Quanto guadagna un influencer? Non esiste una risposta univoca, banalmente perché ogni influencer è diverso ed esistono davvero molti fattori che – a parità di follower – possono portare a guadagni di entità anche molto diverse. Su quale piattaforma lavora? Qual è il suo pubblico di riferimento? Parla di finanza o di life style? Qual è il suo engagement effettivo? Insomma, avete capito.

DeRev, società di strategia e comunicazione digitale, ha comunque provato a fare chiarezza, arrivando ad una sorta di tariffario ‘ufficioso’ pensato per aiutare aziende e content creator ad orientarsi meglio nel mondo dei branded content. È una risorsa particolarmente utile e interessante, dato che è specificatamente tarata sul mercato italiano.

Un tariffario che, innanzitutto, distingue gli influencer in classi diverse: nano, micro, mid-tier, macro e mega influencer. Più un’ultima categoria: le celebrity (come Ronaldo). I requisiti per appartenere ad una categoria o all’altra sono diversi a seconda della piattaforma. Si parte con i nano-influencer, che in linea di massima non superano i 20.000 follower. Per le aziende sono uno strumento non solo economico – di certo costano meno di Ronaldo -, ma anche molto efficace: trend-setter di comunità più piccole tendono ad avere un livello di engagement e un potere di conversione estremamente forte. Un post sponsorizzato oscilla trai 50-250 euro, a seconda che si tratti di una storia su Instagram o di una clip su TikTok. Fa testo a sé YouTube, dove i compensi sono significativamente più alti.

Se ci spostiamo nella classe dei micro-influencer (in linea di massima, tra 20k e 100k follower) i compensi diventano più alti: un post su Instagram può arrivare a costare anche 500 euro. Anche in questo caso, il social che premia di più è YouTube (fino a 2.500 euro).

In Italia confondiamo ancora la figura del content creator con il vip, quando invece i social sono abitati da migliaia di influencer che non sono famosi se non presso il proprio pubblico, spesso di nicchia e molto fidelizzato. È in questo scenario che si gioca una partita economica fondamentale, tanto per chi ambisce a quella che oggi è una vera e propria professione, quanto per le aziende e i brand che devono sapersi orientare per i propri investimenti in un potentissimo strumento di marketing. Questo listino è nato per questo: vuole essere una bussola per gli stakeholder, ma anche una mappa per chi ha il desiderio di saperne di più su come stiamo evolvendo e come funzionano i meccanismi che, in quanto follower e potenziali consumatori, ci vedono protagonisti

spiega il CEO di DeRev, Roberto Esposito, a Tgcom 24.

Le cifre più interessanti iniziano a vedersi sopra al milione di follower, quando entriamo nella classe dei mega-influencer. Un singolo video su YouTube può costare all’azienda fino a 25.000€. Storia a parte per le celebrity, i VIP con un pubblico di diversi milioni di follower che possono arrivare a chiedere cifre da capogiro (come 60.000 euro per un post su Instagram).

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