviso la popolazione. Si parla però questa volta dell’America, poiché grazie a un report del New York Times è emerso che Google inizierà a richiedere il vaccino per tutti gli impiegati che lavoreranno in ufficio molto presto, non permettendo a questi di tornare altrimenti.
L’annuncio è stato fatto dal CEO Sundar Pichai, il quale ha reso la propria azienda una delle prime a richiedere il vaccino per il lavoro in loco per quel che concerne il settore della tecnologia. Come riportato su The Verge, la notizia è arrivata assieme a molte altre richieste di vaccinazioni questa settimana, spronata dalla richiesta dell’amministrazione di Biden che sembra punti ad annunciare che renderà vaccini e tamponi obbligatori per i federali proprio nella giornata di domani.
Tornando a Google, è stato specificato che la richiesta verrà applicata nelle prossime settimane per quel che concerne gli uffici negli Stati Uniti, e solamente nei prossimi mesi invece per tutte le altre regioni. Il ritorno in loco viene anche rimandato dal mese di settembre al 18 ottobre 2021, per via della Variante Delta che come noto ha fatto crescere vertiginosamente i casi nel corso degli ultimi mesi, arginando gli effetti positivi delle varie restrizioni arrivate da parte di ogni stato nel mondo.
Stando all’andazzo, sembra che le maggiori compagnie finiranno tutte nel corso dei mesi per porre questa condizione, o dovranno adattarsi per continuare a lavorare in maniera smart, che come noto tuttavia non è particolarmente positivo per quel che concerne tempistiche e produttività nei settori legati alla tecnologia. Restiamo in attesa di dichiarazioni ufficiali e dettagli più precisi in merito alla questione anticipata oggi dal New York Times, che sembra arriveranno molto presto.